Il libro segreto delle sirene
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Irreale
Christine Canady, CC per gli amici, è una ragazza dal carattere solitario, membro dell'areonautica militare. La sua vita muta completamente, quando, viene salvata da una sirena dopo un incidente aereo. Si troverà così, faccia faccia, sotto mentite spoglie (quelle di Ondina) in un'altra epoca (quella medioevale). Non ho trovato risvolti interessanti in questo libro, bensì, né ho trovati molti incoerenti. A partire dalla storia d'amore tra Dylan e Ondina, che sfiora i limiti dell'irreale. E' vero, tutto in un libro è conoscesso, ma come può un amore diventare subito foga e conoscenza dopo un minuto? Soprattutto, nei tratti a sfondo sessuale, il libro prende una piega totalmente impossibile! Per poi, non parlare, della scelta di inserire gli dei in questo romanzo, che ho trovato, ben poco azzeccata! In alcuni tratti il libro è abbastanza scorrevole, in altri noioso e quasi comico! Siamo si in un paranormal, ma forse la scrittrice è un po' uscita dai canoni, (Troppo per il mio gusto personale!) realizzando un racconto che non ha sfruttato appieno.
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Meglio tenerlo segreto....
Dopo aver letto di tutto su vampiri, licantropi, divinità, semidei, angeli e similari, ho deciso di comprare questo libro della nota scrittrice P.C. Cast, autrice della più famosa saga della "Casa della Notte" )scritta però a quattro mani con la giovane figlia).
Un nuovo urban romatic fantasy che ha come protagoniste niente-po-po-di-meno delle misteriose creature del mondo sottomarino: le sirene.
Ho trovato strano che il libro fosse in promozione a 8,45 €..considerando il nome noto della scrittrice e la recente uscita...e infatti i miei sospetti si sono resi fondati.
Passiamo alla trama: Christine è un giovane sergente dell'arenautica militare statunitense che a causa del suo lavoro è costretta a viaggiare spesso...in un trasferimento è vittima di un incidente ed il velivolo sul quale stava volando finisce nell'oceano...a questo punto incontra una sirena che stufa della vita in mare vuole "scambiare" il suo corpo squamato con quello della protagonita...ecco che Christine diventa una sirena ed automaticamente viene catapultata nel Medio Evo...
E fin qui diciamo che il racconto può andare....ma adesso viene il bello ed inizia un vero e proprio romanzo rosa in stile Harmony. Mi scuso con chi apprezza il genere, ma io proprio non lo digerisco.
Pagina dopo pagina la nostra eroina si imbatte in sensuali incontri notturni, scontri verbali con uomini di chiesa..che si sa...nel medioevo non erano molto libertini e permissivi con il genere femminile...incontri con Gea...e chi più ne ha più ne metta...
A mia personalissima opinione credo che la trama poteva essere meglio sviluppata, la storicità del periodo più rispettata e meno fantasiosa...va bene che è un fantasy, ma se vuoi "fantasticare" non prendere un periodo storico ben definito... La storia d'amore prevedibile ed onestamente scontata fin dall'inizio...
Sconsiglio a tutti...tranne le amanti del genere harmony.
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Semplicità…questo è il tuo nome!
…e anche banalità?!
Non è da me dirlo, dato che sono anni che leggo romance e ogni volta che leggo in un commento “Ah, è un harmony!” mi irrito particolarmente. Ma stavolta non posso esimermi dal dirlo io (e penso a giusta causa) che questo romanzo è un vero harmony nella peggiore accezione del termine.
Storia che potrebbe (e avrebbe) buoni spunti e possibilità per essere carina e originale, ma che mi scade nel banale e sciocco.
Oltre che improbabile (anche se trattandosi di fantasy non c’è nulla di impossibile, durante la lettura spesso viene da pensarlo).
E’ stata una lettura a giostra, tra continui alti e bassi. Momenti in cui si riprendeva ad altri in cui sprofondava in un baratro (un pò troppi questi ultimi).
Mi sono piaciute particolarmente tutte le scene relative alla parte sirena/tritone. I colori, le immagini…
Ma ho mal sopportato la parte “terrestre” della storia. Decisamente assurda e inutile.
Insomma, come prima prova da “solista” della signora P.C. Cast non è tra le migliori…e non c’è neanche la scusante che sia tra i suoi primi scritti e quindi acerbo.
Mi riservo un ulteriore giudizio per il secondo della serie, ma se non migliora sarà decisamente l’ultimo.
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