Narrativa straniera Fantasy Il marchio del Diavolo
 

Il marchio del Diavolo Il marchio del Diavolo

Il marchio del Diavolo

Letteratura straniera

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Londra, 1804. Dimitri, Conte di Corvindale, non può permettersi di provare dei sentimenti. Per amore ha stretto un orrendo patto con Lucifero, un patto di cui porta il segno tangibile impresso sulla pelle e che alla fine non è servito a nulla, perché la sua donna l'ha lasciato. Da allora ha deciso di chiudere il proprio cuore e di dedicare la propria vita immortale alla ricerca di un modo per liberarsi dell'infame marchio. Ma propositi iniziano a vacillare quando incontra la bellissima e caparbia Maia Woodmore e il desiderio di "assaggiarla" si fa sempre più intenso...



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Il marchio del Diavolo 2014-01-19 10:31:14 Queen D
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Queen D Opinione inserita da Queen D    19 Gennaio, 2014
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Il Vampiro Dimitri

Alla la fine del primo volume "Patto col Diavolo", avevamo lasciato Angelica e Voss felici e contenti come due piccioncini e, mentre la loro storia nasceva e si evolveva, Cupido scoccava le sue frecce a destra e a manca mettendo a segno i suoi colpi anche tra i personaggi secondari. Che poi, a mio avviso, tanto secondari non sono: Maia Woodmore, rigida sorella di Angelica, e Dimitri, conte di Corvindale, sono due personaggi che ho trovato molto più incisivi e affascinanti rispetto alla coppietta sotto i riflettori. Dalle prime battute del primo libro e per quasi tutto il secondo, Maia avrà un rapporto complicato con il conte, a causa del carattere autoritario di lei e di quello ancora più spigoloso di lui: i due mal si sopportano, si punzecchiano, litigano e si scambiano continuamente battute velenose, ma si sa, gli opposti si attraggono, anche se sarebbe meglio dire in questo caso che sono talmente uguali che non possono non scontrarsi. La storia si riallaccia al finale del primo libro e prosegue tra complotti, vampiri malvagi e rapimenti, il tutto condito con una massiccia dose di scene super piccanti (con questo nuovo protagonista maschile sono inevitabili, ma assolutamente ben accette).
Molto gradevole anche il trucco di descrivere le stesse scene vissute nel primo libro con i punti di vista dei protagonisti e degli altri personaggi del secondo, quindi con diverse prospettive e modi di valutare la realtà; in questo modo i particolari, specie quelli relativi ai pensieri non espressi dai dialoghi, si fanno più chiari e danno al racconto un tocco più profondo e particolareggiato. Soprattutto grazie allo spessore dei nuovi protagonisti: Maia sembra rappresentare il classico stereotipo della sorella maggiore, acida e iperprotettiva, ma scopriremo che dietro alla sua maschera cucita di buone maniere e rigida etichetta, si trova un animo focoso e pieno di ardore. E Dimitri? se Voss sembrava ricalcare le orme di Sebastian Vioget , allora il nostro conte di Corvindale è il gemello separato alla nascita di Max Pesaro, grande amore di Victoria Gardella (serie "L'Eredità dei Gardella" della stessa autrice). Entrambi cupi, solitari, tormentati e, diciamolo, anche un pò stronzi.
La struttura narrativa è molto interessante poichè fondamentalmente la storia si concentra su una coppia sola, ma i personaggi corollari lanciano le basi per costruire le storie successive, così com'è successo nel primo libro: Angelica e Voss sono i protagonisti da cui si sviluppa la trama principale, ma si avverte già il preludio di un possibile intreccio tra Maia e Dimitri. Succederà anche in questo secondo libro, i cui personaggi secondari getteranno i loro tentacoli nella trama del terzo. Occhi aperti quindi su di loro, anche su quelli che rimangono nascosti nell'ombra, poichè, a mio avviso, si sono rivelati i più complessi e interessanti.

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"L'Eredità dei Gardella"
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