Il grande inverno
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Opinioni inserite: 6
Impegno e dedizione
Secondo libro seconda fatica.
Fatica in senso metaforico perché in realtà è stata una passeggiata leggerlo.
La scrittura di Martin è semplice e scorrevole, i dialoghi sono fatti benissimo e le descrizioni sono spettacolari.
L'ho già detto della recensione del primo libro e lo ripeto: ha la capacità di farti provare brividi di freddo mentre sei alla barriera con i corvi o molto caldo quando stai viaggiando insieme ai Dotraki in sella al cavallo (se sei fortunato).
La violenza - insieme a tutto ciò che ne comporta - è una costante nel libro e a volte ammetto che mi ha spaventata e disgustata.
Ne ero già consapevole grazie alla serie televisiva che non risparmia nulla quindi non sono caduta dalle nuvole!
Alcuni personaggi ci abbandonano, altri arrivano timidamente ma la storia procede senza nessun inghippo con le tessere del puzzle che si uniscono magistralmente.
La morte di Ed Stark mi ha commosso, mi ha fatto disperare nel libro come nella serie televisiva.
L'ho adorato ma come dice Cersei " Quando si gioca al gioco del trono non esistono terre di nessuno... O si vince o si muore."
E per Martin gli imbecilli e i buoni colmi d'onore fanno sempre una brutta fine.
Alcuni personaggi li ho trovati interessanti: Il ragno tessitore, Tyron, Cersei, Joffrey, Jon Snow e tutto ciò che accade alla barriera, Il mastino e Roose Bolton (lo scuoiatore e sinceramente non vedo l'ora che arrivi suo figlio...)
Altri invece noiosi e che avrei voluto saltare a piè pari: Danerys (MI SPIEGATE PERCHE' DIAVOLO L'HA CREATA?) Catelyn, Lady Arryn... Mio dio a volte per colpa di questi personaggi avrei voluto gettare il libro nel cestino.
E' un libro che scorre veloce, che ti rapisce e ti intrappola in questo mondo crudele e pieno di intrighi.
E' bello conoscere il lato buono e cattivo di ogni personaggio.
E' bello poter spaziare dal caldo al freddo, dal mistero alla cattiveria.
Questa saga è completa... all'80 % perché manca il finale, ma insomma avete capito cosa voglio dire.
Una cosa mi appare strana.
Amando questa saga non sento la necessità di continuare immediatamente a leggere il terzo.
Ieri quando ho letto l'ultima parola ho fatto un sospiro di sollievo, mi sembrava di essere lentamente scesa nell'incubo e non vedevo l'ora di uscire alla luce del sole.
Forse perché per quanto fantastico possa essere mette in luce il lato umano che non è sempre così buono...
p.s.: Per chi non si è abituato alla violenza LASCIATE PERDERE QUESTA SAGA! Perché può dare fastidio e disgustare. E' anche per questo che continua a stupirmi... Io che odio queste cose in realtà lo sto apprezzando molto.
Buona lettura.
Rebecca
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- sì
- no
No se non volete leggere di violenza, stupri, decapitazioni, impiccagioni ecc ecc..
UNA PIETRA MILIARE DEL FANTASY
SPOILERS:QUALCHE PICCOLA ANTICIPAZIONE SULLA TRAMA
Il seguito del trono di spade non delude assolutamente le aspettative, la storia continua a svilupparsi in maniera incantevole nonostante il numero dei personaggi protagonisti dell'epica vicenda, in quanto ci si abitua allo stile di Martin dopo avere letto il primo libro. I personaggi sono sempre più realistici ed in continua evoluzione: notiamo Daenerys che diventa sempre meno tollerante ai soprusi del fratello Viserys e molto più temibile e talvolta anche spietata, Robb Stark che diventa più maturo e responsabile, guidando con coraggio l'esercito degli Stark; Jon Snow che dovrà scegliere se essere fedele ai Guardiani della notte o alla sua famiglia. Tutto in un intreccio meraviglioso e azzardo dire perfetto.
La saga delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco è una delle migliori saghe fantasy mai scritte, una pietra miliare del genere che non può mancare agli appassionati del genere. Nei libri di Martin c'è un magico equilibrio di azione, realismo, e avventura, che danno vita a una epopea sensazionale, la quale si avvale di un intreccio narrativo assai intricato eppure estremamente coinvolgente, grazie anche a una delineazione dei personaggi così ben fatta che in ogni capitolo si è travolti da un vortice di emozioni e sorprese, da un senso di immedesimazione nei protagonisti impressionatamente variegati. George R. R. Martin si conferma come uno dei più grandi autori del fantasy contemporaneo e di tutti i tempi, da leggere almeno una volta nella vita. Non limitatevi alla serie televisiva, leggete i libri!
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Incredibile
Come sempre Martin non delude né per lo stile (scorrevole ma mai sciatto) né per la trama, che continua ad essere intelligentemente tessuta filo dopo filo in un continuo vortice di uccisioni, angherie e via discorrendo.
Non so come faccia sinceramente un'unica persona a mettere in piedi tremila storyline alla volta e riuscire a tenerle tutte insieme nella propria testa, senza mai inciampare in qualche defiance.
Molti libri fantasy che ho letto mettono su una storiella, banale magari, ci piazzano un mondo con un setting di paesaggi abbastanza limitato e creature attorno e il tutto ruota solo intorno a quello (e non voglio dire che per questo non siano buoni, per carità).
In alcuni, invece, mi succede di percepire che la storia è palesemente "forzata".
