La maledizione della luna nera
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Karen Marie Moning è nata in Ohio. I suoi romanzi hanno scalato le classifiche più prestigiose, New York Times, Usa Today, Publishers Weekly. In Italia ha riscosso il favore del pubblico con i romanzi della serie Highlander, Torna da me e L'ultimo dei templari e con i primi due della serie Fever, Il segreto del libro proibito e Il mistero del talismano perduto, tutti pubblicati da Leggereditore.
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Opinioni inserite: 4
Tra Barbie e Lara Croft c'è MacKayla
Rieccoci alle prese con la nostra Mac, che nel corso dei due libri precedenti ha scartato i panni della bionda svampita ( anche se nel profondo della sua anima continua ad amare il rosa e i gingilli frivoli) e ha indossato quelli di una combattente alla ricerca del Sinsar Dubh. Una combattente non alla Lara Croft, invincibile, senza macchia e senza paura, ma una guerriera più umana, che prende batoste a destra e sinistra, sia dai presunti amici che dai nemici, ma che riesce a conservare la sua natura solare. Maturazione accelerata non solo dal fatto che le ombre e i raccapriccianti Cacciatori la vogliono morta e sepolta, ma dalla scoperta di essere una veggente sidhe e una Null, ovvero una raro tipo di creatura che oltre ad essere capace di vedere gli essere fatati sia buoni che cattivi, riesce anche ad immobilizzarli col solo tocco delle mani. Inoltre scopre di non essere la sola veggente che esista al mondo: un'organizzazione sotto copertura comandata da Rowena, matura signora alquanto irritante (qualcuno potrebbe definirla con termini ben poco poetici, io per prima ho creato diversi appellativi per lei) svela centinaia di altre veggenti, che in teoria dovrebbero aiutarla ma in realtà non ispirano alcuna fiducia. E questo è il peggior dramma di Mac: non sa di chi fidarsi. I libidinosi tête-à-tête con V'lane più che entusiasmarla la irritano (non vedo dove sta il problema se un uomo ti soddisfa con un solo bacio) anche se sembra apprezzare i disclocamenti ai tropici (ebbene sì, il nostro principe può teletrasportarsi). Rowena non la sopporta ed è ampiamente ricambiata. E vogliamo parlare di Gerico Barrons? Io adoro questo uomo. E lo odio. Un poco.
Il rapporto tra lui e Mac si è evoluto: i litigi sono più adulti, i sentimenti più accesi e la fiamma erotica tra loro a volte pare lì lì per esplodere. Se nel primo volume ci si fermava a brevi occhiate lussuriose e battute dai doppi sensi poco velati e nel secondo i due si avvicinano in uno scontro a limite tra passione e dolore, in questo terzo libro i contatti si fanno più consapevoli, gli sguardi più famelici e fanno pregustare il giusto finale. Devo ammettere che l'attesa è molto gustosa: niente di irreale e pornografico, solamente il giusto evolversi dell'attrazione tra un uomo e una donna.
La ricerca del Sinsar Dubh comunque procede e Mac sembra farsi nuovi alleati: l'ispettore Jayne e un tale Christian Mac Keltar, di cui forse riesce a fidarsi. Forse.
La vera chicca per me è il finale: la domanda che viene da farsi è "Ma facciamo sul serio?"
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pensavo meglio
Dopo aver sentito pareri e aver letto recensioni varie mi son decisa a leggere questa serie. Ebbene devo dire che non mi dispiace, questo misterioso Barrons mi attira, ma a mio avviso ci sono troppi personaggi e soprattutto troppi intoppi. Mi spiego: i rinoceffi hanno vari nomi per poterli individuare... Idem gli esseri fatati, a volte nomi abbreviati (tipo SD) e poi gli argenti, le pietre, la spada, la carne... troppe cose per difendersi.
E la sala dei giorni... mai menzionata fino a questo libro... e i 5... insomma troppa confusione. Ho dovuto rileggere alcune parti... e Barrons in alcune frasi dà del tu a Mac per poi tornare al "lei"... errori di traduzione okay. La storia in sé si fa leggere, ma l'ho trovata troppo lunga...
Insomma io mi aspettavo di più!
Consigliato ad un pubblico di soli adolescenti
Premetto che non ho letto i precendenti volumi della serie. Ho acquistato il libro frettolosamente e sbadatamente, forse attratta dal titolo accattivante, che però nulla ha a che vedere con la trama.
Tuttavia, non ne è stata compromessa la lettura, in quanto la storia si sviluppa come un episodio di una storia più complessa, i cui punti salienti vengono spesso ricordati, permettendo al lettore di colmare le sue lacune. Inoltre, misteri e intrighi, non vengono svelati, cosa che fa presagire la pubblicazione di un successivo volume.
Narrazione e descrizioni incuriosiscono a sufficienza per proseguire la lettura, tuttavia è impossibile non "storcere il naso" dinanzi ad una protagonista banale e superficiale che, sebbene introdotta in un mondo fantastico popolato da elfi e creature magiche, sembra proccuparsi maggiormente di essere piacente e di soddisfare i suoi appetiti sessuali, preoccupazione molto diffusa tra i personaggi.
Nel complesso lo ritengo adatto ad un pubblico adolescenziale, forse anche pre-adolescenziale, ma non di più. Se si incappa accidentalmente in questo libro, come nel mio caso, non si è spinti a voler leggere il resto della serie.
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Serie Fever, vol. 3
Bello, intrigante, avvincente. Ecco le parole per descrivere al meglio questo terzo capitolo della serie Fever, che, libro dopo libro mi sta appassionando sempre di più! In "La maledizione della luna nera" (titolo e cover italiani non azzeccati, peccato!) l'atmosfera si fa terribilmente cupa, la vita di Mac diventa sempre più pericolosa, ma al tempo stesso elettrizzante, si riesce proprio a percepire l'adrenalina in maniera tangibile, sembra di vivere le sue avventure in prima persona! Non so se sia merito dello stile di scrittura che appassiona o dalla familiarità con la protagonista, che già dopo il primo volume è maggiore e sembra di conoscerla da sempre, ma sono rimasta proprio soddisfatta dalla lettura del romanzo! Qui, rispetto ai volumi precedenti, c'è un pochino meno azione, ma niente paura: non c'è proprio modo di annoiarsi! Le 340 pagine volano via in pochissimo tempo e, proprio a causa di questa atmosfera così claustrofobica e densa, lasciano il segno. Non vorrei sbilanciarmi ma per ora è il romanzo della serie che mi è piaciuto di più! Unica piccola pecca, il finale, che è stato proprio sconvolgente, terribile, non in senso di brutto, ma per quanto riguarda ciò che accade. E la cosa peggiore è che finisce con un cliffhanger e quindi bisogna per forza smorzare la curiosità e aspettare il prossimo libro.