L'odore della notte
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 2
Un pò sotto tono...
Come sempre i romanzi della Frost sono incredibilmente veloci e accattivanti, eppure per quel che mi riguarda , fino ad ora questo è il libro che meno mi ha coinvolta.
Bello per carità, eppure non posso dire che a paragone con gli altri della serie mi sia piaciuto allo stesso modo.
La storia secondo me ha un buco nero , come la memoria della stessa Cat, che non ricorda di aver mai conosciuto il vampiro Gregor ,che eppure la reclama come sua moglie . Per quanto la spiegazione sulla perdita della memoria di Cat sia chiara , personalmente non mi ha convinta per nulla .
Ovviamente come nei precedenti libri della serie, la passione,l'avventura , l'azione e un tocco d'ironia non mancano di certo, come resta invariato il fascino di Bones e soprattutto il legame fra lui e Cat che anche se messo a dura prova alla fine diverrà ancora più saldo.
Per quel che riguarda Cat , in questo libro l'ho trovata meno "arrabbiata" e più spaventata, ma visto la storia non avrebbe poi potuto essere molto diverso.
Ho trovato molto affascinante e stuzzicante il personaggio di Vlad , e quello di Spade di cui non vedo l'ora di leggere la storia .
Ovviamente le fans della serie non possono lasciarsi sfuggire questo libro, sperando che a loro piaccia più che a me .
Indicazioni utili
DESTINATA A UNA TOMBA PREMATURA
E siamo al quarto episodio della serie fantasy della Cacciatrice della Notte. Forse vado a cercare il pelo nell’uovo, ma, rispetto al titolo originale, quello italiano mi è parso un po’ imbarazzante: avrei capito il profumo, ma perché l’Odore della notte? C’è il rischio di smorzare sul nascere ogni aspettativa romantica.
Le avventure della mezza-vampira Cat e del suo amato Signore Vampiro Bones sono, come al solito, romantiche ed elettrizzanti: i due decidono di concedersi finalmente una fuga a due verso Parigi, ma non hanno previsto lo scontro con George, detto il Rubasogni, un potentissimo vampiro francese (accessoriato di erre intrigante) che sostiene di essere addirittura il primo marito di Cat e la rivendica per sé (anche se lei proprio non si ricorda questo primo matrimonio).
Come avrete intuito, qui la serie vira decisamente verso il dramma esistenziale: la povera Cat è straziata e combattuta nella scelta tra intensi occhi verdi ed occhi marroni scintillanti, capelli biondo cenere contro biondo scuro, fascino sinistro dell’ex-killer Bones contro il corpo da giocatore di football (sic) di George.
Pagine di dubbi e di incertezze femminili. E’ chiaro che tutti ci sentiamo un po’ Cat nel nostro piccolo, perché tutti, ogni giorno, ci troviamo di fronte a dilemmi di questo tipo….
Che dire? Più vado avanti con gli episodi, e più mi diverto.
Se proprio devo trovare una pecca, l’ambientazione di parte del libro a New Orleans mi ha lasciata un filino tiepida. Pare che nei vampir-fantasy delle varie Adrian, Kenyon, Singh, ed ora anche Frost, ci siano solo tre posti: New York, New Orleans e l’Alaska!
Care scrittrici, il mondo non è così piccolo, viaggiate un po’…