Narrativa straniera Fantasy Il trono di spade. Il grande inverno
 

Il trono di spade. Il grande inverno Il trono di spade. Il grande inverno

Il trono di spade. Il grande inverno

Letteratura straniera

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Sul Trono di Spade, nel Sud caldo e opulento, siede Robert Baratheon. L'ha conquistato dopo una guerra sanguinosa, togliendolo all'ultimo, folle re della dinastia Targaryen, i signori dei draghi. Ma il suo potere è ora minacciato: all'estremo Nord, la Barriera - una muraglia eretta per difendere il regno da animali primordiali e, soprattutto, dagli Estranei -sembra vacillare. Si dice che gli Estranei siano scomparsi da secoli. Ma se è vero, chi sono allora quegli esseri con gli occhi così innaturalmente azzurri e gelidi, nascosti tra le ombre delle foreste, che rubano la vita, o il senno, a chi ha la mala sorte di incontrarli? La fine della lunga estate è vicina, l'inverno sta arrivando e non durerà poco: solo un nuovo prodigio potrà squarciare le tenebre.



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Il trono di spade. Il grande inverno 2019-05-11 08:35:01 Cathy
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Cathy Opinione inserita da Cathy    11 Mag, 2019
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Un mondo parallelo

In un continente immaginario di nome Westeros, dove le estati e gli inverni durano decenni, in una società di stampo medievale al di fuori del tempo e dello spazio, sette regni sono dominati dal trono di spade, dove siede re Robert Baratheon, che lo ha conquistato strappandolo all’ultimo sovrano di una dinastia secolare, il re folle Aerys Targaryen, durante una sanguinosa ribellione quindici anni prima. La breve parentesi di pace, però, sta per concludersi: mentre la regina Cersei Lannister e la sua famiglia tramano nell’ombra per rafforzare il loro potere e nascondere oscuri segreti, mentre sul continente orientale, al di là del Mare Stretto, Viserys e Daenerys Targaryen, gli ultimi discendenti del re folle, radunano un esercito per riconquistare i sette regni, mentre all’estremo nord del continente i Bruti – uomini selvaggi e senza re – e gli Estranei – pericolose creature sovrannaturali che nessun uomo può sconfiggere – premono sulla Barriera, l’immensa parete di ghiaccio creata per proteggere Westeros, la morte improvvisa e misteriosa del primo cavaliere del re mette in moto una catena di eventi che potrebbe portare ben presto alla guerra.
Con uno stile elegante, coinvolgente, accuratamente descrittivo senza mai essere prolisso, nel primo volume della serie Le Cronache del ghiaccio e del fuoco Martin conduce alla scoperta di un mondo fantastico la cui complessità e ricchezza di dettagli lasciano senza fiato. L’alternanza costante dei punti di vista vivacizza la narrazione e spalanca una panoramica ampissima sul gran numero di personaggi – tutti a loro modo protagonisti, anche coloro che appaiono meno significativi nelle complesse trame politiche che ruotano intorno al trono di spade – e di vicende principali e secondarie che si intrecciano e si separano di continuo, delineando un immenso affresco nel quale il lettore si ritrova completamente immerso e quasi intrappolato. Tra banchetti, tornei, battaglie sanguinose, intrighi, alleanze, rivolte, cavalieri con armature scintillanti d’oro e di pietre preziose, dame vestite di sete e velluti, castelli, accampamenti, prostitute, re, cantori, mercenari, principi in esilio, il brulichio incessante dell’universo creato da Martin non cessa di ammaliare e stupire fino all’ultima pagina, lasciando al lettore la sensazione straniante di aver visitato un mondo parallelo più concreto di quello in cui vive e un’unica, martellante domanda: «Cosa succede dopo?».

