La biblioteca delle anime
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L'ANELLO DEL DIAVOLO
Terzo di quattro libri scritti dallo scrittore statunitense Ramsom Riggs la Biblioteca delle anime vede muoversi per buona parte del libro due dei ragazzi speciali in solitaria, Emma che produce fuoco dalle mani e Jacob che riesce a vedere i vacui e spesso, in una dimensione più profonda, anche ciò che gli altri non vedono.
La scena si apre esattamente dove termina il secondo libro, con Jacob, Emma ed Addison, lo stupefacente cane parlante, in una situazione che sembra senza uscita. Sarà Jacob ad avere, senza saperlo, la carta vincente.
Non solo vede i vacui, ma ora sembra anche in grado di controllarli. Ma questo dono speciale non è ancora stabile o forse và solo affinato, ma come può riuscirci Jacob solo, senza una guida, in poco tempo e sempre in tensione mentre da una parte cerca di sfuggire con i suoi amici ai vacui e dall'altra desidera salvare gli altri speciali? In fondo i suoi amici “speciali” hanno avuto anni per affinare le loro abilità, riuscirà ad acquisire rapidamente la fiducia in sé necessaria, ad aprire la porta ad un nuovo sé stesso senza far scomparire del tutto quello vecchio?
D’altro canto il tempo è relativo in un libro che salta da un anello temporale all'altro, come si può decidere se un tempo sia più o meno lungo?
Non è sempre semplice neppure comprendere chi è buono e chi no, tanti dubbi ormai aleggiano nelle menti dei due ragazzi, difficile è fidarsi e comprendere chi sia effettivamente dallo loro parte e chi invece li vezzeggi con inquietanti secondi fini.
La loro ricerca li porta in un inimmaginabile anello a Londra, il Devil’s Acre, il cui nome descrive bene il putridume in cui sono costretti a vivere i suoi abitanti, divisi in fuorilegge che sfruttano le loro particolari abilità e quelle di altri in modo abbietto e meschino, stuoli di drogati ed esseri piegati da questa società che ci porta a conoscere nuovi modi per vendere il proprio corpo e le proprie abilità.
Questo ambiente oscuro i nostri ragazzi lo scopriranno poco a poco, nulla è come sembra. Reticenti ed inevitabilmente sulla difensiva, troveranno nel loro traghettatore un personaggio leale ed affidabile. Da subito restano invece nel limbo dell’incertezza gli scopi del loro presunto salvatore, il misterioso Signor Bentham, troppo virtuoso per essere convincente soprattutto quando la sua vera identità viene svelata, resta in precario equilibrio su una sofisticata rete di mezze verità e segreti inconfessabili.
Uno strumento portentoso ideato da un sogno di unione per tutti gli speciali del mondo è la porta che conduce ad un luogo di infinite possibilità e dona, se usato malamente, il potere di raggiungere un fine tutt'altro che altruista.
La spiegazione di cosa realmente sia la biblioteca delle anime che dà il titolo al libro è portentosa. E mentre nelle storie raccontate ai bambini speciali sin dall'infanzia si trovano ancora una volta celate le risposte, le capacità uniche di Jacob sembrano le sole in grado di dipanare diversi punti della storia e… davvero non ne paleserà altre? Quando scopre che una creatura spaventosa come un vacuo possa dimostrarsi utile la sorpresa è notevole ma al contempo dà uno scopo alle sue abilità e porta con sé anche molte domande, queste creature sono veramente tremende quanto appaiono?
In questo girone dantesco in cui si vengono a trovare i nostri ragazzi speciali l’incredibile fantasia di Ransom Riggs trova comunque legami con la realtà, dal come qualsiasi tipo di droga riduca le persone a larve determinate solo dalla dipendenza levando loro qualsiasi abilità e rendendole incapaci di distinguere tra giusto e sbagliato, a come la gran parte delle persone si adatti per sopravvivere alle situazioni più atroci senza trovare la forza di lottare per risanarle.
