Narrativa straniera Fantasy Il giardino delle magie
 

Il giardino delle magie Il giardino delle magie

Il giardino delle magie

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Per più di duecento anni le donne di casa Owens sono state incolpate di tutto quello che andava storto in città. Non aveva importanza quale fosse il problema, il fulmine, le cavallette o la morte per annegamento. Non aveva importanza che la situazione avesse una spiegazione logica o scientifica, o che fosse imputabile alla semplice malasorte. Bastavano un guaio lontanamente in vista o una minima circostanza sfortunata perché subito tutti puntassero il dito e sapessero chi incolpare. In men che non si dica si erano già convinti che passare a piedi davanti a casa Owens con il buio non fosse sicuro, e soltanto i vicini più avventati osavano sbirciare oltre la cancellata di ferro battuto nero che circondava il giardino come un serpente.



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Il giardino delle magie 2015-07-14 09:00:19 Zomboide
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Zomboide Opinione inserita da Zomboide    14 Luglio, 2015
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Amori e Incantesimi

Sally e Gillian sono sorelle, nate a soli 13 mesi di distanza, vivono con le zie nella vecchia casa in Magnolia Street, e sono Owens. Tutti le additano, le maltrattano e le evitano, ma nelle notti buie, quando nessuno guarda, le donne disperate per amore bussano alla loro porta, perché le zie sono streghe. E mentre trafiggono cuori di colomba per le clienti, le due bambine le spiano, sognando un destino ben diverso.
Gli anni passano, e Sally e Gillian, diverse come il giorno e la notte, si allontanano sempre più. Gillian sboccia, tutti i ragazzi sono innamorati di lei, e anche lei li ama tutti, almeno un paio di giorni a testa. E quando si sente abbastanza gande, fugge, per cercare amore e avventura lontano da quel luogo tanto odiato. E Sally s’indurisce, trova l’amore, ma poi lo perde, e anche lei decide di andarsene, per dare alle figlie un’infanzia diversa da quella toccata a lei. Ma sono Owens, e il loro è un destino a cui non possono sfuggire.
Questo è il libro da cui è stato tratto Amori e Incantesimi, il film del 1998 con Sandra Bullock e Nicole Kidman, anche se la storia è molto diversa. È un fantasy atipico, anzi, dovrebbe essere presentato come un romanzo familiare con elementi fantastici di contorno, perché è la famiglia il tema dominante. Le due sorelle, Gillian e soprattutto Sally, la vera protagonista, spaventate dal mondo e ferite dalle tragedie che le hanno colpite, tentano entrambe di trovare una loro dimensione lontano dalle ombre del loro passato. Ma non è così che funziona, non per loro, ed è solo quando accettano il loro retaggio che riescono a mettere ordine nelle loro vite.
Alice Hoffman, con un stile scorrevole, riesce a delineare con molto bene un arco di tempo molto lungo, in cui i personaggi risaltano con le loro debolezze e le particolarità che le rendono forti e streghe. Certo, ci sono incantesimi, maledizioni, muri di lillà e uno spettro (e se avete visto il film non devo dirvi chi è), ma ciò che davvero risalta è la fragilità di queste donne, viste all’esterno come mitiche, ma segnate da anni di delusioni. E l’amore, che è ciò in cui le zie commerciano, è visto come un pericolo, un’avventura o una debolezza, qualcosa da maneggiare con cura, e che crea non pochi guai, ma che quando si trova vuol dire tutto.
Non è un libro per tutti, e, a volte la narrazione langue, ma a dargli pazienza da soddisfazione.
E ricordate buttatevi il sale rovesciato dietro la spalla sinistra, piantate del rosmarino vicino al cancello dell'orto, aggiungete pepe al purè, piantate rose e lavanda come portafortuna e innamoratevi tutte le volte che potete.

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