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Il Signore degli Anelli.
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Il trono di spade. Il grande inverno 2017-04-21 14:15:02 the boy who read
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the boy who read Opinione inserita da the boy who read    21 Aprile, 2017
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l'inverno sta arrivando

(SPOILER ALERT)
Come cominciare la recensione di un libro di 800 pagine così denso di significati e di intrecci narrativi al limite della perfezione? Beh iniziamo con il dire che non è un libro adatto a tutti, la violenza che trasuda dalle pagine non è adatta ai deboli di stomaco, stesso dicasi per la costante presenza di scene di sesso. Insomma il libro non è roba per palati fini ma ciò non toglie nulla alle grandissime qualità che questo romanzo racchiude in sè.
Lette le prime 200 pagine la storia non sembra aver nessun elemento innovativo, insomma sembra la solita brodaglia di cavalieri ambientata in un mondo immaginario ma che è molto simile al nostro... nulla di nuovo direte voi, invece anche nelle prime 200/300 pagine si riesce a cogliere un senso di novità proveniente dalla suddivisione in capitoli. Essa è caratterizzata dal continuo cambio di vista, prima vediamo tutto sotto il punto di vista di Eddard Stark, poi passiamo per la moglie,poi per i figli, fino ad arrivare al punto di vista dei cosidetti cattivi: i Lannister. Ciò risulta totalmente innovativo in questo genere poichè eravamo e siamo abituati a vedere il mondo solo tramite gli occhi dei cosidetti buoni mentre qui tale canovaccio non viene seguito anzi.....
Un altro punto a favore di questo fortunato libro anzi saga è la totale assenza di un vero eroe,cioé insomma riusciamo a capire per chi tifare ma nessuno dei personaggi compie atti solo a fin di bene, c'è che rapisce persone,chi uccide,chi sa da ai piaceri carnali insomma tutto ciò porta all'assenza del cosidetto eroe senza macchia. Questo è un elemento di novità poichè possiamo finalmente immedesimarci in personaggi molto umani e nei quali magari ci specchiamo pure,certo sempre facendo riferimento al periodo in cui la storia é ambientata.
Altro grandissimo elemento a favore del libro di Martin sono i personaggi che vengono caratterizzati in modo perfetto e a volte anche in maniera maniacale con tendenze a sottolineare alcuni elementi cardine delle loro personalità. Da qui passiamo direttamente allo stile di scrittura che è molto cristallino nel senso che è leggero e veloce ma é anche prezioso così come un cristallo.
Per concludere vorrei analizzare i 2 punti cardine del libro, la divisione del mondo fantasy e i colpi di scena. Il mondo in cui la vicenda si svolge si chiama Westeross, ove sono situati i 7 regni che fanno riferimento tutti ad unico re, presente nella città di approdo del re. Poi c'è Esteross ove sono situate le città libere ovvero quelle città che non sono sotto la protezione del reame. Poi c'è il mondo oltre la barriera ove si trovano i bruti ovvero una popolazione che discende direttamente dai primi uomini ma che é stata "esclusa" dai 7 regni grazie alla barriera(un muro di ghiaccio alto 700 piedi). Insomma la suddivisione di tale mondo è di alta qualità, certo non raggiunfe vette cone quelle toccate nel signore degli anelli ma non ci si scosta nemmeno troppo.
Passando ai colpi di scena troviamo il vero punto di forza della serie, la totale incertezza delle vicende e il continuo susseguirsi di morti inaspettate(vedi morte di Eddard Stark) e di eventi inattesi(nascita di draghi dopo cento anni dalla loro scomparsa).
Insomma un libro che tesse la sua ragnatela lentamente ma con estrema maestria fino a far cadere il lettore nella trappola e intrappolandolo definitivamente nel mondo creato da Martin

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Epic fantasy
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Il trono di spade. Il grande inverno 2017-03-01 16:33:29 Rebel Luck
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Rebel Luck Opinione inserita da Rebel Luck    01 Marzo, 2017
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Ferro, parole e ghiaccio.