La complessa struttura degli anelli temporali, la macchinosa relazione tra questi ultimi e l’interconnessione con i loro abitanti non può non affascinare il lettore, assorbito dallo sforzo di comprensione per le regole a cui sono soggetti gli anelli ed i loro abitanti, nonché dalla complessa relazione tra le Ymbryne e gli speciali a loro affidati. Non ci resta che volgere lo sguardo all'ultimo libro e vedere dove ci porterà.
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Fantasy "grigio" per ragazzi: una rarità
Un regalo inaspettato (e graditissimo) mi ha permesso di completare la trilogia di Miss Peregrine con la lettura de “La biblioteca delle anime” di Ransom Riggs. In generale, mi sento di consigliare questa serie per ragazzi, e il capitolo conclusivo ha confermato in buona parte l’opinione che mi ero fatta leggendo i volumi precedenti.
Ho apprezzato soprattutto la scelta di raccontare in modo davvero realistico delle vicende ricche di magia ed eventi sopranaturali; in special modo, il rapporto del protagonista con i suoi genitori non viene banalizzato, acquistando anzi parecchio spazio nella parte finale quando il ragazzo deve venire a patti con le due metà della sua vita. Godibile anche lo stile dell’autore e i toni molto oscuri che da alla storia, specialmente considerando che si tratta comunque di un romanzo pensato per un pubblico abbastanza giovane.
Bocciate invece alcune parti del romanzo che sembrano inserite al solo fine di allungare la storia, senza però dare un contributo decisivo allo sviluppo della trama. Non ho gradito neanche il personaggio di Bentham: la scelta di introdurlo solo dalla metà dell’ultimo volume non permette di capire per nulla il suo comportamento, e la spiegazione che ne da Miss Peregrine non è comunque soddisfacente.
Anche in questo terzo volume, alcuni aspetti collegati alla magia mi sono sembrati macchinosi e troppo convenienti, sebbene siano presenti diverse spiegazioni. Gradite come sempre invece le foto d’epoca che hanno reso celebre questa trilogia.
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UN NUOVO INIZIO
Ed eccoci arrivati all'ultimo libro, alla resa dei conti tra Speciali ed.... ex Speciali, divorati dall'egoismo e dalla smania di potere.
Dopo le ultime sconvolgenti scoperte, i nostri ragazzi sono stati divisi con la forza... solo Emma e Jacob non sono stati catturati, tocca pertanto a loro cercare una soluzione per salvare i loro amici e le loro Ymbryne, portati in una fortezza all'apparenza inespugnabile, con Vacui e Spettri come carcerieri e con strumenti di tortura che hanno come unico obiettivo quello di andare a riempire le nicchie della fantastica Biblioteca delle Anime, non più tanto leggenda...quanto terribile realtà.
Con l'aiuto di nuovi personaggi i nostri due giovani eroi riusciranno a fare breccia nelle linee del nemico per dare inizio all'ultima battaglia che avrà dei risvolti inaspettati per tutti quanti.
Che cos'è la Biblioteca delle Anime, qual'è il suo scopo, ma soprattutto che cosa vuole farne Caul, a quanto pare il nemico numero uno dei ragazzi Speciali?
Una volta che tutto sarà finito che ne sarà dei ragazzi e delle loro guide, di Emma, di Jacob e della vita da Normale di quest'ultimo? Riuscirà a lasciarsi la sua vera natura alle spalle?
Con questo libro volge al termine una saga che ha davvero dello speciale, che ne dite... guardiamo anche il film?
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Il cerchio si chiude
La sensazione di libro strappato si ripresenta anche con questo terzo, ed ultimo, romanzo della serie. Ricordo bene il secondo romanzo ma non a memoria ogni singola battuta, ogni singola descrizione che si lega alla perfezione con la prima riga della prima pagina del primo capitolo del terzo romanzo. Questa sensazione, mi ripeto, di libro strappato mi ha infastidito subito. Un altro aspetto che, sin dal primo libro, mi ha fatto storcere il naso è proprio questa somiglianza, forse la noto soltanto io, con i personaggi Marvel – in particolare i mutanti, compresi gli esperimenti fatti su di essi. Naturalmente non mi riferisco ai film ma ai personaggi originali di Stan Lee e Jack Kirby dei primi anni 60 e poiché spesso cerco l'originalità nei romanzi, l'ho considerato un punto po' negativo.
