L'inganno dell'oscurità
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Emma Holly è nata nel New Jersey ed è cresciuta a Baltimora. Da bambina aveva due sogni: diventare scrittrice e fidanzarsi con Batman. Dopo dieci anni di duro lavoro, è riuscita a realizzarne uno, pubblicando il primo di una lunga serie di romanzi. Apprezzata per la sua capacità di ricreare delle scene erotiche eccellenti, senza mai perdere di vista la profondità dei rapporti umani e la complessità dell’intreccio, Emma Holly si è imposta sulla scena internazionale con grande forza. Ha al suo attivo oltre venti romanzi ed è stata finalista al prestigioso RITA Award. Di prossima pubblicazione in questa collana Breaking Midnight, il secondo volume della serie Midnight.
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Finalmente un po' di avventura
Dopo tre episodi, una cosa è sicura: Edmund Fitz Clare, che dovrebbe essere il protagonista della trilogia è il più noioso di tutti!
Non se ne può più di lui e di quella trota lessa di Estelle, tra il loro allontanarsi e ritrovarsi, con Edmund che teme di essere eccessivamente selvaggio e dimensionalmente troppo per lei (dopo 160 amplessi, in cui il ritornello di Estelle è addirittura monotono: oh Edmund, più forte!!!). Il resto dei membri della famiglia sono assolutamente più credibili e simpatici, comprese le ragazze Sally e Penelope (che dovrebbero scomparire di fronte alla fulgida bellezza di Estelle, e invece la surclassano alla grande).
Questo volume conclusivo è decisamente il migliore. La Holly ha avuto il colpo di genio di lasciare il duo Edmund/Estelle ad arrostire a fuoco letto nella vecchia Inghilterra, per concentrarsi sui giovani Fitz Clare e sulla loro lotta contro i vampiri malvagi. Nell’America del 1934, in piena Grande depressione, le coppie Ben/Sally e Graham/Pen si calano nella mischia, agli ordini del rude mercenario Durand (il tipaccio silenzioso, dai lunghi capelli corvini, che sembra aver fatto un apposito master per diventare “vampiro occhi di ghiaccio”) tra inseguimenti nella Chicago dell’esposizione universale e tempeste di sabbia in Texas.
Finalmente ritmo vivace e appassionante, fino al colpo di scena finale (che sembra mettere un’ipoteca per un qualche seguito…e infatti, negli USA la serie è arrivata al n. 9).