Premessa:
Avevo chiuso con i libri Fantasy da oltre 15 anni, in passato ne divoravo ma poi sono passato ad altri generi che sono stati in grado di ”carpirmi e nel buio delle pagine trascinarmi”. Nell' Ottobre del 2012 mia sorella mi ha passato la prima stagione televisiva di questo ”Trono di spade”… Ed io senza troppo interesse sono andato a guardarmela, senza troppe pretese….
...CONQUISTATO!
Immediatamente, sono andato a comprarmi il primo libro: Il trono di spade-Il grande inverno. Vol. 1-2 (corrisponde ad A Game of Thrones), effettivamente sono stato diverse ore in internet per dare una logica o un ordine o almeno per capire quale fosse il primo… Non sono un asso col PC.
Il Libro si è rivelato un vero e proprio CAPOLAVORO! Non ho perso altro tempo e mi sono immediatamente preso anche i due seguiti: Il trono di spade. Il regno dei lupi e La regina dei draghi. Vol. 2 (corrisponde ad A Clash of Kings), Il trono di spade. Tempesta di spade-I fiumi della guerra-Il portale delle tenebre. Vol. 3 (corrisponde ad A Storm of Swords). PIU’ CHE LETTI DIVORATI!

Questo è appunto il primo capitolo della saga, pur essendo di ambientazione "fantasy", la storia è credibile, le leggi della fisica sono rispettate, ed il "medioevo" descritto è molto simile a quello studiato sui libri di storia.
Le tematiche trattate sono molto "adulte", questo è decisamente anomalo per un fantasy, ma è chiaro fin da subito che il lettore che lo zio Martin vuole attirare, non è il bambino, non è il preadolescente, ma è un adulto vaccinato.
Poca avventura, poco fantasy, molti intrighi, per un libro che rapisce sin dalla prima pagina, ma che ha la forza di magnetizzarti alle sue pagine da una prosa ed una strategia di scrittura furba e ben studiata.
Martin è vecchio del mestiere, e qui di "mestiere" ne usa in abbondanza.
CAPOLAVORO quindi, e non esagero, perché questo libro è perfetto in tutto, anche nel finale che ti spiazza, che non ti aspetti, e che ti spinge a comprare il seguito...
Commerciale, commerciabile e facilmente consumabile, nonostante la mole spropositata si legge rapidamente, gli innumerevoli personaggi descritti sono ben caratterizzati e non si fa per niente fatica a seguire i vari punti di vista.
Chiudo semplicemente consigliando il libro, vale la pena leggerlo, è appassionante ed il tempo speso viene ricompensato dalle emozioni regalate.

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Il trono di spade. Il grande inverno 2017-02-27 21:15:23 chiara95
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chiara95 Opinione inserita da chiara95    27 Febbraio, 2017
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L'inverno sta arrivando

Premetto che ho letto tantissime saghe fantasy e, nonostante Harry Potter resti la mia preferita in assoluto, credo che “Il trono di spade” sia uno dei migliori fantasy in circolazione.
Non è il classico libro con lieto fine, aspetto romance, o con pochi personaggi ben descritti; se vi aspettate una cosa del genere vi consiglio di non iniziarlo nemmeno.
La trama è complessa e spesso l’autore si dilunga in descrizioni eccessivamente minuziose che rallentano il ritmo della narrazione; ci sono tantissimi personaggi (troppi, oserei dire) di notevole rilievo che non possono essere messi nel dimenticatoio perché importanti nel corso della vicenda. E’ un’opera corale: non c’è un unico protagonista che espone il suo punto di vista, ma possiamo trovare all’incirca 10 narratori (tutta la famiglia degli Stark, più qualche Lannister).
Io ho particolarmente apprezzato la saga poiché sono riuscita a stare al passo con la serie tv; questo mi ha permesso di memorizzare i nomi e di immedesimarmi nelle vicende.

E’ facile arrivare a detestare Cersei Lannister, fredda manipolatrice che però ama incondizionatamente i propri figli; così come è facile apprezzare la figura di Tyrion Lannister, che nonostante inizialmente sia presentato come un donnaiolo e avvezzo al vizio si rivelerà uno dei migliori personaggi della saga, dotato di un’intelligenza e di una astuzia fuori dal comune. Di particolare rilievo sono anche le figure di Jon Snow, dotato di un forte senso dell’onore e Daenerys Targaryen, la madre dei draghi, che da ragazzina innocente e sottomessa al volere del fratello si trasformerà in una donna forte e determinata a sedere sul Trono di Spade. Ma il mio preferito in assoluto rimane Eddard Stark, l’ago della bilancia, uomo giusto e imparziale che fino alla fine si batterà per ciò in cui crede.