Mi spiego meglio: mi ritrovo a leggere di determinati imprevisti ed io sento proprio la mano dell'autore dietro queste vicende, vedo che c'è stato un 'intervento esterno' volto a portare la storia in una direzione piuttosto che in un'altra per adattarla magari ai gusti dei probabili futuri lettori. Chissà.
In altri addirittura so già fin dall'inizio come andranno a finire: ci sono dei cliché consolidati a cui a volte l'autore si aggrappa per mandare avanti la storia e ciò se accade è molto demerito suo per l'impostazione narrativa errata, di certo non merito mio perché vado a leggere l'ultima pagina. Spero di essermi spiegata, se non è così scusatemi.
Nel mondo di Martin comunque, se avete capito di che sto parlando, no, non si ha mai e poi mai questa impressione e bastano poche pagine per imparare a proprie spese che non si è in uno dei casi sopraccitati.
Ci si butta dentro questo universo parallelo e ci si dimentica totalmente di leggere un libro. Per me è così.
Trama MAI scontata, vicende sempre avvincenti e non sai mai dove lo scrittore ti porterà. E la scelta dei point of view multipli è azzeccatissima (anche se obbligata data la molteplicità di accadimenti continui e simultanei).
Io personalmente ne sono entusiasta e più vado avanti più rimango stupita.
Consigliatissima l'intera saga a chiunque, amanti del fantasy o no.
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Il grande Inverno
Finalmente succede qualcosa nel grande regno creato dalla fantasia di Martin, questo è due spanne sopra al precedente episodio come vivacità e coinvolgimento.
Il primo capitolo aveva introdotto personaggi, luoghi e situazioni, qui ci sono degli sviluppi. E che sviluppi !
Martin sviolina alla grande descrivendo con attenzione luoghi e personaggi, ti fa quasi affezionare a loro, non fatelo ! Muoiono come mosche !
In compenso la storia è piuttosto vivace , il livello di fornicazione scende ad un limite quasi accettabile , ci sono colpi di scena ben inseriti e qualche personaggio (quelli che riescono a scamparla) prende corpo in maniera convincente.
Tradimenti, intrighi, complotti, rancori, vendette, atti di coraggio e di stupidità, ce n'è per tutti i gusti, per ora il tutto "tiene".
Bella la struttura a capitoli alternati che ti fa rimbalzare da uno scenario all'altro per seguire gli sviluppi delle vicende.
L'universo del trono di spade è immenso , capisco perché la storia prenderà oltre dieci libri, ma se Martin si tiene su questi ritmi forse ce la posso fare...
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Sangue del mio sangue
Alla fine de "Il Trono di Spade" Martin ci aveva lasciati un po' in sospeso, dandoci solo un assaggio di ciò che realmente stava per accadere.
Proprio in "Il Grande Inverno" comincia infatti a farci vedere le vere conseguenze delle azioni dei nostri molteplici protagonisti.
Devo dire che la storia raccontata continua ad esaltarmi e ad appassionarmi ogni pagina di più: eventi inattesi, sorprendenti, guerre che si preparano ad esplodere, conflitti che finalmente vengono a galla assieme a torbidi segreti, sembrano essere le parole d'ordine di questo libro.
Martin sceglie poi un modo di narrare i fatti che personalmente amo, ossia non usa capitoli e capitoli per dilungarsi sul paesaggio o perdersi in sottigliezze: va subito nel vivo della questione, senza però far perdere l'interesse al lettore.
Una cosa che l'aiuta molto in questo sono i dialoghi diretti tra i personaggi, che vengono da lui curati sotto ogni aspetto. Ogni singola parola è soppesata e studiata per far si che abbia senso nel contesto, che si potrebbe definire fantasy/medievale.
Lo stile è fluido e non appesantito. Spesso mi sono ritrovata a leggere decine e decine di pagine senza accorgermene neanche!
Ogni personaggio comincia ad avere molto più senso nel quadro generale e si vengono a scoprire lati nascosti, che non avremmo mai immaginato esistessero, di ognuno di loro ; si vedono i primi schieramenti nell'ambito dei sette regni.
Una cosa che mi piace delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco è che ti puoi aspettare di tutto: insomma, Martin è capace di farti morire qualsiasi personaggio!! ed essere consapevoli di questo aiuta molto a mantenerti con il fiato sospeso fino alla fine!
Che dire ancora? dopo aver letto il finale di questo libro non vedo l'ora di buttarmi a capofitto nella lettura di "Il Regno dei Lupi" (3° libro delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco)!
Buona lettura!
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Lunga vita a chi?
Secondo capitolo delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, questo libro è il realtà la seconda parte del Trono di Spade..se siete fortunati li trovate come unico volume.
Essendo un libro diviso in due l'inzio non presenta prologhi o introduzioni, per rinfrescare la storia, ma si getta subito nel vivo!
Nel complesso l'ho trovato più avvincente del primo perchè si conoscono i personaggi e il buon Martin li fa muovere, vivere o morire in maniera inaspettata; ed anche perchè essendo la seconda parte del libro originale era logico aspettarsi un aumento di azione.
L'ambientazione è la medesima medievale con qualche bella battaglia in più!
Lo stile si mantiene asciutto, senza lunghissime descrizioni, e rapido, diciamo che le battaglie durano il giusto, non due righe ma nemmeno venti pagine che ti raccontano ogni unghia spezzata.
I personaggi non si evolvono ma essendo sempre il primo libro per l'autore di più non mi aspettavo.
Libro strano che si getta subito nella storia..la mossa di dividere i tomi da parte della Mondadori è comoda solo per quando te li devi portare in giro!
Consigliato si ma prima leggete il Trono di Spade.