Narrativa straniera Fantasy Assedio e tempesta. Grishaverse
 

Assedio e tempesta. Grishaverse Assedio e tempesta. Grishaverse

Assedio e tempesta. Grishaverse

Letteratura straniera

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"Non sarà sempre così" dissi a me stessa. "Più tempo passerai da libera, più diventerà facile." Un giorno mi sarei svegliata da un sonno senza incubi, avrei camminato per strada senza timore. Fino a quel momento, mi tenevo stretta il mio pugnale sottile, desiderando sentire il peso sicuro dell'acciaio Grisha nella mano. Ricercata per tutto il Mare Vero, perseguitata dal senso di colpa per le vite spezzate a causa sua nella Faglia d'Ombra, Alina, la potente Evocaluce, sta cercando di ricostruirsi una vita con Mal in una terra dove nessuno è a conoscenza della sua vera identità. Tuttavia, questo dovrebbe averlo imparato, non si può sfuggire al proprio passato. Né, soprattutto, ci si può sottrarre per sempre al proprio destino. L'Oscuro infatti, che non solo è sopravvissuto alla Faglia d'Ombra ma ha acquisito anche un terrificante nuovo potere, è più determinato che mai a reclamare per sé il controllo della Grisha ribelle e a usarla per impossessarsi del trono di Ravka. Non sapendo a chi altri rivolgersi, Alina accetta l'aiuto di un alleato imprevedibile. Insieme a lui e a Mal combatterà per difendere il suo paese che, in balia della Faglia d'Ombra, di un re debole e di tiranni rapaci, sta andando rapidamente in pezzi. Per riuscirci, però, l'Evocaluce dovrà scegliere tra l'esercizio del potere e l'amore che pensava sarebbe stato sempre il suo porto sicuro. Solo lei infatti può affrontare l'imminente tempesta che sta per abbattersi su Ravka e nessuna vittoria può essere guadagnata senza sacrificio. Finché l'Oscuro vivrà – questo Alina lo sa bene – non esisterà libertà per il suo paese. Né per lei. Forse, dopo tanti tentennamenti, è infine giunto il momento di smettere di scappare e di avere paura. Costi quel che costi.



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Assedio e tempesta. Grishaverse 2021-08-28 08:13:03 Cathy
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Cathy Opinione inserita da Cathy    28 Agosto, 2021
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Il peso delle ali