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Harry Potter
Il Signore degli Anelli
Le Cronache di Narnia
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Il trono di spade. Il grande inverno 2016-04-14 13:44:06 ClaudiaM
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ClaudiaM Opinione inserita da ClaudiaM    14 Aprile, 2016
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PRIMA O POI L'INVERNO ARRIVERA'!

Consiglio spassionato: non leggete tutti i volumi di fila! Ho comprato i tomi economici (quelli corrispondenti alle uscite americane, non i volumi separati dalla Mondadori) e li ho letti tutti e cinque uno di seguito all’altro. Non si può … sono arrivata in fondo al traguardo dopo quasi un anno (ci vorrebbe di meno, ne sono certa, ma dopo un po’ ero stanca del solito libro, così sono andata un po’ a rilento. E sono troppo testarda per dire “Vabbè lo metto un attimo da parte, leggo altro, poi lo riprendo”. In primis, perché non lo riprenderei più, e poi perché comunque mi secca dover lasciare qualcosa a metà. Già che ci pensa Martin a lasciarci sulle spine per anni, meglio non rincarare!).
Comunque, oltre questo, che dire? Ormai tutti conoscono romanzo e serie TV, non saprei cosa aggiungere.
Devo ammettere che all’inizio faticavo a ricordare i personaggi (quando ancora non li conoscevo) e, quindi, cosa gli era successo nel capitolo precedente, trovandomi a dover tornare indietro, cercare la storyline e vedere come finiva per riprenderne il filo. Ma dopo un po’ non è servito più, perché le vicende dei protagonisti sono così intriganti che a fatica si dimentica dove li avevamo lasciati.
Mi piace il fatto che le vicende siano narrate da così tanti personaggi: rende il quadro più completo, c’è maggiore probabilità che uno dei tuoi personaggi preferiti arrivi in fondo e si va avanti con la lettura anche con la curiosità di vedere chi sarà il personaggio trattato dopo.
Per quanto riguarda l’ambientazione, il romanzo è collocato in una sorta di Medioevo di un altro mondo, cui l’autore da descrizioni molto dettagliate: dei luoghi, delle culture, delle leggende, dei popoli. Ed è tutto talmente ben fatto da sembrare reale, concreto (draghi inclusi!).
Inutile dire che resta tutto in sospeso … molte volte mi viene anche il sospetto che Martin si sia perso qualcosa per strada e che forse certe trame sono un po’ troppo stirate …
Come si concluderà questa saga apparentemente infinità? Mah, mai come ora il detto “lo scopriremo solo vivendo” mi sembra tanto azzeccato!
Consigliato agli amanti del fantasy, ma non solo.

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Il trono di spade. Il grande inverno 2013-12-03 17:41:29 Claudia89
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Claudia89 Opinione inserita da Claudia89    03 Dicembre, 2013
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Game of Thrones - Al gioco dei troni o si vince o

