Narrativa straniera Fantasy I fiumi della guerra. Le cronache del ghiaccio e del fuoco
 

I fiumi della guerra. Le cronache del ghiaccio e del fuoco I fiumi della guerra. Le cronache del ghiaccio e del fuoco

I fiumi della guerra. Le cronache del ghiaccio e del fuoco

Letteratura straniera

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Un autunno fatto di brutali tempeste flagella città distrutte e campi devastati. Eppure quella che ormai viene chiamata "La guerra dei Cinque re" continua a dilagare. Nelle terre dei fiumi, Robb Stark, il giovane re del Nord, pianifica un temerario assalto a settentrione dell'Incollatura, la pericolosa regione di paludi che divide i Sette Regni in due. Ed è sempre nelle terre dei fiumi che Arya Stark, sorella di Robb e giovanissima erede di Grande Inverno, continua a essere impegnata in una feroce lotta per la sopravvivenza. Dopo la sua fuga dalla fortezza maledetta di Har-renhal, Arya è ora nelle mani della confraternita senza vessilli che si batte per la giustizia sotto la guida dello spettrale Beric Dondarrion, "l'uomo che non può essere ucciso".



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I fiumi della guerra. Le cronache del ghiaccio e del fuoco 2013-10-22 11:44:55 andrea70
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andrea70 Opinione inserita da andrea70    22 Ottobre, 2013
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Arrivederci o addio ?

Sesto capitolo decisamente più movimentato del precedente. I personaggi si sviluppano ulteriormente, devo ancora decidere se Martin è solo bravissimo a rivelarci un po' alla volta risvolti diversi del carattere di un personaggio, rispecchiando in fondo una realtà in cui non puoi mai dire di conoscere veramente a fondo qualcuno; oppure se esagera e qualche cambio di rotta è davvero troppo ostentato vedi uno a caso : Jamie Lannister. Certamente sa creare ambientazioni suggestive , sa muovere le pedine , sa far vivere i personaggi a tre dimensioni , per esempio Brienne pare un fiore di rara bruttezza ma emana un affascinante bagliore fatto di coraggio e lealtà.
Tyrion cerca di riprendere le redini degli intrighi ma intanto deve acconsentire ad un matrimonio sorprendente, durante il quale il piccolo nano sfodera una grinta da applausi dimostrando di essere un uomo di valore ben più grande della sua statura.
Ayria sembra non trovare pace nel suo tentativo di ricongiungersi alla famiglia mentre Robb è invitato dai Frey al matrimonio dello zio Edmure perché possa fare ammenda dello sgarbo inflitto agli stessi quando ha sposato una fanciulla diversa da quella che era la sua promessa sposa.
Aumentano considerevolmente i personaggi che mi risultano antipatici, in un mondo pieno di sangue, violenza, tradimenti, sesso, poi ancora sesso e se c'è tempo un po' ancora di sesso e una sciabolata per concludere in bellezza...bene non deve essere difficile , poi magari si va a tradire qualcuno per sfogare la tensione...
La trama ha dei sussulti improvvisi e un finale devastante che non rivelo ma che mi ha lasciato talmente l'amaro in bocca da farmi meditare seriamente l'addio.
Questo perché ho una sensazione brutta : Martin non ama i suoi personaggi, solo un sadico può infierire così e quando in una saga di queste dimensioni , a nemmeno metà dell'opera, così tanti personaggi importanti si sono posizionati a "guardare le margherite dalla parte delle radici" senza alcuna passione per il giardinaggio...beh viene il dubbio che il buon Martin sia un furbetto non da poco.
Lui si trova alla grande nel suo immenso mondo e ci campa cent'anni , in tutti i sensi, tirandola per le lunghe.
D'altra parte se uno si è "affezionato" ai personaggi il merito è dell'autore.
Il finale de I fiumi della guerra ci lascia ad un punto di svolta importante con tante matasse ancora lontane dall'essere dipanate, gli eventi dovranno necessariamente alla fine convergere , ma sembrano ancora tante linee parallele dove Martin all'improvviso con un colpo da maestro (o da furbastro) , sposta la direzione di alcuni eventi e li fa precipitare.
Difficile giudicare questo romanzo, è al tempo stesso il migliore dei sei e quello più deludente .
Mi lascia davanti ad un baratro, salto e proseguo o ringrazio e faccio fagotto tornando ad altre letture ?

