Inheritance Inheritance

Inheritance

Letteratura straniera

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Tutto è iniziato con Eragon... Tutto finisce con Inheritance, il romanzo che completa la saga del "Ciclo dell'eredità". Per la prima volta nella storia umani, elfi, nani e Urgali marciano uniti verso Urû’baen, la fortezza del traditore Galbatorix. Nell’ultima, terribile battaglia che li attende rischiano di perdere ciò che hanno di più caro, ma poco importa: in gioco c’è una nuova Alagaësia, e l'occasione di lasciare in eredità un futuro in cui i giorni della tirannia del re nero sembreranno appartenere a un'altra vita.



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Inheritance 2017-11-16 17:50:31 FrancoAntonio
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FrancoAntonio Opinione inserita da FrancoAntonio    16 Novembre, 2017
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Eragon (e Paolini) alla resa dei conti

Inheritance è l’ultimo capitolo della torrenziale saga dedicata al giovane Cavaliere di Draghi Eragon ed alla sua dragonessa blu Saphira.
Il libro è tutto incentrato sulla lotta finale tra le forze ribelli di umani (Varden e del Sudra), elfi, nani ed Urgali, coalizzate e l’Impero del crudele Galbatorix che ha asservito sotto il suo dispotico potere magico quasi tutta Alagaësia.
L’esercito dei Varden prosegue la sua temeraria avanzata nei territori dell’Impero, conquistando le città ed i paesi che lo separano dalla capitare Urû’baen e dal perfido imperatore. Dopo numerose battaglie, che Eragon, Roran, Arya, Nasuada e gli altri protagonisti affrontano vittoriosamente contro gli eserciti lealisti, un drammatico colpo di scena rischia di mettere in forse la coalizione e di far crollare le già esili speranze di vittoria. Eragon, perciò, dovrà compiere un ennesimo pericoloso viaggio in solitaria che lo porterà a scoprire uno sconvolgente segreto che potrebbe far pendere a loro favore le sorti del conflitto. Nel frattempo Nasuada (capo dei Varden) sarà costretta ad affrontare una ancor più straziante e diretta lotta con l’oppressore.
Quando l’esercito Varden e quello degli elfi si riuniranno sotto l’imponente cinta muraria di Urû’baen per l’assalto finale, due distinte battaglie avranno luogo: una, tra i due eserciti contrapposti entro la cerchia cittadina, sanguinosissima e dagli esiti sempre incerti, e un’altra, soprattutto mentale e a colpi di magia, che Eragon dovrà sostenere contro Galbatorix ed il fratellastro Murthag nel palazzo imperiale, in un epico faccia a faccia che vedrà coinvolti anche tutti i draghi di Alagaësia, Arya e la piccola veggente Elva.
Nella prima battaglia, Roran, cugino di Eragon, riuscirà a ribaltare gli esiti della convulsa mischia con il suo coraggio e la sua tenacia. La seconda, ben più decisiva della prima, vedrà il giovane Cavaliere prevalere sulla smisurata potenza del tiranno e dei suoi servi solo grazie alla sua inventiva ed alla sua abnegazione e bontà d’animo.