Non ho mai sentito parlare di questa saga fino a qualche mese fa, quando ho iniziato per puro caso a guardare la serie, molto scettica.
Amo il fantasy, l'ho sempre amato. I libri di Harry Potter, che mi hanno "iniziata" a questo amore folle, sono sempre stati il solo e unico paragone. Ho sempre cercato qualcosa che mi rendesse entusiasta allo stesso modo, che mi travolgesse completamente.
Ho amato altri fantasy, anche nelle loro piccole pecche, ma, in un certo qual modo, non mi sentivo mai del tutto appagata, fatta eccezione per uno o due.
Per questo ho iniziato la serie con occhio critico, valutandola.
Inutile dire che dalla terza puntata sono rimasta incredibilmente affascinata; mi sentivo attratta in modo inspiegabile da ogni personaggio, dalla storia, da quello che sarebbe potuto succedere.
Ho divorato ogni puntata, attendendo, scoprendo, rimanendo senza fiato.
Ma, essendo una lettrice accanita, dovevo comprare i libri a ogni costo. Il film non ci basta mai, questo è certo.
E quindi, indovinate?, l'ho comprato!
Finito e comprato il successivo.
Eccellente, niente da dire. Una trama complessa, difatti Martin ha impiegato anni per scrivere ogni libro, è ricamata perfettamente in ogni particolare. Ci si affeziona ai personaggi, anche a quelli che non avresti mai pensato potessero farti simpatia. La lettura scorre veloce, i personaggi sono delineati, con le loro voci e con il loro carattere.
Probabilmente sarò anche stata influenzata dai film, ma credo che questo sia irrilevante.
Come poter scambiare Tyrion con Jaime? O Sansa con Arya?
Sono opposti, ognuno con la sua sfumatura.
Martin ha creato un mondo estraneo alla realtà, eppure intrecciato con essa. Un'abilità degna di nota, che l'ha fatto elevare al livello che gli spetta.
Non continuerò con i film finché non avrò finito i libri, perché non voglio che la mia immaginazione sia contaminata da immagini fatte, seppure approssimativamente fedeli al libro.
Una lettura consigliata a chiunque voglia sentirsi di nuovo a "casa" tra le braccia calde della fantasia, ma anche a chi non ama particolarmente il genere.
Finalmente un libro degno di nota.

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Fantasy e non, La bussola D'oro, Harry Potter
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Il trono di spade. Il grande inverno 2013-09-20 14:12:47 Faber Stark
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Faber Stark Opinione inserita da Faber Stark    20 Settembre, 2013
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Il fantasy del momento

NO SPOILER
Ho letto quasi tutta la saga del trono di spade. Ho letto Narnia, Eragon, Il signore degli anelli, Le cronache di shannara, LE cronache del mondo emerso e Il trono di spade è la saga che ho preferito ( sto preferendo ) di più. Perché ?
La trama è semplice, non assai complessa, ma la storia diventa sempre più intensa in ogni capitolo, i personaggi aumentano, gli intrighi e gli intrecci amorosi anche, i luoghi, le città, i dettagli, le nozioni sulla storia e sull'epica dell'universo del romanzo, le missioni da svolgere per cavalieri, i rivali dei lord, i pericoli del nord... Ogni libro è un epopea di battaglie, di vendette e di esplorazioni. Gli elementi di fantasia sono limitati ( sono presenti giusto draghi, pozioni, non morti, creature sconosciute e qualche spruzzo di mistero ) ma la narrazione è piacevolissima e i personaggi hanno molto spessore psicologico ( ogni romanzo ha sempre più protagonisti, l'ultimo ne ha sedici, il primo sette). Uno dei fattori originali è anche il fatto che molti personaggi che il lettore potrebbe adorare nel corso della storia è facile che muoiano.
(Martin sta scrivendo ancora il sesto libro, quindi la storia non è conclusa )
Insomma non so se ho detto tutto ma consiglio questa saga a tutti coloro che leggono fantasy o avventura. WINTER IS COMING

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LOVECRAFT, LORD OF RINGS, ERAGON, NARNIA, LICIA TROISI, LE CRONACHE DI SHANNARA,
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Il trono di spade. Il grande inverno 2012-04-01 13:45:41 rondinella
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rondinella Opinione inserita da rondinella    01 Aprile, 2012
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Tra ghiacci e fuochi

Uno dei più grandi piaceri per un lettore è acquistare un libro e scoprire quanto questo sia meraviglioso; ebbene, essendo io abbastanza fortunata in questo campo, mi ritrovo nella maggior parte dei casi con libri emozionanti, coinvolgenti, che era destino che leggessi.
Il Trono di spade fa parte di questi miei libri: nonostante premetto che il potenziale di questa storia possa essere ancora migliorato, sono quasi totalmente soddisfatta del gioiello che ho trovato (confesso, con l'aiuto degli sconti Mondadori).

