I segugi dell'ombra. Una storia tratta dal libro Malazan dei Caduti
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CONVERGENZE
I Segugi dell'ombra, ottavo volume della saga dei caduti di Malazan, si può definire un romanzo Fantasy dai tocchi filosofici.
Erikson con grande maestria ci racconta le vicende dei protagonisti che abbiamo imparato ad amare (e non) e abbonda di riflessioni e pensieri estranei ai classici romanzi del genere.
I tocchi di saggezza e profondità che da lì scrittore al romanzo lo rende ancora una volta una pietra unica all'interno di una saga di 10 volumi in cui ognuno potrebbe essere a se stante.
Non mancano di certo le avventure e gli eventi straordinari in questo libro: il finale del romanzo è una delle più grandi convergenze di tutti gli otto volumi e personaggi cruciali si incontrano e si scontrano dando vita a 100 pagine che si leggono velocemente.
Trame e sottotrame si intrecciano e in particolare in questo volume ho apprezzato il personaggio del Dio Morente e la sua storyline con i Tiste Andii Nimander e seguaci e il Kelyk che trasforma le persone in burattini del Dio; il misterioso Viaggiatore e la sua strada insieme al duo Karsa e Samar Dev che io adoro; ed infine i sacrifici umani di molti personaggi che toccano il cuore, come Anomander Rake e la sua vita.
L'atmosfera del mondo di Malazan è unica e un volume come questo non può che spingere il lettore ad amare un autore come Steven Erikson.