Forever
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Cole e Isabel Forever
Mi è piaciuto un sacco!!!!
Innanzitutto perchè non è la solita storia di licantropi ma finalmente vediamo personaggi buoni e cattivi indipendentemente dall'aspetto: sarebbe stato troppo facile, visto che è narrato dal punto di vista dei licantropi o comunque loro amici, far fare ai lupi la figura dei buoni e ai "completamente" umani quella dei cattivi e invece sono abilmente mischiati e si intuisce come la bontà dipenda dal carattere della persona e non dalla razza di appartenenza.
Dopodichè posso dire che adoro letteralmente i due personaggi secondari (che poi tanto secondari non sono) Isabel e Cole e sono quelli che dopo Shiver (che mi aveva molto delusa) danno verve ai due libri successivi: schietti, diretti, realisti, arroganti (come sono molto spesso gli adolescenti). Anche Sam e Grace sono ben caratterizzati, come Cole e Isabel, però non riesco a immedesimarci quindi non mi piacciono molto, senza considerare che sono un po' troppo sdolcinati (Sam soprattutto).
Grazie alla perfetta caratterizzazione dei personaggi e allo stile quasi poetico dell'autrice il libro quasi non ti accorgi di leggerlo tanto lo divori però ha anche le sue note dolenti: la trama innanzitutto. Non succede praticamente niente per tutto le trecento pagine! Gli unici guizzi sono nel finale che peraltro è troppo semplicistico.
Una nota positiva del finale però c'è: non è il classico E vissero felici e contenti che mi manda in bestia! Diciamo che è un finale sospeso che il lettore può completare a suo piacimento e questi finali per me sono i migliori!
Riassumendo: bel libro con una trama un po' fiacca che però merita di essere letto per i bellissimi personaggi delineati.
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Lascia il tempo che trova
Ultimo della trilogia. Sicuramente carino e scorrevole, ma niente di che, se non per la presenza dei lupi (che personalemte adoro). Il primo libro era semplice, il secondo solo una scusa per scrivere il terzo e questo un modo per far tornare tutto. Peccato che questo "tutto" è risolto alla bell'è meglio, trovando la soluzione nel giro di 2 giorni, dopo che i protagonisti fanno passare settimane nell'inerzia.
Anche i personaggi, già descritti in modo superficiale nel primo libro, rimangono privi di spessore. Grace concreta, Sam indeciso e sensibile, Cole figo e geniale e Isabel bella e brusca e questo non per essere sintetici, non si può dire di più. Ovviamente Cole, introdotto nel secondo libro era il genio che mancava a questo gruppo di adolescenti (già troppo indipendenti per la loro età) per risolvere tutto il mistero.
Va bene che è un fantasy, ma nessuno di questi ragazzi ha alle spalle una famiglia normale, quindi è davvero dificile immedesimarsi in uno di loro.
Lettura estiva leggera e senza pretese.
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E' ora di trovare altre parole inesplorate
Se raccontassi per sommi capi la storia dei lupi di Mercy Falls sembrerebbe poco più di una favoletta per bambini, o un Twilight di ancor più infima categoria: uomini che dopo esser stati morsi diventano lupi, ritrasformandosi poi con l’arrivo del caldo per periodi sempre più brevi. Finché restano lupi. E si innamorano. E soffrono. E sono felici. E amano la musica, e Rilke.
E sono buoni, cattivi, umani. Anche da lupi. Anzi, da lupi no, ma è troppo lungo da spiegare.
Eppure questa saga ha un dono: coinvolge, è deliziosamente romantica è vera, nonostante il tema trattato spinga a considerarla solo un’astrazione. E’ una storia vivida, di amore ed amicizia. Di riscatto, di lotta per crescere nonostante tutto.
Sì, ci sono i licantropi, ma i libri della Meyer, nonostante l’eco altisonante delle copie vendute, non possono essere paragonati a Sam e Grace.
Mi spiace solo sia tutto finito.