Il Signore della Neve e delle Ombre
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Il segreto di Gavril Nagarian
Nel lontano Azhkendir Lord Volkh muore assassinato e suo figlio non lo sa. Fino a quel momento ignorava tutto di quel padre tenutogli segreto, del suo popolo, della sua terra a nord e nascosta tra i ghiacci, della maledizione che incombe sul suo casato, condannato ad ospitare il Drakhoul, una creatura oscura che reca con sé poteri immensi ma anche una terribile maledizione. E all’ Azhkendir Gavril deve ritornare per riallacciare i fili di un passato dimenticato e per imparare a diventare l’ultimo dei Nagarian.
Lords of Snow and Shadows è un fantasy avvincente, con regni in lotta, casati distrutti e eredi sopravvissuti, amori tra membri di famiglie nemiche, monaci guaritori e stregoni nascosti sotto le spoglie di scienziati, e persino incantatori di magia oscura, capaci di chiamare indietro le anime dei morti.
C’è un po’ di tutto, però quel tutto è stato oculatamente dosato, confezionando un buon prodotto, con capitoli brevi, continui cambi di scene, e con un ritmo sempre sostenuto (tanto che le seicento pagine scorrono via velocissime).
Rispetto ai fantasy a cui sono abituata, l’autrice ha preferito una chiave più magica e sfumata, rifuggendo da tocchi troppo sanguinari o sentimenti marcati (c’è solo un accenno ad un amore “proibito”, con un bacio fugace che sembra quasi sfuggito per sbaglio), però ammetto che mi sono ugualmente appassionata.
Alcuni personaggi sono meno approfonditi di altri, mentre almeno un paio di figure, sempre a mio parere, avrebbero meritato maggiore attenzione (penso ad esempio a Kiukiu, la cui evoluzione è forse delineata in modo troppo veloce per permettere di apprezzarla appieno, e al principale antagonista, su cui riponevo grandi aspettative, e che viene liquidato sbrigativamente), tuttavia vi è anche da dire che – essendo il primo volume di una trilogia – la Ash ha probabilmente preferito mettere parecchia carne sul fuoco per poi cuocere (e sviluppare) il tutto con calma.
E in effetti il finale - apertissimo – tiene parecchio in sospeso.
Indicazioni utili
Nel sangue dei Drakhoul
Seicento pagine, scritte con uno stile fluido, prettamente dialogato, ma perfettamente adatto a creare un bel fantasy, ambientato in un mondo misterioso, dalle atmosfere cupe, luogo di intrighi e complotti, per il potere e per l’eterna lotta fra il bene e il male.
È qui che si ritrova catapultato il giovane artista, Gavril Andar, amante del suo stile di vita semplice, umile, e attratto dalla bella duchessina, Astasia, che ritrae su commissione. Il suo universo esistenziale, costituito di cose semplici, fatto di armonia, di luce e della serenità, che possiede stando accanto alla madre, con la quale condivide la stessa passione per l’arte, viene stravolto. Gavril vive nella regione della Smarna, un luogo pieno del potente calore del sole. L’amato paesaggio viene sostituito dagli spazi nevosi, freddi e gelidi del Nord, quando viene rapito da un gruppo di guerrieri del regno di Azhkendir.
Lord Volkh, il Signore del gelido Regno di Drakhoul, è stato assassinato. La vendetta è ineluttabile e soltanto lui, Gavril, timido e profondamente buono, può compierla dal momento che Volkh era il padre, che lui non sapeva di avere, e con il quale ha in comune un maledetto destino, quello che è toccato a tutti i maschi Nagarian. Tutto quel potere e la loro immane forza hanno un amaro prezzo da pagare ed è perdere la propria anima, la parte umana. Infatti, in loro, c’è lo spirito-Drago che, ogni volta che li possiede, li fa diventare progressivamente meno umani. Gavril, come suo padre, prima di lui, vuole cercare il modo per evitare questa terribile maledizione.
In una narrazione che è un susseguirsi di eventi e avvenimenti, oltre a lottare per il bene, Gavril lotta per salvare se stesso e coloro che ama.
Mentre la vendetta si fa sempre più imminente e la lunga lotta dei clan è già in atto, accade di tutto in una sorta di epopea umana per la sopravvivenza e ogni personaggio ha la sua motivazione personale per agire. Ogni personaggio è ben caratterizzato e ricco di sfumature psicologiche.
Il Signore della Neve e delle Ombre di Sarah Ash è un fantasy appassionante, avvincente, che si legge scorrevolmente e quasi tutto d’un fiato. È un romanzo dove non mancano fantasmi, licantropi e mostri accanto a visioni, allucinazioni, profezie ed esorcismi, complotti ed intrighi, nella costante lotta fra le luci e le ombre, fra il sole e il ghiaccio, fra il bene e il male.