Bloodrose
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Finita la trilogia ma c'è lo spin off/sequel
Bloodrose è l'ultimo volume della serie paranormale per adolescenti Nightshade ma a quanto pare ci sarà una serie spin-off/sequel e il primo volume s'intitolerà Snakeroot (in uscita a fine anno) nel quale ritroveremo il malvagio Bosque Mar che cerca di scappare dal luogo in cui è stato rinchiuso e per farlo cercherà di servirsi di Adne e Logan (personaggi secondari della serie principale). I tre volumi sono strettamente collegati pertanto è consigliabile leggerli nel loro ordine di pubblicazione per avere chiara la storia (inoltre l'autrice tende a dare quasi tutto per scontato).
Le vicende sono raccontate prima persona da Calla (unico punto di vista), la giovane lupa alfa che da una parte deve decidere chi tra Shay e Ren sarà il suo compagno mentre dall'altra deve aiutare Shay a sigillare il potente Bosque Mar.
Ammetto che l'indecisione di Calla tra i due maschi può risultare davvero irritante e la soluzione escogitata dall'autrice per la scelta decisiva mi è parsa troppo veloce (secondo me ha optato per la scelta più semplice perché non sapeva più come venirne fuori).
Però bisogna ammettere che anche quest'ultimo volume mi è piaciuto anche se il finale è davvero inaspettato e particolare (non mi ha deluso).
E' un romanzo fatto soprattutto d'avventura e azione mentre il risvolto romantico (non riguarderà solo i personaggi principiali) seppur presente passa leggermente in secondo piano.
Lo stile dell'autrice resta scorrevole, con un buon ritmo, trama lineare con qualche colpo di scena, molti dialoghi e belle ambientazioni.
Da apprezzare la dovizia e l'originalità nella costruzione del mondo immaginario e della mitologia.
Se cercate qualcosa di leggero e inusuale potrebbe proprio fare al caso vostro.
Indicazioni utili
Bloodrose – Andrea Cremer
Ultimo libro della trilogia Nightshade. Le vicende riprendono da dove erano state interrotte e sempre narrate dal punto di vista di Calla (ad eccezione dell’ultimo capitolo, in terza persona). Considerato tutto ciò che doveva accadere, non mi sarebbe dispiaciuto se la Cremer avesse allungato un po’ la trama. Forse un altro libro era eccessivo, ma le vicende sono descritte molto velocemente, tant’è che ci ritroviamo alla battaglia finale in men che non si dica. Andando avanti nella lettura pensavo “Come possono accadere così tante cose in così poche pagine?”. Insomma, la scrittrice avrebbe potuto approfondire e rendere più plausibili gli eventi.
La squadra composta da Cercatori e Guardiani va alla ricerca dei pezzi mancanti della Croce Primordiale in giro per il mondo, spostandosi con i portali di Adne per accelerare le cose.
Il conflitto tra Ren e Shay si intensifica dopo che il primo si aggrega al gruppo (accettando tutte le verità più o meno nell’arco di un giorno e senza problemi …), tanto che Calla si ritroverà a dover imporre una tregua (scegliere uno dei due dopo la fine della battaglia) per farli collaborare.
L’originalità non manca, seppur dopo il ritrovamento di altri due pezzi delle spade, il luogo in cui si trova il quarto è abbastanza prevedibile.
La battaglia alla villa di Rowan ricorda un po’ (tanto) la terza prova del calice di fuoco di Harry Potter, ma il finale a sorpresa è sconvolgente. Mi ha deluso la risoluzione al triangolo amoroso … speravo si trovasse un escamotage migliore per il contendente sfortunato.
In conclusione, dopo aver lodato e apprezzato appieno i primi due romanzi, mi aspettavo un po’ di più da quello finale.