Alto, moro e affamato
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Bastien, il fratello dedito al benessere e agli affari di famiglia, da tempo ha smesso di provare interesse per qualcosa che non sia il suo lavoro. Ma tutto questo cambia con l'arrivo di Terri, venuta dall'Inghilterra per dare una mano a organizzare il matrimonio della cugina Kate. Tutto d'un tratto è come se questa donna riportasse il sole nell'oscurità, risvegliando in lui il gusto, la voglia, il piacere di provare ogni cosa nuova. Ne scaturisce una commedia piena di situazioni divertenti, a tratti assurde, che coinvolgono Bastien, Terri, il collega di Kate, Chris, che sembra essere stato preso di mira da una buona dose di sfortuna, il cugino Vincent, tutti impegnati a far sì che la cerimonia di matrimonio di Kate e Lucern non si traduca in un immane disastro.
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Una dolce storia d'amore
Con Alto, moro e affamato siamo arrivati al quarto volume della serie per adulti dedicata alla famiglia Argeneau, vampiri con un origine davvero singolare (avete mai sentito parlare dei nanociti?) ma con le classiche caratteristiche che conosciamo ormai tutti.
I libri possono essere letti anche singolarmente ma per una conoscenza migliore della storia familiare sarà meglio dare un'occhiata anche agli altri volumi, inoltre sono letture leggere e spassose.
In questo volume i protagonisti (gli unici punti di vista) sono Bastien fratello di Lucern (protagonista del libro Bianco, celibe e vampiro) e Kate (cugina della futura moglie di Lucern). Due protagonisti che possono ispirare solo simpatia: Lui è uno stacanovista dal quale dipende la fortuna della famiglia Argeneau ma è anche tanto dolce (ha sofferto tanto quando la donna della quale era innamorato non ha accettato la sua natura di vampiro) e disponibile.
Anche Kate è un tipo amabile ma ha subito una grave perdita che le impedisce di legarsi di nuovo sentimentalmente a qualcuno. Al centro la lotta interiore dei due protagonisti che cercano in tutti i modi di combattere i loro sentimenti per paura di soffrire ancora.
Per ora è il libro che mi è piaciuto di più, anche se, bisogna ammettere che alcune situazioni sono davvero assurde (vedi il povero Chris) ma resta comunque una storia divertente (non da sganasciarsi dal ridere nel mio caso).
Grazie allo stile scorrevole e frizzante, la storia si legge tutta d'un fiato senza mai annoiarsi.
Per chi è stanco di letture troppo impegnative, può prendersi una pausa leggendo questo libro.