L'ultima missione di Gwendy
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Atto finale
L'ultima missione di Gwendy è un romanzo scritto a quattro mani da Stephen King e da Richard Chizmar firmando cosi l'atto finale della trilogia iniziata con La scatola dei bottoni di Gwendy e La piuma magica di Gwendy.
Ambientato nel 2026, Gwendy Peterson ha sessantaquattro anni e a breve sarà il primo senatore in carica degli Stati Uniti a viaggiare sul razzo Eagle-19 Heavy della Tet Corporation fino alla stazione spaziale MF-1 (Many Flags). Il suo incarico, sulla carta, consiste nel monitoraggio climatico. Ma a nessuno sfugge la valigetta bianca con sopra la scritta materiale “top secret" che tiene ben stretta a sé. Il vero motivo del suo viaggio è lì dentro: la scatola dei bottoni che, ancora una volta affidatagli da Farris, Gwendy deve proteggere a ogni costo dalle oscure forze del male che cercano di impossessarsene. È giunto il momento di portare a compimento la sua ultima missione più importante e più segreta: salvare il mondo. E, forse, tutti i mondi possibili.
Sulla stazione spaziale condivide lo spazio con un altro passeggero, Gareth Winston, un uomo ricco che ha aderito al viaggio per turisti della TetCorp, ma in realtà lui è lì per impossessarsi della scatola dei bottoni per poterla usare per distruggere tutti i mondi. Egli è sotto copertura per conto della Sombra Corporation (gestita dagli ex servitori del Re Rosso ormai sconfitto da tempo), infatti gli è stato promesso un mondo tutto suo (un taheen) se avesse preso la scatola. Il loro scopo è, ovviamente, distruggere la Torre Nera tramite la scatola e far crollare tutti i mondi nel caos e nell'oscurità.
Come se non bastasse Gwendy soffre di un'Alzheimer precoce, causata probabilmente dall'eccessivo uso della scatola che le causa vuoti di memoria: oltre a questo dovrà lottare con la sua forza di volontà per non cedere al gioco mentale della scatola.
Ci riuscirà Gwendy nell’impresa?
Caratterizzato da un duplice piano narrativo nella prima parte del romanzo troviamo un ritmo molto poco cadenzato, quasi statico, che ripercorre la vita di Gwendy.
Nella seconda parte si mostra evidente la mente creativa di Stephen King, il ritmo della narrazione si velocizza abbastanza, con un continuo susseguirsi di colpi di scena fino al suo clamoroso finale, caratterizzato da incredibili effetti cinematografici, i quali altra funzione non hanno se non quella di trasformare il lettore in protagonista permettendogli di vivere in prima persona una storia che non dimenticherà presto.
Tutti i personaggi, che ruotano attorno alla protagonista, sono tratteggiati attraverso poche pennellate nette volte a privilegiare gli aspetti caratteriali e a mostrare apertamente la sua funzione nella storia, le scene sono ben descritte cosi come i luoghi e i dialoghi.
Leggermente migliore rispetto al secondo volume, rimane comunque di molto inferiore al primo, che consiglio di leggere.
Buona lettura