La barriera. Le streghe di Savannah
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Atmosfere del sud
Era da parecchio che volevo mettere le mani su questo romanzo. Le atmosfere tipiche dei luoghi in cui La Barriera è ambientata, sud degli Stati Uniti con i colori, la musica e la magia voodoo (in questo caso hoodoo che viene spiegato all’inizio del romanzo), mi hanno sempre attratto e quando scovo un romanzo che li descrive, ci vado a nozze ;). E’ anche uno dei primissimi romanzi pubblicati dalla allora nuova casa editrice di Amazon, nella collana AmazonCrossing, pertanto c’era anche un pizzico di curiosità in più. Sfortunatamente, anche se non posso dire non sia un romanzo perfettamente leggibile, godibile e -appunto- dalle interessanti atmosfere, non mi ha comunque fatto impazzire e inneggiare alla nuova scoperta. Ma per essere giusta verso il romanzo e l’autore (è un uomo, by the way, lo sapevate? Io credevo fosse una donna e l’ho scoperto solo a fine lettura…alcune cose si sono, effettivamente, così spiegate XD), probabilmente dipende molto dai miei gusti personali. Mi aspettavo qualcosa di un po’ diverso, con più azione (alla Elena Deveraux o Kate Daniels o gli altri mille romanzi paranormal in circolazione), magia e ok si, magari anche un po’ di romance. Invece sembra più una sorta di soap-opera familiare con tradimenti, vendette, rancori e magia per contorno. Per i miei gusti la storia si è spesso trascinata, ripetendo concetti assodati e puntando su alcuni elementi che a me risultano un po’ «solleva occhi».
La Barriera è il primo romanzo di una trilogia, quella delle streghe di Savannah, e apre la pista alla protagonista per scoperte ed avvenimenti futuri. L’inizio del romanzo, pertanto, ci presenta Mercy e la sua famiglia di streghe. Da subito la protagonista ci viene descritta come l’elemento che stona, la diversa…la macchia nera in una perfetta tela bianca. Quella senza poteri e completamente inutile nella lunga dinastia di potenti streghe della famiglia Taylor. L’opposto della sorella gemella, che oltre ad essere fisicamente diversa da Mercy e bellissima (i complessi di inferiorità non si contano), è destinata a diventare la protettrice della barriera alla morte della zia.
Come anche la trama fa intuire, presto le cose cambiano per Mercy e la sua famiglia quando l’odiata zia viene trovata barbaramente assassinata. Il vuoto di potere scuote le fondamente del gruppo e non solo. Mercy, che poco prima che la zia morisse, ha fatto visita alla strega hoodoo (o fattucchiera? per rendervi l’idea del tipo di poteri che ha) della città per un incantesimo d’amore…teme di essere la causa della morte della stessa. Ma il passare del tempo e alcune rivelazioni le fanno presto sorgere dubbi e quesiti.
Il problema è che il mistero e l’investigazione, se possiamo chiamarla così…forse meglio la ricerca della verità… sono praticamente inutili per il lettore (o me nello specifico). La trama è così scontata che non c’è veramente sorpresa sul colpevole o il finale. Niente fa dire “oh, caspita! questo non me lo aspettavo”.
Questo non toglie che per chi non è abituato a questo genere di letture non possa invece accadere. E come dicevo all’inizio, il romanzo fila senza intoppi e può quindi donare alcune ore di intrattenimento.