Il ciclo degli eredi di Shannara
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Senza infamia e senza lode
Fu il caro C.Paolini (Eragon & co) ad affermare che chi non ha letto Terry Brooks non ha mai letto fantasy. Ebbene, avendo sentito più volte nominare questo celebre nome, ho deciso di tentare...
Se siete appassionati di fantasy e cercate qualcosa di veramente bello, non avvicinatevi per nessun motivo a questo maxi-volume!
Questo è il primo consiglio che mi viene in mente. Probabilmente avrò letto l'opera sbagliata, perché se il celeberrimo Brooks ha stilato una quantità di opere simile a questa allora la sua fama è completamente immeritata.
Partiamo dallo stile di scrittura: è scorrevole e lessicalmente non impegnativo, anzi, a volte anche banale, un linguaggio quasi per bambini... ma non ne ho fatto una tragedia, in quanto ho la netta impressione che la maggior parte della colpa sia da attribuirsi alla traduzione italiana (e se qualcuno lo leggerà capirà perché). Credo che almeno su questo punto, in lingua originale l'opera possa essere leggermente più apprezzata.
Ovviamente nessuno che legga questo libro può non notare il riscontro con i pilastri del fantasy, ma questo è il male minore. Il punto cruciale che ne abbassa il livello è lo sviluppo dei contenuti, che, sebbene siano anche di buona qualità, sono stati altamente screditati dal modo in cui l'autore ha deciso di presentarli: alcune vicende che sarebbero potute essere originali sono state abbandonate a se stesse, con una descrizione superficiale e poco chiara, mentre altre sono state così approfondite da essere tediose; per quanto riguarda i personaggi, è andata anche peggio: inutili e spesso incapaci, alcuni complessati fino all'osso, altri profondi come una pozzanghera, dotati di dubbie capacità e, ciliegina sulla torta, schiavi degli ormoni... mi hanno lasciata davvero di stucco, partendo già dai loro nomi (che spero sempre sia colpa del made in Italì). C'è da aggiungere che per quanto riguarda la descrizione psicologica di ognuno, questa poteva anche essere passabile, se non fosse per il fatto che ogni volta che i nostri protagonisti si trovavano a dialogare con il proprio io ripetessero sempre le stesse cose. Uno sgradevole spreco di pagine.
Insomma, detto così sembra un libro degno di finire nel dimenticatoio, eppure, per quanto riguarda il mio caso, non credo che mi accadrà così presto; semplice e con tutti i suoi difetti, l'ho gradito abbastanza nonostante tutto... ma c'è da dire che è da un bel po' che non leggevo fantasy...