Dopo una lunga pausa di riflessione, e, letteralmente, fattomi forza, ho ripreso in mano la tetralogia di Paolini per portarne a compimento la lettura, sempre più ponderosa e faticosa.
A differenza dei due volumi centrali, molto più meditativi, in questa quarta parte prevale l’azione: numerose sono le battaglie concitate e gli scontri sia fisici che mentali affrontati dai personaggi. Tuttavia il livello generale dell’opera si risolleva in modo appena tangibile. Infatti le descrizioni dei combattimenti, pur infarcite di continui colpi di scena, dopo un po’ risultano ripetitive e monotone, anche per colpa dell’insistito ripresentarsi delle medesime situazioni in cui i “buoni” sono costretti ad affrontare i “cattivi” in situazione di disperata inferiorità e i secondi sono così inverosimilmente superiori da sfiorare il ridicolo involontario. Dunque tutti questi lunghi capitoli zeppi di spadate, imboscate, fiammate draghesche e artifici magici prima o poi ingenerano solo noia e stanchezza. La sensazione generale è che Paolini abbia voluto diligentemente seguire quella che sarebbe stata la logica evoluzione di una campagna militare senza omettere alcun particolare, ma, così facendo, ha allungato il brodo della sua narrazione oltre il sopportabile.
Infine assolutamente superflui e defatiganti sono gli ultimi dieci capitoli in cui si pretende di riallacciare ogni filo narrativo restato pendente. Nei film, capita, a volte, che i titoli di coda siano preceduti da un “che accadde poi ai protagonisti?”. Idea a volte simpatica ed a volte solamente curiosa. Da un romanzo, però, non si pretende di apprendere tutti i futuri sviluppi: la storia deve essere autoconclusiva, altrimenti diviene la sceneggiatura di una telenovela!
Conclusivamente debbo osservare che sarebbe lecito aspettarsi che uno scrittore, acquisendo esperienza, migliori il proprio stile e produca opere progressivamente migliori. Non è avvenuto così con Paolini che, dopo il primo volume, di un certo pregio, ha imboccato una parabola discendente che non s’arresta neppure nella catarsi finale della sua storia.
Non c’è da sorprendersi, poi, se anche in quest’ultimo volume siano frequentissimi i “furti” più o meno consapevoli da autori più titolati di Paolini. Quindi ritroviamo gli infiniti “apporti” per i quali l’A. deve ringraziare Tolkien, il ciclo lucasiano di Star Wars, quello di Shannara di Brooks. Ritornano, poi, echi dal ciclo di Dune di Herbert e “ispirazioni” dalla Le Guin (in particolare dal ciclo di Earthsea). Il rapporto d’odio-amore tra torturatore e vittima richiama Goodkind (“La spada della verità”). Lo stesso stratagemma utilizzato da Eragon per sconfiggere Galbatorix ha avuto precedenti molto più illustri: a me, in particolare ha ricordato tanto (troppo!!) un racconto del 1939 di John Campbell: “Il mantello di Aesir”.
Conclusivamente Inheritance è un libro mediocre, forse lievemente superiore a Brisingr, ma certamente evitabile: io l’ho completato solamente per soddisfare la mia innata curiosità sul “come finirà” e perché l’edizione in mio possesso ricomprendeva tutti e quattro i romanzi assieme. Sicuramente non sarò tra i lettori del quinto volume che Paolini da anni minaccia di pubblicare.

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Consigliato solo a chi proprio non resiste e vuol sapere come finirà (prevedibilmente) la storia. Tutti gli altri possono tranquillamente astenersi dal leggerlo.
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Inheritance 2016-05-27 10:02:14 Elisabetta.N
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Elisabetta.N Opinione inserita da Elisabetta.N    27 Mag, 2016
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La fine.. Finalmente

Quarto e ultimo libro de "Il ciclo dell'Eredità" di Christopher Paolini che doveva essere una trilogia... ma va beh...

Sono passati diversi anni da quanto ho letto il terzo libro e inizialmente non capivo il perché non avessi letto subito il quarto, già in mio possesso.
Ero forse rimasta turbata che ci fosse un altro malloppo di bel 834 pagine?
Ammettilo caro Christopher, hai un tantino esagerato. è inutile che dichiari di aver voluto il quarto libro perché gli intrecci della trama erano così complessi da risultare sacrificati in un unico libro, quello che ho trovato io sono troppe, numerose e noiose battaglie che alla lunga stancano!
Se vogliamo possiamo fare anche un paragone: il signore degli anelli (tutti e tre i libri ovviamente) sono circa 1400 pagine, la tua quadrilogia è lunga praticamente il doppio...
Soprassediamo poi sul vago sentore di "già letto" che aleggiava nella tua opera perché l'ispirazione può venire da diverse parti ed è pressoché impossibile stabilire se lo stile risente o meno delle varie letture nel corso degli anni... la sensazione però rimane.


Lo stile è semplice, lineare e scorrevole.. dubito che sarei arrivata alla fine se non fosse stato così.

In conclusione l'elemento che ho apprezzato maggiormente è stato il finale. Solitamente non amo le lungaggini alla conclusione della trama/scopo principale, ma ammetto che in questo caso avevano il loro perché, e il sentimento dolce/amaro che è traspirato dalle pagine me l'ha fatto apprezzare ancora di più.

