Narrativa straniera Fantasy La città dei vampiri
 

La città dei vampiri La città dei vampiri

La città dei vampiri

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David Leppington torna nella sua città natale dopo un'assenza di oltre vent'anni per far visita a un vecchio parente e decide di prenotare una stanza nell'albergo della stazione. Sin dalla prima notte comincia a sentire voci, suoni e passi non umani provenire dalle cantine e salire fin nei corridoi. Qualche giorno dopo un operaio che lavorava alla riparazione di un tombino torna con le mani maciullate da strani e feroci morsi. Alcune persone scompaiono misteriosamente, lasciando tracce di sangue e di violenza. Il giovane David si troverà a combattere una guerra epica e sanguinosa.



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La città dei vampiri 2015-12-18 06:28:46 Rebel Luck
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Rebel Luck Opinione inserita da Rebel Luck    18 Dicembre, 2015
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Paura e Sangue scorrono sotto la città.

Un horror vecchio stampo.
Di quelli che cercano di metterti i brividi ad ogni fine capitolo, di quelli dove la lettura è accompagnata dall'ansia per quello che succederà, in attesa che accada, sperando che non accada, sapendo che accadrà davvero....


Quando un libro parte bene la lettura non parte in discesa, ma da un vero e proprio dirupo che ti inghiotte. Simon Clark ci riesce, pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, veniamo inghiottiti da una voragine oscura...


"Leppington, con una popolazione di tremila persone, costruì la propria prosperità sulla morte"

"Così questa è Leppington una cittadina costruita sul sangue.
Molto prima del consumismo, i lavoratori della fabbrica di carne di Leppington erano noti come i 'Rossi'. Si poteva vederli andare a casa a piedi, di notte, rossi dalla testa ai piedi per il sangue rappreso degli animali macellati quel giorno".

"Pasticci di maiale e sidro sono la nostra specialità"

L'autore scrive un libro originale, ma con uno schema di scrittura molto classico, diciamo che dovrebbe pagare giusto giusto un caffè ad H.P. Lovecraft.
Ad ogni paragrafo, l'autore ci lascia con un dubbio, ci lascia sulle spine fino al paragrafo successivo.

(pag 175)..."Di nuovo quel senso gli disse che l'ultima cosa che avrebbe voluto fare era trovarsi di fronte a qualunque cosa stesse scendendo di corsa le scale. Era sgradevole... pericoloso..."

Ed in questo continuo evolversi di situazioni pericoloso, angosciose, claustrofobiche, l'autore ci porta avanti con la storia, dandoci in pasto un indizio alla volta.
Dandoci pian piano un'idea di quella che possa essere la "cosa" le "cose" nel buio...

I personaggi principali sono: David Leppington, Electra, Bernice e Jack Black.
Ovviamente il mio preferito è Jack Black, energia pura, dinamismo, un teppista tatuato e misterioso, mesomorfo muscoloso, mascalzone e senza scrupoli. Il primo impatto che si ha con questo personaggio è estremamente negativo, ma la sua energia ricorda i migliori momenti della vita quando sembra che nessuno possa fermarti, quando la tua forza è vigorosa ed il fisico non ti tradisce mai.

Quando però, finalmente le creature vampiresche, escono e si rivelano in gran numero ed in tutto il loro orrore, il romanzo comincia a zoppicare, dopo la duecentesima pagina infatti l'autore inciampa in varie e numerose cadute di stile.
Bravissimo quindi a raccontarci un orrore nascosto al buio, che ci aspetta, ma incapace di mantenersi allo stesso livello quando l'orrore esce alla luce e si rivela.
Nel complesso il romanzo riesce a salvarsi; Grazie all'ottimo inizio, che gli dona lo slancio, il lettore arranca fino all'ultima pagina anche nei capitoli peggiori...
Il finale poi è estremamente deludente, per tutto il libro ci si aspetta qualcosa di originale ed invece, proprio alla fine si cade nel "già visto mille volte".
La battaglia finale contro i vampiri a colpi di motosega è troppo inverosimile, sopratutto per chi come me ha usato varie volte una motosega ed ha macellato grossi mammiferi... Impossibile...

Ricapitolando quindi, un libro appena sufficiente, che illude con un inizio fenomenale ma delude fortemente nella seconda metà.

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