Medioevo fantastico, Sette Regni: Il trono di Spade, scranno ambito quanto scomodo, è occupato dalla mole imponente del re Robert Baratheon, monarca con una dedizione smisurata per i piaceri; i Sette Regni però non sono esenti da faide e misteriosi intrighi, la Barriera del Nord diventa sempre più debole e i regni d'oltre mare hanno una nuova regina, discendente da un'antica dinastia di draghi.
E poi iniziano i guai: Il Primo Cavaliere del re muore in circostanze oscure e il suo posso pasta al lord di Grand Inverno, intimo amico del re, uomo giusto, intelligente e pieno d'onore. Ma in un periodo come questo, sapere troppe cose può condurre facilmente alla morte...

Ribadisco, un fantasy davvero bello. Ora, giusto per essere più precisa cercherò di cavargli un paio di difetti, direi anche abbastanza soggettivi e probabilmente non di colpa dell'autore: nomi e soprannomi e l'enorme, sterminata marea di personaggi. In effetti, potrete notare che non sembrano grandi pecche, e ammetto che io non li avrei nemmeno citati se non mi avessero un pochino rallentato e confusa... per quanto riguarda i nomi, non c'è stata molta fantasia da parte della traduzione italiana, e questo mi è dispiaciuto perché avrei usato altri appellativi per la maggior parte dei personaggi; e per quanto riguarda appunto i personaggi, ne sono così tanti che ho dovuto fare uno bello sforzo di memoria per ricordarli tutti. Ecco, queste sono le uniche cose che mi hanno dato da contestare... elementi molto soggettivi, di poco conto, ma che ho voluto indicare più che altro per essere precisa e giustificare il mio voto.
Ma, appassionati e non del genere fantasy, non fate troppo caso a ciò che ho scritto sopra se siete in cerca di un'opera da gustare e che vi dia diletto!
Il Trono di Spade merita di esser letto, per le sue ambientazioni così disparate, ben descritte e particolareggiate, per i suoi personaggi (soprattutto quelli principali) con varie peculiarità e dotati di carattere e per i suoi intrighi, i suoi amori, i suoi colpi di scena... insomma, tutto ciò che si può desiderare in un fantasy qui c'è!
Inoltre lo stile di scrittura (nomi a parte) è scorrevole e chiaro, con un lessico pertinente e non difficile e la storia, anzi le storie, da tutti i loro punti di vista, trascinano facilmente il lettore nelle vicende.
In breve: da leggere!

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Fantasy in generale, a tutti
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Il trono di spade. Il grande inverno 2012-02-13 09:18:59 Mephixto
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Mephixto Opinione inserita da Mephixto    13 Febbraio, 2012
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"Grande Inverno !"

Bello, intrigante, affascinante, emozionante,epico, questi aggettivi gli calzano a pennello, leggendo questo tomo di 833 pagine, mi è quasi venuta voglia di essere uno Stark di "Grande Inverno" bellisima e nobilissima famiglia, ben caratterizzata, come i Lannister, e come tutti le altri noblie famiglie dei sette regni, nessuna banalità (se non la traduzione in alcuni momenti) nei vari personaggi, tutti con la loro peculiarità e i loro pregi e difetti.
Chi si apetta il tipico fantasy con Elfi, Nani, Gnomi, Goblin, Orchi e tutto l'allegro serraglio alla Tolkien, rimarra un po a bocca asciutta, ma di certo non deluso in questo primo romanzo della saga; comunque il sapore della magia e di esseri "sovranaturali" si respira fino al ultima pagina e ritengo di non dover svelare di piu.
L'autore volutamente lascia un po in ombra gli esseri fantastici, senza però toglierci il piacere di sapere che sono esistiti e che con tutta probabilita essi torneranno a esistere o ancora esistono.
La magia è qualcosa che è esistita ma è stata bandita, nessun vero mago, almeno a quanto pare, ma la magia c'è e si sente, nelle spade, nei corvi, e anche nei Magister. (che i traduttri, peste li colga, hanno banalmente tradotto in maestri)
Ho trovato molto azzeccata la scelta del autore di dividere i capitoli secondo i punti di vista dei personaggi, e grazie a questo modo di esporre il proseguo della vicenda ho avuto modo di apprezzare meglio ognuno di loro lasciandomi al contempo spettatore neutrale delle vicende globali ma fan sfegatato di quasi tutti i personaggi principali della vicenda.
E' un fantasy fine ed elegante, Le nobili famiglie si combattono si alleano e si pugnalano alle spalle in intrighi di palazzo ben congeniati, misteriosi esseri a nord della bariera incombono su i sette regni e sui Guardiani della notte, popoli selvaggi e fieri da oltre il mare allungano le loro ombre verso occidente.
In conclusione un fantasy alternativo,che coinvolge, anche se in alcune sue parti risulta tedioso, ed in altre approsimativo ma nel insieme molto avvincente.
In sintesi, come dice Patty81 "crea dipendenza"