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Inheritance 2015-08-24 22:59:48 Erox Curry
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Erox Curry Opinione inserita da Erox Curry    25 Agosto, 2015
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Alla fine...è finito

Eh sì, è finito.
La saga migliore mai scritta è finita per davvero.
Come sempre colpi di scena inaspettati.
Come la battaglia finale. Semplicemente magnifica.
Ho sentito molti lamentarsi della mancanza di una battaglia epica alla fine, ma comunque ce n'erano già state tra Eragon e Murtagh. Senza contare spettri, ra'zac, ecc...
Se ci fosse stata anche qui, allora avrei capito le lamentele: come faceva un ragazzo che si allenava da non più di un paio d'anni a sconfiggere un uomo dall'esperienza secolare? Allora sì che non avrebbe avuto senso. Invece Paolini non si smentisce e mette su carta un finale epico e inaspettato.
Il bello è che la storia non finisce qui. Ci vorrà molto per risistemare tutto e sarebbe stato banale scrivere soltanto alla fine: e vissero felici e contenti.
Paolini ha senza dubbio dimostrato di essere il migliore: ha risolto le faccende che andavano risolte ma ha lasciato misteri che andavano bene così (Angela ed Elva).
Spesso ho sentito critiche verso Paolini su questo ultimo libro: oltre alla battaglia con Galbatorix, è stato criticato per aver fatto libri commerciali, allungando il brodo con cose inutili. Che critiche stupide!
Uno a quindici anni si mette a scrivere un libro commerciale? Quella è una delle età dove vengono fuori le idee più sincere.
Un altro tipo di critiche la visto affiancato a Tolkien, dicendo che non merita di essere il suo erede. Ma chi l'ha mai detto? Poi già solo il fatto che qualcuno l'abbia dichiarato, anche solo ironicamente, deve far comunque pensare.
Curioso poi il fatto che si chiami Christopher come il figlio di Tolkien che aveva finito il Silmarillion...ma queste sono soltanto mere coincidenze.
Tornando a Tolkien: a me è piaciuta molto la sua saga e non solo i libri dei film, ma anche il Silmarillion soprattutto per lo stile; ma secondo me Paolini lo ha superato.
Sì, sia nei dialoghi, sia nelle descrizioni meglio distribuite e meno pesanti, sia nello stile e soprattutto nella spiegazione della magia: Paolini l'ha spiegata a tal punto che quasi imparavo pure io i suoi incantesimi, mentre Tolkien parla solo di poteri innati, senza descriverli (per non parlare delle bacchette magiche di Harry Potter, di cui ho comunque più che apprezzato la saga). Insomma per me Paolini ha battuto sia Tolkien sia Rowling.

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Inheritance 2013-09-01 14:47:44 Sam93
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Sam93 Opinione inserita da Sam93    01 Settembre, 2013
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Insomma!

E anche la saga dell'eredità è finita. Devo ammettere di essere rimasta parecchio delusa.

I personaggi non si sviluppano in alcun modo, restano gli stessi dalla fine del secondo libro (Eldest). Per quanto riguarda la trama, è l'epilogo della serie: mi aspettavo qualcosa di diverso. Tanto per cominciare, mi aspettavo una battaglia epica: diamine, ci sono ben tre cavalieri dei draghi, con tanto di enormi creature alate al seguito! Paolini poteva usarle meglio: poteva far combattere Galbatorix con Eragon, Galbatorix con Murtagh o Eragon e Murtagh; questi combattimenti potevano diventare qualcosa di veramente indimenticabile, mai visto prima. Invece, manca un vero e proprio combattimento, una battaglia mozzafiato che tenga incollato alle pagine. E poi, accidenti, erano anni che aspettavo questo scontro, è la prima volta che vediamo il cattivone! E muore in quel modo stupido alla Naruto? Davvero? Non ci voglio credere. Me lo immagino Paolini che si scervella su come far morire il cattivo mentre guarda Naruto; all'improvviso gli si accende la lampadina e comincia a canticchiare tutto esaltato "so come ucciderlo! so come ucciderlo!".

C'è un altro grande problema: manca quel qualcosa in più che tenga incollato il lettore alle pagine. Dopo aver letto Brisingr (che dal mio punto di vista è solo un modo per fare più soldi, con scene buttate lì per allungare la storia e aggiungere pagine), speravo che il finale fosse qualcosa di diverso, non fatto perchè è la fine e bisogna farlo. Insomma, speravo fosse qualcosa di bello. Invece, questo libro è esattamente come Brisingr: è pieno di scene che, sì, sono carine, ma che non hanno niente a che fare con la trama. La bambina che viene curata da Eragon è una scena buttata lì a caso, palesemente per allungare il brodo.

Inoltre, sono arrivata alla fine della battaglia finale, che mancavano ancora parecchie pagine: allora mi son detta "ok, adesso ci saranno tutte le spiegazioni del caso!". Indovinate? Non è stato così. Ne cito solo una di spiegazione, che mi era dovuta, accidenti! Angela. Non sappiamo chi sia, cosa abbia fatto prima, ma la troviamo ovunque... Era estremamente affascinante: cosa ci è stato svelato? Assolutamente niente.