Detto questo, lo stile coinvolgente dell'autore mi ha fatto dimenticare quei punti negativi. Il suo mondo magico, e l'avventura che ne segue mi hanno catturato fino alla fine.
A mente fredda ho immaginato che, Ransom Riggs, abbia proposto dei personaggi che, come Harry Potter per quelli Joanne Rowling, intraprendono un percorso di crescita col passare dei libri.
Immagino Jacob, adolescente svogliato che trascorreva fin troppo tempo con i video giochi, crescere fino a diventare un ragazzo che, di fronte ai Vacui (le sue paure) riesce ad affrontarli e piegarli al proprio servizio. D'altronde Mark Twain diceva che "Il coraggio è resistenza alla paura e dominio della paura, ma non assenza di paura", che penso calzi a pennello. Anche Miss Peregrine – che nella mia mente prendeva forma come una Mary Poppins dark - da brava "mamma chioccia" protegge i suoi bambini Speciali (ma quale figlio non lo è per la propria madre) sotto una teca (addirittura temporale a dimostrazione che per le mamma i figli sono sempre piccoli). Già dal primo capitolo è Miss Peregrine che ha bisogno dei suoi bambini, così come un genitore anziano ha bisogno che i propri figli l'accudiscano come ha fatto lui in passato con loro (purtroppo questo accade di rado).
Un buon romanzo che colma ogni lacuna del primo romanzo, a dimostrazione che l'autore non ha lasciato nulla al caso. Una trilogia, che nel complesso mi è piaciuta, mi ha trascinato in un mondo fanciullesco da un lato, oscuro dall'altro. Ammiro la fantasia dell'autore, mi piace il mondo fantastico che ha immaginato ed ho apprezzato molto la descrizione delle battaglie, molto coinvolgenti. Il finale a sorpresa mi ha spiazzato.
Adesso sono pronto per vedere il film.
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LA TRILOGIA SI COMPLETA
Ho aspettato con ansia il terzo libro di questa saga fantasy e, ora che ho finito di leggerlo, mi è rimasto un vuoto nel cuore. Si perchè dovete sapere che ormai facevo parte integrante della famiglia di Miss Peregrine, ho lottato con i bambini Speciali, ho vissuto con loro per tutto questo tempo e ora mi rimane solo un bel ricordo! La storia inizia proprio da dove l'avevamo lasciata e Jacob ed Emma si ritrovano a dover salvare gli altri bambini e Miss Peregrine dalle grinfie degli Spettri e dei Vacui; riusciranno i due piccoli eroi, con le loro sole forze, a portare in salvo tutti? Riusciranno finalmente a vivere senza ansia e paura in un mondo tranquillo senza nemici? Per fortuna non saranno soli, come ben immaginate, ci saranno nuovi compagni di viaggio, nuovi personaggi che li aiuteranno nell'impresa risultante impossibile. Quali poteri poi scopriranno? Il libro si presenta diverso da uqelli già stampati in precedenza. Forse perchè più alto e con più pagine, i fogli non risultano più sottili, ma sempre colorati tipo carta ingiallita e sempre con la presenza di foto particolari. (Anche se, forse, meno elaborate rispetto a quelle precedenti). Il finale mi ha veramente commosso, mai più mi aspettavo che la storia finisse così...ma, come accade spesso nei libri che leggo e che aspetto con tanta ansia, non sono rimasta tanto colpita dalla scelta, forse alcune parti le avrei studiate un pò di più. Mi ha dato l'idea che si è aggrappato a qualcosa di troppo semplice per risolvere una situazione scomoda. Ma forse è solo una mia semplice impressione, ormai troppo triste per aver fnito il libro.
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IL SECONDO: Hollow City
Hollow City