Alina è fuggita da Ravka, al di là del Mare Vero. Insieme a lei c’è Mal, l'amico del quale è innamorata da quando era bambina, e al collo porta l'amplificatore realizzato con le ossa del cervo che l'Oscuro l'ha costretta a indossare e di cui non può liberarsi. Nascosta nell'ombra, senza più utilizzare il suo potere, con una nuova identità e una vita che ha troncato quasi ogni legame con il passato, spera di sottrarsi all'Oscuro e al suo piano di dominio del mondo. Eppure Alina non ha portato con sé, nella fuga, soltanto Mal e la collana del cervo. Quel passato che cerca a ogni costo di lasciarsi alle spalle ha tracciato dentro di lei un segno difficile da cancellare e inciso nel profondo, a un livello che neppure il fedele Mal può raggiungere e capire. Fino a quel punto, a vedere così in profondità dentro Alina, è arrivato soltanto l'Oscuro, l'unica persona al mondo che possa capire lei, il suo potere, la brama di luce che la tormenta, e al tempo stesso, paradossalmente, colui dal quale Alina deve fuggire se vuole restare libera e non lasciarsi soggiogare.
Ma forse Alina libera non lo è stata mai e mai più potrà esserlo, soprattutto da quando ha scoperto cosa il suo potere è in grado di fare e ha sentito nascere dentro di sé un bisogno crescente e spaventoso di averne sempre di più. Forse, senza nemmeno rendersene conto, ha già imboccato una strada dalla quale non si torna indietro, quella più difficile di tutte: non la fuga, ma tornare indietro e affrontare il destino. «L'uccello avverte il peso delle sue ali?», le ha chiesto una volta Baghra in sogno. Costretta ad addossarsi la responsabilità della salvezza di Ravka, a compiere scelte difficili, addirittura a trasformarsi in qualcosa che non desidera diventare né riesce a comprendere, Alina avverte ormai tutto il peso delle ali che il suo potere le ha dato.
Di solito i secondi volumi delle trilogie soffrono di una specie di "maledizione": spesso infatti sono una preparazione al gran finale, uno step intermedio tra l'inizio dell'avventura, nel primo libro, e l'attesa conclusione, nel terzo, e quindi il loro contenuto non riesce a essere esaltante. "Assedio e tempesta" non fa eccezione a questa regola o almeno non del tutto. Gli eventi davvero significativi per lo sviluppo della trama si concentrano nella parte iniziale e in quella finale, mentre la parte centrale è dedicata per lo più alla preparazione dello scontro con l'Oscuro e allo sviluppo di personaggi e relazioni. Questo penalizza il romanzo o rende la lettura meno piacevole? Assolutamente no e la differenza rispetto ad altre trilogie sta tutta qui. Punto di forza di "Assedio e tempesta", come già del primo libro, è la scrittura della Bardugo, che riesce a essere coinvolgente, evocativa, curata e descrittiva, ma al tempo stesso essenziale, pulita e concisa, senza mai perdersi in chiacchiere superflue o ghirigori stilistici. Quello che si racconta non è tanto importante quando lo si sta raccontando bene.
Anche il contenuto, però, non è affatto superfluo come potrebbe sembrare: nei capitoli centrali del volume si assiste a un approfondimento dei personaggi già noti, come Alina e Mal, e si va alla (meravigliosa) scoperta di quelli nuovi. Uno degli aspetti più vincenti della scrittura della Bardugo è che i personaggi sono così ben costruiti e ricchi di sfaccettature che non si può prendersela comoda nel giudicarli. Succede sempre qualcosa, a un certo punto, che spinge a ribaltare o comunque modificare la propria opinione su di loro, basti pensare alle scelte di Genia, al cambiamento di Zoya o a quello lentissimo, quasi impercettibile e al tempo stesso evidente, di Alina, che subisce sempre più il fascino pericoloso del potere.
Le riflessioni più significative riguardano forse il personaggio di Mal. Lui è un ragazzo come tanti, un orfano terrorizzato alla prospettiva di perdere la sua migliore amica, l'unica persona alla quale sia mai stato legato. Impara a "vederla davvero" solo quando gli viene portata via per trasformarsi in qualcosa che lui non capisce e che lo spaventa, scopre di provare un sentimento che gli era sempre rimasto celato e nel nome di questo sentimento sfida se stesso, le sue paure e i suoi limiti per restare al suo fianco. Ama Alina, ma non riesce ad accettare fino in fondo cosa è diventata. Darebbe la vita per lei, ma la teme. Vuole lasciarla libera, ma non vuole perderla. Ha paura che Alina sia troppo per stare con un semplice soldato, ma nel profondo vorrebbe che tornasse la ragazzina che aveva sempre bisogno di lui. Mal è una mescolanza perfetta di positivo e negativo e proprio questo lo rende uno dei personaggi più complessi, interessanti e soprattutto umani della saga.

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Assedio e tempesta. Grishaverse 2021-08-24 21:55:52 Lady Aileen
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Lady Aileen Opinione inserita da Lady Aileen    24 Agosto, 2021
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Carino