Senza contare che manca completamente di originalità: dagli eldunarì, alla morte di Galbatorix, alla scena conclusiva del libro, è tutto completamente una copia da altri romanzi e film! Capisco che nel fantasy molti aspetti siano simili da un fantasy all'altro, ma un minimo di originalità è necessaria, non si può copiare cosi spudoratamente!

In definitiva: libro di cui si potevano tranquillamente tagliare 200/300 pagine per accorparlo a Brisingr. Una grandissima delusione, soprattutto per me che ero fan di Eragon sin da quando uscì il primo volume.

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Si, se volete vedere come finisce la saga, ma senza aspettarvi grandi cose, altrimenti non è davvero necessario
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Inheritance 2013-08-29 16:48:39 saphi
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saphi Opinione inserita da saphi    29 Agosto, 2013
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il ciclo dell'eredità

SPOILERS SULLA SAGA


Sarà una recensione su tutta la saga,farla solo su Inheritance mi sembra un pò poco.
Allora, è vero la saga,in particolare gli ultimi libri,non è perfetta,però non mi sento neanche di criticarla ferocemente.Ho scoperto Eragon da molto piccola avrò avuto 9-10 anni,me lo regalò mia madre ed è stato il mio primo libro' serio' ci sono molto affezionata come anche ad Harry Potter e li considero come i libri della mia infanzia;ricordo che portavo Eragon anche al mare per non interrompere la lettura e in generale me lo portavo sempre in giro..I personaggi mi sono subito piaciuti,Brom,Eragon,e soprattutto Saphira che è di sicuro la mia preferita;la storia dell'orfano Eragon e della sua dragonessa mi è subito rimasta nel cuore,mi è piaciuto tutto di questo libro,l'addestramento del cavaliere,le sue chiacchierate con Saphira,Brom,la mia parte preferita del libro è il capitolo della prima vera volta in cui Eragon e la dragonessa volano insieme e lui riesce a vedere con i suoi occhi,da piccola mi ero innamorata del capitolo,della sensazione di libertà e felicità che prova Saphira durante il volo e la sua gioia nel condividere ciò con il suo cavaliere.
Ecco è proprio questo che mi ha fatto amare il 1° libro e la saga in generale,lo stretto legame mentale e affettivo fra Eragon e Saphira,potrebbe accadere la fine del mondo ma il cavaliere ci sarà sempre per il suo drago e la dragonessa difenderà sempre fino alla morte il suo cavaliere.Mi ha poi commossa la morte del Cavaliere Brom e la morte del suo drago,Saphira,e anche la forza del vecchio cavaliere nell' andare avanti dopo la perdita del drago e quindi della metà della sua mente.
Poi Eldest anche mi è piaciuto molto ,si è dato molto spazio a Roran e finalmente Eragon intraprende il addestramento vero e proprio per diventare un Cavaliere,va,quindi, a Ellesmera dagli elfi e ho molto apprezzato questa parte,la parte centrale del romanzo;la vera identità del saggio dolente non è stata una grandissima e incredibile sorpresa,chi altri poteva contattare mentalmente il ragazzo alla parte opposta di Alagaesia se non un altro cavaliere?Quindi si,era capibile che il giovane cavaliere venisse addestrato da un altro della vecchia leva;le motivazioni che hanno portato Oromis a rimanere al sicuro fra gli elfi,da un lato possono essere viste come codardia,dall'altro possono essere viste come un voler assicurare la conoscenza per la futura generazione di Cavalieri,e infatti se il vecchio cavaliere fosse sceso in battaglia col suo compagno nelle loro condizioni sicuramente non sarebbero sopravvissuti e chi avrebbe dovuto aiutare Eragon?
L'addestramento per il giovane è all'inizio difficile a causa dello squarcio che ha sulla schiena che gli impedisce a causa del dolore di combattere e migliorare come dovrebbe,al contrario l'addestramento di Saphira va a gonfie vele e la dragonessa mostra un altro lato della sua personalità,giocosa e infantile quando ha a che fare con il suo mentore Gleadr;lei cresciuta con la convinzione di essere l'unica della sua specie libera,quando vede un altro drago rimane sconcertata e immensamente felice.
Durante una festività elfica il giovane cavaliere viene guarito dagli spiriti dei draghi dalla ferita e assume la forza e le fattezze degli elfi,per adempiere al suo destino,e la guarigione fa migliorare l'andamento dell'addestramento e fa ritornare fiducia in Eragon.
Alla fine il cavaliere deve abbandonare Ellesmera per recarsi in battaglia e qui scopre che il suo nemico è riuscito a far schiudere un altro drago e il suo cavaliere è l'amico creduto morto Murtagh che poi si scopre anche essere suo fratello.. ok a questo punto ho pensato che stessi leggendo Carramba che sorpresa ma comunque ho apprezzato questo risvolto.
Ora Brisingr ,si è vero è un libro di passaggio, che poteva essere integrato nelle sue parti essenziali nell'ultimo libro e allunga il brodo,ma mi è piaciuto lo stesso,sono l'unica che ha trovato interessanti le parti del viaggio di Eragon fra i nani e ho adorato quando torna a Ellesmera e costruisce la sua spada,Brisingr,la grande rivelazione su Brom padre del giovane cavaliere mi ha fatto ritornare in mente ancora una volta Carramba che sorpresa..però mi è piaciuto, e ho adorato il ricordo che Brom ha lasciato per il figlio..Finalmente non è più Eragon figlio di nessuno..