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I fiumi della guerra. Le cronache del ghiaccio e del fuoco 2012-04-19 21:26:09 patty81
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patty81 Opinione inserita da patty81    19 Aprile, 2012
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Storm of Swords-parte 2

Questo è sicuramente il centro nevralgico di questo terzo tomo delle cronache...e si entra nel vivo della storia in un crescendo di colpi di scena degni di un'opera lirica.
I Guardiani della Notte sono stati sbaragliati e decimati dagli Estranei oltre la Barriera,mentre Jon è ancora infiltrato tra i bruti di Mance Rider che invece voglio oltrepassare l'ultimo limite per scendere al sud...
La piccola Arya,fuggita dalla fortezza inespugnabile di Harrenal si ritrova ancora una volta prigioniera, stavolta della Fratellanza senza vessilli di lord Beric,banda di fuorilegge capeggiata da Beric,più volte dichiarato morto, e da Thoros di Myr,il prete rosso..
Sansa ,prigioniera ad approdo del Re, come una pedina della scacchiera, viene data in sposa al Folletto per delle macchinazioni politiche evidenti.
Robb re dell'inverno,ha ceduto alla lusinghe della carne sposando di nascosto la bella Jeyne westerling,infrangendo così la promessa fatta al veccho Frey di sposare una delle sue figlie.. e si sa, Lord Frey è molto vendicativo..
Entra in gioco anche la voce dello Sterminatore di re,che viene scortato dalla vergine guerriera Brienne per essere scambiato con Sansa Stark..ma i Guitti Sanguinari di Vargo Hoat sono in agguato. Un personaggio completamente diverso da come gli altri ce lo avevano presentato,ho iniziato a provare addirittura simpatia per lui,che durante il lungo viaggio con Brienne,ha svelato un'umanità che mai avrei immaginato.
Molto interessanti ai fini dell'intreccio della storia sono i vari flashback e le visioni del passato che vengono sparsi non a caso durante la narrazione...veniamo così a sapere che Lo sterminatore ha rotto un giuramento con coscienza e ragione, e che l'odio di Cersei verso Stark e Robert ha le radici che affondano nel cuore di una giovane principessa..
Zio martin sta creando un mondo parallelodove lui tiene i fili dei suoi burattini facendoli danzare in maniera macabra e fatalista, il tutto con aggiunta di passioni, vendette, sesso, sangue e chi più ne ha più ne metta.
Lo adoro, iinimitabile.

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le cronache le cronache le cronache
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I fiumi della guerra. Le cronache del ghiaccio e del fuoco 2012-03-23 07:48:28 Mephixto
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Mephixto Opinione inserita da Mephixto    23 Marzo, 2012
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Si è giunti ormai nel vivo della scontro dei cinque re, emozioni forti in questo romanzo, anzi fortissime, ho decisamente bruciato le pagine. Martin dipinge un affresco fantasy di tutto rispetto, i colpi di scena non mancano mai e in questa parte è un vero fuori uno sotto un altro.
Devo dire che avendo avuto la "fortuna" di leggerli tutti in sequenza e questo non ha permesso che patissi l'attesa, mi sono goduto questo continuo evolversi di avvenimenti che ruotano attorno ai sette regni, e non solo, tutto d'un fiato e mi sono ritrovato a ricredermi anche su molti personaggi.
Dato che è la parte centrale di un romanzo più grande è difficile dare un parere esclusivamente su ciò che viene narrato (anche se per me e veramente ricco ricco di fatti), ma i contenuti posso dire che sono imperdibili, sono passato dal primo volume di questo terzo libro al secondo volume senza nemmeno accorgermene. Sono rimasto colpito dalla costanza del autore nella narrazione e nella capacità di descrivere luoghi,fatti, cose, e persone.
Più leggo Martin e più non posso fare a meno di dire a me stesso che è veramente un grande scrittore fantasy. Ormai sono in overdose. invischiato in queste vicende che soddisfano tutti i gusti.Fanta politica, guerra, magia, spionaggio.
Probabilmente qualcuno ha storto il naso sostenendo che sta allungando il brodo, ma io invece per ora ritengo sia proprio questa ricerca del particolare, questo descrivere in dettaglio gli avvenimenti le introspettive.
L'unico difetto che ho riscontrato personalmente è anche il suo pregio più grande, è la vastità degli argomenti trattati, e l'innumerevole susseguirsi di avvenimenti grandi e piccoli che sono coerenti, interessanti, ma troppi per essere ricordati tutti, ma qui Martin ci viene in aiuto inserendo spesso dialoghi che sanno un po di "riassunto delle puntate precedenti" ma sono convinto che non potrebbe fare altrimenti.
Adesso non resta che leggere "il portale delle tenebre"

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Fantasy/Le cronache del ghiaccio e del fuoco
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