Assedio e tempesta è il secondo volume della trilogia fantasy per adolescenti ambientata nel mondo del Grishaverse. Un mondo ispirato alla Russia Zarista ma popolato da umani e i Grisha, persone dotate della capacità di manipolare gli elementi. Ho deciso di leggere in base alla pubblicazione straniera perché lo trovavo più corretto.
Ma torniamo a questo volume. Le vicende sono narrate ancora una volta in prima persona dal punto di vista di Alina (tranne il Prologo in terza ma ancora non ne capisco il motivo) e iniziano poco dopo la fine del volume precedente. Alina e Mal si nascondono mentre cercando di racimolare abbastanza denaro per allontanarsi il più possibile dal pericolo. Peccato che la loro fuga durerà poco...
Trattandosi di un libro per ragazzi è piacevole nella sua semplicità, per un adulto abituato a leggere fantasy probabilmente noterà alcuni difetti ma nonostante tutto è sicuramente un libro che intrattiene.
Rispetto al primo, è un tantino sottotono ma non perché manca la presenza dell’Oscuro (che sembra molto apprezzato dagli altri lettori) ma proprio a livello d’azione. Togliendo le pagine iniziali e quelle finali, le centrali si concentrano sugli addestramenti, piani d'attacco, Mal che non riesce ad accettare la nuova Alina e Alina che impara a essere un buon leader.
Resta comunque una lettura scorrevole e piacevole anche grazie all’introduzione del personaggio di Nikolai che con la sua ironia alleggerisce un po' l'atmosfera tetra.
Continuo a non essere super entusiasta del risvolto romantico (Alina starebbe meglio da sola) ma voglio sicuramente scoprire cosa accadrà nell'ultimo volume.
Ho ascoltato l'audibook su Audible, spero di trovare non solo il terzo ma anche la duologia di Sei di Corvi.

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Assedio e tempesta. Grishaverse 2021-04-28 08:18:37 La Lettrice Raffinata
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La Lettrice Raffinata Opinione inserita da La Lettrice Raffinata    28 Aprile, 2021
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Caccia ai Pokemon leggendari di Ravka

In "Siege and Storm", secondo capitolo della Grisha Trilogy di Leigh Bardugo, ritroviamo Alina e Mal in fuga dal Darkling dopo la disastrosa espansione della Shadow Fold; fuga di breve durata perché il Darkling riesce a catturarli nell'arco di poche pagine, per poi caricarli sulla nave corsara che sarà l'ambientazione principale della prima parte del romanzo, mentre il resto della storia vedrà i nostri protagonisti di nuovo a Ravka, prima per un tour elettorale e poi per un assedio pianificato talmente bene da colpirsi da solo.
Rispetto a "Shadow and Bone", questo volume ha uno sviluppo più avventuroso ed un ritmo maggiormente efficacie, peccato che la quasi totalità delle svolte di trama siano ad opera di deux ex machina, in particolare del prediletto dell'autrice Sturmhond che, come tutti i personaggi ad esclusione della povera protagonista, è bello in modo assurdo e brillante in ogni attività in cui si cimenta. Credo sia superfluo puntualizzare che l'ho detestato.
In questo secondo libro, ho apprezzato maggiormente Alina e trovo la sua evoluzione credibile, seppur un po' troppo repentina; ottime anche le interazioni con gli altri personaggi, in particolare con Mal: la loro relazione diventa qui più complessa e realistica. Mi hanno invece annoiata i dialoghi vuoti che hanno il solo scopo di inserire frasi sagaci e quotabili, belle se prese da sole ma troppo forzate nel contesto della storia. Boccio anche la confusione che si crea attorno ai poteri dei Corporalki (perché adesso gli Heartrenders possono anche curare e praticare la magia dei Tailor?) e l'assenza di un minimo di glossario per i tanti termini inventati dalla Bardugo o le parole in pseudo-russo.
Al termine del volume, oltre al classico Q&A con l'autrice, è presente anche la novella "The Tailor" incentrata su Genya Safin ossia il mio personaggio preferito: nel complesso è un racconto gradevole, utile sia per inquadrare meglio il personaggio sia per comprendere alcuni retroscena della storia che la narrazione in prima persona non permette di cogliere; diciamo che l'autrice si è fatta perdonare per la presenza limitata di Genya in questo libro.


NB: Libro letto in lingua originale

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