La morte di Oromis e Gleadr mi ha sorpresa, mi aspettavo che nel capitolo finale avrebbero aiutato con la loro saggezza ed esperienza il cavaliere e Saphira e invece no.. Poi tutta la faccenda del cuore dei cuori boh.. il nome è un pochino stupido e non mi ha convinto tanto, mi è sembrato un pò forzato.
Ricordo come fosse ieri quando ho preso Inheritance,era il 9 novembre non stavo più nella pelle di leggerlo,appena uscita da scuola alle 12 sono andata nell'edicolè per vedere se era già disponibile e lo stavano togliendo dagli scatoloni e mi sono fiondata a prenderlo..Leggo piuttosto velocemente e sono riuscita,presa com'ero anche dalla foga di scoprire la fine,a concluderlo la notte stessa,ho fatto una full immersion nel romanzo e quando l' ho finito non avevo più il contatto con la realtà per la stanchezza..Il libro mi ha un pò delusa,nelle sue parti più importanti, la scoperta della volta delle anime,la disfatta del cattivo e il finale.
Su questo libro ci sarebbe tanto da dire e criticare,come anche per Brisingr.
Il rapporto fra Arya e Eragon si smuove un po' finalmente ,complice il viaggio per il recupero del cavaliere..Non sono una fan della loro coppia,stranamente,e avrei preferito che nella saga non ci fosse nessun risvolto pseudo romantico ma non ho apprezzato neanche la conclusione del loro rapporto, mah.
Parliamo della volta delle anime,Eragon Saphira e il cuore di Gleadr vanno nell'isola dei cavalieri cercandola e la trovano,per schiuderla devono trovare i loro veri nomi e lo fanno e poi li dentro ci sono centinaia di cuori e di uova di drago..sono rimasta cosi O.o ,tutti quei problemi,saphira che si disperava perchè ultima della sua specie etc e poi la soluzione era tutta li?mah!mi è sembrato troppo facile..
La battaglia con Galbatorix non è che mi abbia fatto impazzire,il combattimento fra fratelli neanche,cioè per 4 libri Paolini ci dice quanto è cattivo il re,quanto è potente,che nessuno lo riesce a sconfiggere e poi muore cosi?mah come prima mi è sembrato troppo facile,ho apprezzato però la trovata di far provare al re tutto il dolore che ha causato al popolo e ai cavalieri..
Il finale in se mi ha irritata, è scopiazzato da Tolkien.Eragon ormai è il capo dei cavalieri e quindi deve decidere dove situare la base dell'ordine,pensa a varie soluzioni e alla fine decide di lasciare Alagaesia,e io qui mi sono irritata,perchè lasciare quella terra?Le motivazioni che tipo ladri o malviventi potevano di nuovo attentare all'ordine non mi hanno convinta del tutto,poteva ritornare nell'isola dei cavalieri,depurandola e facendo tornare tutto come ai gloriosi tempi dei cavalieri ma no, si doveva usare il finale triste e che non porta felicità ai protagonisti..Quando finalmente Eragon e saphira sono liberi di vivere felici naturalmente devono abbandonare tutto quello che amano e conosco per il loro dovere..Poi mi è oscuro il motivo per cui una volta che partono verso non si sa dove non possano mai più tornare;ma sono immortali,perchè non dovrebbero mai più tornare in alagaesia?mah Arya diventa un cavaliere con il suo drago Firnen ed è pure diventata regina degli elfi...quando ormai i loro sentimenti si sono svelati,devono passare il resta della loro IMMORTALE vita lontani..Ma per favore, non c'è motivo per cui Eragon se ne vada in capo al mondo e non possa mai più ritornare, se i futuri cavalieri possono andare e tornare dal centro di addestramento a alagaesia allora non c'è un motivo valido e sufficiente affinchè non possa farlo anche il capo cavaliere,magari non una volta a settimana ma ogni tanto si..
Il finale quindi mi ha lasciato fredda e insoddisfatta perchè non vi era una ragione,lo so che non ci può essere sempre il lieto fine ma neanche una conclusione cosi..
Altro difetto di Inheritance sono le parti non approfondite,dov'è la cintura di beloth?cosa/chi è Angela?Che fine farà murtagh? Sono domande lasciate in sospeso con l'intento da parte dell'autore di scriverci sopra più in la..
Christofer Paolini ha iniziato questa saga quando aveva 15 anni,non è perfetta,curata in ogni minimo dettaglio con una trama super complessa e articolata ma comunque non fa neanche cosi orrore,oggettivamente,per un ragazzo che a quell'età si cimenta nel fantasy non è cosi male,anzi;però avrebbe dovuto pensare meglio le parti cruciali dell'ultimo libro visto che ormai è bello adulto..
Altra cosa che adoro del libro sono le copertine,con i draghi cosi ben disegnati:Saphira in Eragon,Castigo in Eldest,Gleadr in Brisingr e Firnen in Inheritance.Ho apprezzato che anche cambiando casa editrice,i primi due libri infatti erano editi da fabbri editore mentre gli ultimi due dalla Rizzoli,non è cambiata l'impaginazione,le mappe etc..
Nonostante tutto la saga mi è piaciuta molto,Inheritance mi ha deluso ma non si può non leggerlo,lo avrei letto e finito anche se lo avesse scritto la mia gatta,Paolini come molti scrittori di saghe ha allungato il brodo,ma a me non è pesato,adoro le descrizioni dei paesi e delle vicende;il finale è quel che è ma non posso togliere dal mio cuoricino di lettrice questa saga solo per questo.

