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Ringil Eskiath, l'eroe dal volto deturpato che brandisce l'Amica dei Corvi forgiata dai Kiriath, è in fuga dal passato e da una famiglia che lo ha rinnegato, dai mercanti di schiavi di Trelayne che lo vogliono morto e, a quanto pare, anche dagli oscuri dèi che cospirano in modi sempre più misteriosi. Esiliato dalla sua dimora nel Nord, Ringil ha un solo luogo in cui vagare liberamente: Yhelteth, cuore dell'Impero del Sud, dove forse troverà asilo presso una vecchia compagna d'armi, la mezzosangue kiriath Archeth Indamaninarmal, alta consigliera dell'Imperatore Jhiral Khimran II. Ma anche Archeth ha i suoi guai, così come Egar Rovina del Drago, suo ospite e guardia del corpo, un tempo nomade della steppa. Ben lungi dall'ottenere il riposo tanto agognato, Ringil si ritroverà invece legato a discutibili giuramenti, inaffidabili quasi come quelli di un tempo. Le vecchie rivalità si ridestano, l'antico ordine è marcio fino alle radici e sul punto di crollare. Intanto, all'oscuro di tutti, qualcuno trama per dare alle fiamme Yhelteth...



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Esclusi 2013-10-04 08:12:01 Amarilli73
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Amarilli73 Opinione inserita da Amarilli73    04 Ottobre, 2013
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Non è davvero una terra di eroi

Dopo la prima apparente vittoria sugli Aldrain, ritornati dai Luoghi Grigi per riprendere il loro antico possesso sul mondo umano, i tre amici e compagni di spada si sono nuovamente divisi: Ringil, già eroe contro il Popolo delle Squame, è ora solo un ex rampollo nobile in fuga dai cacciatori di taglie, dopo aver messo a repentaglio il legale commercio degli schiavi; Archeth, l’ultima discendente dei Kiriath continua a doversi destreggiare tra i capricci del giovane imperatore, i malumori dei cortigiani, e continui complotti e tradimenti sanguinari; e Egar, già nomade della steppa e Rovina del Drago, si è messo nei guai a Yhetelth ed è inseguito un po’ da tutti, oltre ad essere a conoscenza di un terribile segreto che lega la Cittadella e i terribili Aldrain.

Come sempre, Morgan passa da toni cupi e dolenti, ma pieni di poesia, a improvvisi avvitamenti di ritmo che ti fanno sobbalzare e ti sorprendono per certe descrizioni improvvise e ugualmente struggenti.
Il suo è un mondo brutale, costellato di mostri e presenze oscure, ma dove anche gli uomini, quanto a malvagità, non sono da meno: gli stupri, gli sgozzamenti e le torture sono all’ordine del giorno e pure gli dei che dovrebbero vegliare sono altrettanto dispotici, maligni e vendicativi. E a Yhelteth, il cuore dell’impero sprofonda inarrestabile in un’oscurità brunita, mentre una stanca rassegnazione alla morte e alla violenza permane costante sullo sfondo.

Anche se tutti e tre gli amici sono personaggi a tutto tondo, ciascuno con le sue (molte) fragilità e debolezze, il mio preferito continua a restare Ringil Eskiath, per questo suo cinismo interiore che lo spinge ad essere un guerriero anche se forse è l’ultima cosa che vorrebbe, e per questa sua durezza acquisita che, nonostante tutto, non gli lascia spazio per la pietà, i sentimentalismi e tutto ciò che si è lasciato indietro. Per dirlo esattamente con le parole dell’imperatore: “un arrogante stronzo del Nord, che tira avanti con delle vecchie storie di guerra, l’inclinazione alla violenza e alcune conoscenze di famiglia. Ma è così, mi piacete. Che ci posso fare?”

Secondo capitolo intenso, violento e forse ancora più bello del primo. E se quello terminava con un finale crudele e disilluso, questo ti lascia con la frustrazione di sapere quanto è davvero vicina la minaccia per l’impero annunciata dai Timonieri.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
La serie A LAND FIT FOR HEROES:
1)The Steel Remains
2) The Cold Commands
3) The Dark Defils (ancora inedita – prevista per Aprile 2014)
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