Anche i diavoli piangono
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Dalle nubi dell’Olimpo alle luci di Las Vegas
Dodicesimo capitolo delle avventure dei Cacciatori oscuri. Nonostante mi fossi ripromessa di rispettare rigorosamente l’ordine logico della saga, nella sfibrante attesa del settimo libro, mi sono lasciata attrarre dal richiamo di questo, che in Italia è stato invece pubblicato prima.
A parte il disorientamento iniziale dato da opinabili scelte di traduzione (per cui i miei amati Dark Hunters /Cacciatori Oscuri qui sono diventati degli improbabili Cavalieri delle Tenebre), la Kenyon tiene sempre alto il ritmo. Forse questa volta si è concessa un po’ troppe licenze, mischiando confusamente il mondo della mitologia greca alle creature del fantasy moderno, ma il risultato è abbastanza accettabile.
Si va dal protagonista Sin, antico e decaduto dio sumero della fertilità (!) che per sopravvivere gestisce un casinò a Las Vegas, tenendo alle dipendenze demoni e vampiri come croupier e buttafuori (eh, tanto lì non arriva mai la luce del sole), alle più note divinità dell’Olimpo classico che si fanno i dispetti e vivono di gossip (ad esempio, sugli amorazzi di Era con i modelli di New York), fino alla solita banda di Acheron (che, per inciso, qui avrà delle gran belle sorprese a livello molto personale….) in lotta contro i demoni Gallu e i terribili Dimme.
Mah… finora è stato il meno avvincente. Secondo me, il motivo principale è che, in tutta questa girandola di nuovi personaggi e di richiami mitologici (da Atlantide al Tartaro, le nostre reminiscenze liceali sono messe davvero a dura prova) la storia d’amore tra Sin e Kat finisce troppo in secondo piano.
Ed è proprio un peccato perché quando la Kenyon va in modalità romantica ti tocca il cuore.
Solo un esempio? Leggere per credere le pagine dedicate ai crucci d’amore di Sin, una volta supereroe fieramente single, e ridotto dopo il gran bisticcio ad uno straccetto, che si strugge e si dispera, con il vecchio pigiamone rosa (pure di flanella) di lei sotto il cuscino….Alla fine anche questi immortali oscuri sono così teneri che li rompi con un grissino.
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Anche i diavoli piangono?
Se siete appassionati di mitologia e vorreste leggere una storia che mischia in modo leggero e spassoso personaggi mitologici, romance e una personale visione del tema allora questo romanzo fa per voi. Ci sono creature di tutti i tipi dei, demoni, vampiri (tranne gli esseri umani). Anche i diavoli piangono fa parte della serie "Dark Hunter" (undicesimo libro). Nonostante ciò non ho trovato difficile seguire la storia anche perché c'è un finale per quel che riguarda la storia d'amore invece per la lotta contro il "malvagio" di turno non è così. Per quel che riguarda la descrizione dei personaggi fisicamente sono belli, sexy e affascinanti ma spesso hanno dei comportamenti alquanto adolescenziali. La trama è coinvolgente, lo stile è scorrevole, la giusta dose d'azione e l'ironia che traspare nei dialoghi rendono il libro piacevole da leggere. Il linguaggio è abbastanza scurrile ma niente che offenda la morale. Una lettura che non annoia e ne sono rimasta abbastanza soddisfatta.