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lo consiglio a chi vuole iniziare a leggere fantasy
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Inheritance 2013-05-29 07:25:31 Laura
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Opinione inserita da Laura    29 Mag, 2013

SI POTEVA FAR MOLTO MEGLIO

CONTIENE SPOILER

INSOMMA... Ok, in generale mi è piaciuto più di Brisingr, e a parte qualche parte noiosissima è stata una lettura scorrevole. Vabbè la banalità dilagante, non tutti possono essere Tolkien, la Rowling e altri miti. Però un po' più di impegno lo pretendevo.
Questi sono, a mio parere, i problemi principali della saga:
- parti inutili sparse qua e là per allungare la saga e la nostra agonia... e far soldi (sì è così, Paolini l'ha fatto per questo di certo).
- dettagli e domande succose (es. su Angela, sulla cintura di Beloth il Savio, sulla Dauthdaert, sui Ra'zac, sul trio Brom/Selena/Morzan) seminati per 4 libri e alla fine NIENTE risposte, il NULLA assoluto!!! è inaccettabile. Allora perchè mettere certi personaggi, perchè darci la speranza di veder svelati certi misteri?! che poi sono stati il motivo per cui ho voluto finire sta saga... ed è stata una decisione sofferta in effetti... dopo Brisingr non ne volevo più sapere.
- finale commovente ma "LEGGERMENTE COPIATO" da Tolkien...
- la battaglia con Galbatorix: ok geniale l'idea dell'incantesimo per fargli provare il dolore che ha inflitto... ma è tutto qua??! due avversari potenti come Galbatorix e Shruikan finiti così? Paolini non ha reso giustizia a questi 2 formidabili nemici.
- però a onor del vero devo dire che ci sono stati personaggi positivi che ho amato tipo Roran, Murtagh, Nasuada :) tutti hanno avuto uno splendido percorso.
- e ringrazio Paolini per non aver fatto baciare i due protagonisti alla fine... sarebbe stato davvero l'apice dei luoghi comuni di cui è già troppo ricca questa saga. Insomma secondo me è stato giusto così :) non erano destinati a stare insieme, cos'è l'amore di 2 persone di fronte alle responsabilità di Eragon e Arya nei confronti dei draghi e dei loro popoli? almeno qua ci siamo.

