I guardiani di Faerie
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Un compendio di elementi passati
Ecco l'ennesimo capitolo della saga di Shannara. Nonostante questo sia il primo libro della trilogia, ciò che scrivo riguarda quest'ultima nella sua totalità. Terry Brooks è uno dei miei scrittori preferiti, è stato in grado di dare vita a un mondo immaginario, quello delle Quattro Terre. Dopo il ciclo di Shannara, il ciclo degli eredi di Shannara, il viaggio della Jerle Shannara e il cilclo del druido supremo, eccoci alla quinta trilogia ideata da questo fantastico ed estremamente versatile autore.
Ad una prima lettura la saga si presenta come un mix di tutti gli elementi delle trilogie passate. C'è di tutto: l'Ellcrys, Grianne Ohmsford e il Divieto, oltre alle onnipresenti pietre magiche degli Elfi. I protagonisti sono due gemelli, Redden e Railing Ohmsford, sempre affiancati,come da tradizione, ad un Leah, che in questo caso è, per la prima volta, una donna: Mirai Leah. I personaggi sono delinati e descritti in maniera approfondita, con i loro pregi e i propri difetti, e non mancano pagine di monologhi interiori e di autoanalisi che ogni personaggio fa di sé, come è tipico di Terry Brooks.
Tutta la saga è ricca di colpi di scena ed i personaggi si evolvono e sviluppano durante la narrazione, sia in maniera negativa che positiva. Credo che il punto forte di questo autore sia il suo stile, grazie al quale riesce a dare consistenza a tutto ciò che scrive. Inoltre, Brooks è stato in grado di creare un mondo immaginario in cui i suoi lettori si sentono a proprio agio ed è proprio questo che gli ha permesso di ottenere un successo su scala mondiale sfornando trilogie su trilogie abilmente intrecciate. Ogni trilogia (o tetralogia) è una storia a sé. In effetti, solitamente vi sono pochi riferimenti ai libri passati, e alcuni possono essere colti e capiti solo da chi ha letto tutte le saghe precedenti.
Credo che questa ennesima saga sia una commistione di tutte quelle passate. Io l'ho apprezzata perché sono un fan sfegatato di Terry Brooks, ma credo di essere poco obbiettivo. Si potrebbe affermare che l'autore è un po' ripetitivo delle volte dato che in tutti i libri sono presenti gli stessi elementi e gli stessi ''personaggi stereotipati'' ma con nomi diversi. Eppure, se Brooks ha raggiunto la fama mondiale, un motivo deve pure esserci. I suoi libri sono sempre intrisi di magia e immergersi nel mondo da lui creato è sempre un piacere, soprattutto per chi ha bisogno di staccare un po' dalla routine quotidiana.