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Il trono di spade. Il grande inverno 2012-01-26 15:39:27 patty81
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patty81 Opinione inserita da patty81    26 Gennaio, 2012
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l'inverno sta arrivando

Attenzione, lettori : le Cronache del ghiaccio e del fuoco creano assuefazione. L'ho provato io stessa, che ero molto scettica sul genere fantasy dopo aver letto e riletto le solite storie di eroi e draghi trite e ritrite .
Epico è l'aggettivo che più si addice a questo tomo di quasi mille pagine , concepito dall'autore come il primo volume di questa saga che lascia il segno nel cuore.Letteralmente divorato nel giro di pochi giorni e con grande soddisfazione.

La storia si svolge in un tempo che ricorda l'Europa medievale, in una terra selvaggia e brutale dove le stagioni possono durare anche anni e la magia è un lontano ricordo. Terre unificate dall'antica dinastia dei draghi ,i Targaryen, spodestati dal trono dai lord dei sette Regni a causa della pazzia del re Folle.
Adesso è Robert della dinastia Baratheon che regna,una volta impavido guerriero,ora sovrano dedito alla lussuria e al vino...quando il Primo Cavaliere del re muore in misteriose circistanze, viene nominato al suo posto l'integerrimo Eddard Stark, lord di Grande Inverno e amico fraterno di Robert..ma qualcuno trama nell'ombra..
Memorabili i personaggi, che ho amato o odiato senza mezze misure: lady Catelyn, moglie di Stark, donna forte e fedele;i loro figli: il coraggioso Robb, adolescente chiamato ad imprese più grandi di lui;la frivola e civettuola Sansa;Arya,piccolo maschiaccio che invece del ricamo preferisce l'arte della spada; Bran, che stupirà nei prossimi volumi(vorrei evitare spoiler), Rickon...e Jon Snow, figlio bastardo di Eddard e di una misteriosa donna, cresciuto con loro ma destinato ad entrare nell'Ordine dei Guardiani della Notte, coloro che fanno voto di celibato e vestono di nero, ranger che fanno un giuramento per la vita per proteggere le Terre del regno dagli Estranei che vivono al di là della Barriera..
E non posso dimenticare i perfidi Lannister,la cui casata, rappresentata dal un leone ruggente, è da sempre nemica del meta-lupo degli Stark: la bellissima Cersei, moglie di Re Robert, fredda e calcolatrice,suo fratello gemello Jaime,cavaliere sanguinario e legato da un torbido rapporto alla sorella, loro fratello Tiryon, il Folletto,nato nano e deforme ma acuto e intelligente,mai veramente accettato nel clan Lannister.
E infine la piccola Danaerys Targaryen, l'ultima della stirpe del Drago, giovane e innocente, che viene data in sposa dal fratello senza scrupoli al capo dei barbari kahl Drogo, in cambio di un esercito per riconquistare il perduto trono di spade dove siede Robert Baratheon.

La trama promette più che bene, se il lettore non si lascia spaventare dal "mattone", e sinceramente non si può fare a meno di chiedersi alla fine del volume "E adesso cosa succerà?", perchè il bello è che Martin non ha pietà per nessuno dei suoi personaggi, anche quelli che sembrano i pilastri della storia.
Per i fini dello scrittore essere dalla parte giusta a volte porta a conseguenze deleteree...

In poche parole, entusiasmante...per i patiti del fantasy ma anche no!

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