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sì per finire la saga... ma prendete il libro dalla biblioteca. I miei stati 20 euro mal spesi.
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Inheritance 2013-03-29 12:34:55 fbiitaly2013.@gmail.com
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2.3
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1.0
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fbiitaly2013.@gmail.com Opinione inserita da fbiitaly2013.@gmail.com    29 Marzo, 2013
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Licia a stelle e strisce.

attenzione, contiene spoiler.

questa è l'eredità di Eragon?
questa?
colui che si è acquistato un posto d'onore sulla mia libreria e nel mio cuore mi lascia questo?
questa è la fine?
sembra che una macchina abbia preso il posto di Paolini e che sia stata programmata per scrivere un libro senza anima ne corpo in cui inutili frasi si accavallano l'una all'altra per arrivare ad uno scontro idiota in cui il re semi -divinità viene sconfitto così.... stupidamente.
sarebbe stata più credibile una morte per indigestione di ciambelle!
la figura dell'eroe viene smantellata. Eragon diviene uno stupido contadinotto che non riesce a fare niente se non è accompagnato e Saphira sembra l'unica che mantiene un po' del suo smalto originale, ma lo stesso appare spiazzata difronte a questo tripudio di banalità.
le tensioni romantiche sono smitizzate e non si risolvono e buona parte dei quesiti rimane.
è come se l'autore fosse divenuto l'equivalente americano della Troisi, quando si sono incontrati quei due?
perché ti sei così commercializzato?
perché non hai continuato ad essere quello che eri: una bravo scrittore?

bella eredità del cavolo!

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a chi ha letto gli altri, ma tanto per finire la saga (fatevelo prestare però)
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Inheritance 2012-12-28 12:34:07 Cla
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Opinione inserita da Cla    28 Dicembre, 2012

Una delusione immensa

CONTIENE SPOILER

Ammetto che i primi due libri (Eragon ed Eldest) mi sono piaciuti davvero molto. Ma Brisingr e quest’ultimo sono stati davvero scadenti come trama. Non posso dire nulla sullo stile, perché ammetto che Paolini descrive ogni cosa in modo chiaro e scorrevole. Ciò che non scorre più da due libri è proprio la storia in sé. Il succo della narrazione poteva essere tranquillamente ridotto a un unico libro conclusivo (anche perché effettivamente la saga era partita come una trilogia). Ma concentrandosi solo sull’ultimo romanzo, direi che ci sono vari punti da sottolineare.
- In primo luogo, cosa significa Inheritance? Non c’è scritto neanche sul dizionario delle lingue a fine capitoli.
- Chi sono i tipi incappucciati che Eragon vede a Vroengard durante la prima notte che trascorre lì?
- La Volta delle Anime che si apre con il Nome di Eragon ricorda un po’ tanto le Mura di Moria (il Signore degli Anelli) che si aprono con “Dite amici ed entrate”
- Eragon se ne va verso terre sconosciute su una barca bianca. Anche qui ho avuto un De Ja Vu. Non era Frodo (o Legolas e Gimli se lo preferite come paragone)?
- E la battaglia “epica” contro Galbatorix e il suo drago grosso quanto un palazzo? E’ durata meno della battaglia tra l’intero esercito e Lord Barst da solo.
- Murtagh che si innamora di Nasuada? Ma da quando? Dovrei ricontrollare sul primo libro, ma non mi risulta che prima di essere stato rapito dai gemelli e di diventare “il cattivo”, avesse parlato con lei tanto da innamorarsene. Colpo di fulmine utile per la situazione.
- L’uovo verde che fin dall’inizio speravo si schiudesse, fa la sua apparizione in veste di drago solo a storia conclusa. Inoltre il suo Cavaliere proprio non mi soddisfa, ma questa è un’opinione personale.
- Roran che tanto apprezzavo come personaggio è diventato un guerriero assetato di sangue e guerra.
- Solembum, nel primo libro tanto gentile e affabile, diventa scorbutico e insopportabile.
- Nasuada che si fa incoronare regina suprema e vuole che tutti gli altri le giurino lealtà è poi così diversa da Galbatorix?
- Almeno nel quarto libro mi aspettavo un piccolo bacio d’addio tra Eragon e Arya.
- La setta di sacerdoti mutilati che senso aveva ai fini della storia? E il capitolo (un intero capitolo!) in cui Eragon si ubriaca con Arya? Troppe parentesi insensate al solo scopo di allungare il romanzo di qualche pagina.
Paolini, ma che ti è successo?

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Inheritance 2012-11-10 14:21:10 Bepps
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Bepps Opinione inserita da Bepps    10 Novembre, 2012
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Si è dimenticato il bacio finale!

Finalmente ce l'ho fatta! Ho trovato il tempo per leggere l'ultimo capitolo del “Ciclo dell'eredità”, ed ora posso recensire quello che a mio avviso è di gran lunga il più bello dei 4 romanzi scritti da Cristopher Paolini, giovane quindicenne sconosciuto quando iniziò la saga con “Eragon” ed autore di successo e famoso in tutto il mondo adesso che la conclude.

Riassumere in poche righe quello che succede in ”Inheritance” è impossibile e tentarci non renderebbe giustizia ad una storia che per la prima volta risulta finalmente poco dispersiva, senza più le disgiunzioni tra le storie dei personaggi secondari che risultavano alquanto noiose e quella centrale e portante di Eragon.
Mi sono ritrovato infatti a divorare capitoli interi per seguire le gesta Roran, cugino di Eragon, che si ritrova ad affrontare sfide al limite delle sue capacità.
O ancora le sofferenze inflitte a Nasuada, la condottiera dei Varden, dal suo acerrimo nemico Galbatorix che finalmente vedremo scendere in campo attivamente e combattere contro i nostri eroi.
Magistrale è stata, a mio avviso, la capacità dell'autore di dare un volto ed uno spessore al personaggio del Re, al pari della terribile fama che gli è stata attribuita fin dall'inizio, e che sarebbe potuta diventare un'arma a doppio taglio per lo stesso Paolini se non fossero state rispettate le aspettative.
E così in mezzo ad assedi disperati che mettono in evidenza la debolezza e lo sfinimento dell'esercito Varden rispetto a quello dell'Impero arriviamo alla battaglia finale, dove ognuno dovrà dare il massimo e anche di più per poter ancora tenere accesa la speranza della vittoria.
In tutto questo non ho ancora parlato di Eragon e della sua dragonessa Saphira, i quali come ci si aspetta dovranno fronteggiare il Re, e nel disperato tentativo di cercare un mezzo per poter avere quantomeno una minima possibilità di sconfiggerlo si ritroveranno ad intraprendere un viaggio che potrebbe rivelarsi una trappola abilmente preparata per catturarli.
Il ritmo è così frenetico e pieno di suspense che le ultime cento pagine potrebbero risultare per certi versi noiose, anche se personalmente ho apprezzato molto il finale in stile “Signore degli Anelli”, e l'esito della storia sentimentale tra Eragon e la bellissima elfa Arya.

Impressionante è, inoltre, la capacità di generare un' intero mondo con un'impressionante mole di creature, lingue, città, oggetti e di descrivere ogni dettaglio con accuratezza maniacale.

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Inheritance 2012-09-10 10:23:16 debora s.
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
Opinione inserita da debora s.    10 Settembre, 2012

cosa non si fa per il vil denaro!

CONTIENE SPOILER

quando lessi i primi due romanzi di paolini Eragon ed Eldest... che dire mi sono letteralmente innamorata della storia. giustificando qualche similitudine vista l'età dell'autore, mi ero proprio legata all'alagaesia e ai suoi personaggi... ho amato roran e la sua forza che attingeva dalla magia più grande di tutte, l'amore. ho amato eragon e le se paturnie da adolescente, la sua crescita e i suoi errori quasi imbarazzanti... e murtagh, il cui destino è sempre stato infame.

ma bando alle ciance... arriviamo al finale... zzzzzzzzzzzzzzz...
troppo lungo, troppe stupide digressioni (che me ne frega del labbro leporino della figlia di horst!).
e poi diamine mi aspettavo un po' di "gloria" per quei personaggi che paolini ha reso protagonisti e poi abbandonati quando non gli servivano più!
murtagh per esempio, meritava un lieto fine! dopo tutto il dolore sofferto.
roran si è letteralmente consumato... ma sì facciamolo duca, conte, marchese di che so io... mah
il piccolo drago firnen usato solo come animale da riproduzione.
Galbatorix e shurikan hanno fatto la fine dei polli, in 4 misere pagine.
non mi ha deluso tanto la storia d'amore tra arya e eragon... ci può stare che non sono destinati a stare insieme (ma diamine sono immortali... prima o poi...) ma mi ha davvero infastidito l'abbandono della terra dell'alagaesia da parte di eragon e saphira. avrei preferito un banale finale a vroengard, sarebbe stato più piacevole e meno triste (e meno scopiazzato).
ovviamente le 200 pagine dopo la morte di galbatorix hanno solo peggiorato la situazione.

sinceramente mi aspettavo questo declino già da quando ho saputo che la trilogia sarebbe diventata quadrilogia... maledetti soldi... questa saga doveva concludersi con 3 libri, paolini ha allungato talmente tanto il brodo che poi non è riuscito ha sbrogliare la matassa... che peccato... davvero.

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