Soulless Soulless

Soulless

Letteratura straniera

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La trama e le recensioni di Soulless, romanzo di Gail Carriger edito da Baldini Castoldi Dalai. Nella Londra di fine Ottocento, uomini, vampiri e licantropi hanno imparato a convivere, ma questo non rende più facile la vita alla giovane Alexia Tarabotti. Infatti non ha un’anima (un bello svantaggio per una zitella in cerca di marito); suo padre è morto e, per aggiungere sfortuna alla sfortuna, era pure di origine italiana! Quando un vampiro l’aggredisce e lei lo uccide con il suo inseparabile parasole, le cose sembrano precipitare: la regina Vittoria in persona manda l’inquietante Lord Maccon (un lupo mannaro volgare e trasandato) a svolgere le indagini. Ma c’è dell’altro: la popolazione di vampiri di Londra inizia a essere misteriosamente decimata, e tutti sembrano ritenere Alexia colpevole. Chi vuole incastrarla? Riuscirà la ragazza a sfruttare a proprio vantaggio l’invulnerabilità ai poteri soprannaturali derivante dalla sua condizione di soulless, cioè di senz’anima? O i suoi guai non sono ancora finiti? Fondendo letteratura vittoriana, gotica e steampunk, Gail Carriger ha dato vita a un romanzo sempre in bilico tra ironia e suspense, ambientato in una Londra che non è mai stata così divertente e dove, nonostante tutto, è immancabile l’appuntamento per il tè delle cinque. «Il vampiro cercò di avvicinarsi a lei, muovendosi tra le ombre della biblioteca. Ma appena la sfiorò accadde qualcosa che gli impedì di continuare nel suo sinistro intento: stupito e vagamente imbarazzato, si cercò con la lingua i canini, che gli erano inspiegabilmente scomparsi, mentre in sottofondo udiva le note di un quartetto d’archi. Miss Tarabotti invece non ne fu per niente sorpresa: sapeva che, non avendo un’anima, sarebbe sempre riuscita a neutralizzare quelle caratteristiche dei vampiri che altre persone avrebbero descritto come soprannaturali. Quindi si limitò a guardare attentamente il suo aggressore. È vero che gran parte delle persone normali, che vivono alla luce del sole, non avrebbero esitato a definirla “una tipica zitella inglese, e per giunta moralista”, ma possibile che a quell’essere non fosse neanche venuto in mente di leggere l’elenco degli anomali di Londra e zone limitrofe, vademecum ufficiale dei vampiri?»

Gail Carriger ha esordito con Soulless, primo romanzo con protagonista Alexia Tarabotti, inserito da «Publishers Weekly» nella lista dei migliori libri del 2009. Un successo consolidato dal secondo e dal terzo volume della serie, Changeless e Blameless, di prossima pubblicazione per Dalai editore.



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Soulless 2012-02-17 19:48:08 Foschia75
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Foschia75 Opinione inserita da Foschia75    17 Febbraio, 2012
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Una scoppiettante commedia rococò!

Fino a metà libro ero fortemente scettica al punto che ero convinta che non avrebbe guadagnato più di due stelline e mezzo e..... invece da metà libro in poi si è guadagnato quattro stelline piene! Cosa mi ha colpito di più?
1) La protagonista. Non la solita giovane, perfetta bellezza quasi eterea, ma una zittella di 32 anni (il periodo è quello vittoriano, per cui l'età era considerata avanzata) con un naso un pò importante e una carnagione olivastra (come la mia!!!), con una spiccata propensione a mettersi nei guai ogni 5 minuti, e sempre equipaggiata con un parasole micidiale per chi le sta intorno (insomma un'arma impropria).
2) Il contorno. La descrizione degli ambienti interni ed esterni del tempo sono veramente sublimi, come pure le descrizioni degli abbigliamenti dei personaggi vari, dai più eleganti e austeri, ai più kitsch.
3)Il gioco amoroso. Lei poco appariscente, lui lupo mannaro-barone sexy e affascinante, attratto da donne intelligenti-non per forza belle. Comincia un tira e molla davvero divertente, tra dispetti e sfide all'ultima parola tagliente.....fino a quando la passione non accende il fuoco in entrambi e cominciano così le effusioni più spinte per quel periodo.
4) I cattivi scongiagiochi. Questi non mancano mai in nessuna trama che si rispetti!!! E qui ci sarebbe da dire tante cose, perchè ci sono vampiri, lupi mannari, automi e chi più ne ha più ne metta.
5) Il lieto fine. Bello, piacevole e passionale!!! E qui di più non dico per non rovinare le aspettative.
Una scoppiettante commedia rococò che avrà un seguito, speriamo altrettanto esilarante.

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Soulless 2011-09-15 09:03:06 Sara S.
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Sara S. Opinione inserita da Sara S.    15 Settembre, 2011
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Il protettorato del parasole, vol. 1

Premetto di essere subito rimasta molto attratta dalla mescolanza di generi che compongono questo particolarissimo romanzo. "Soulless" è infatti urban fantasy ambientato nell'800, con quindi alcune caratteristiche del romanzo vittoriano, ma anche del paranormal romance e dello steampunk fantasy, ovvero quel filone della narrativa fantastica che combina la magia con la tecnologia del vapore o l'ingegneria meccanica. Genere quest'ultimo davvero raro, sono infatti pochissimi i libri pubblicati in Italia che possono rientrare nella categoria. Ma non è finita qui... in "Soulless" vi è anche una dose massiccia di umorismo!!!
La protagonista del libro, Alexia Tarabotti, è una eroina sui generis. Formosa, con la pelle olivastra, il naso grosso, di età "avanzata" (ben 26 anni!), con un carattere risoluto e, cosa peggiore di tutte, di origine italiana, è spesso derisa e schernita dalle sorellastre e dal resto della società londinese, che trova le sue caratteristiche fisiche (e non) totalmente inaccettabili per gli standard dell'epoca. Ah... e come se tutte queste disgrazie non bastassero, la povera Alexia è anche... senza anima (da qui il titolo del libro)!!! Preternaturale, è questo il termine che definisce il suo stato di senza anima, del quale però gli umani ne sono completamente all'oscuro. Solo gli esseri soprannaturali che popolano Londra (specialmente vampiri e licantropi) sono a conoscenza di questa particolarità di Alexia, che la rende speciale proprio perché a contatto con uno di loro le qualità soprannaturali spariscono e ritornano umani fin quando il contatto non viene interrotto. E sarà per questo che Alexia finirà, suo malgrado, in un mare di guai...!
"Soulless" è un romanzo di completa evasione, con uno stile di scrittura volutamente ironico e con situazioni al limite del grottesco, che durante la lettura sono riuscite a strapparmi più di un sorriso. Ho amato tantissimo l'ambientazione vittoriana con dovizia di particolari nel descrivere ambienti e abbigliamento e ho trovato interessante il tentativo di imitare il linguaggio ottocentesco dei romanzi di Jane Austen, ma non aspettatevi una padronanza lessicale ai suoi livelli, perché comunque è evidente che il romanzo è del tutto contemporaneo. Il risultato infatti è quello di una parodia ben riuscita della Austen ma è evidente che non può essere scambiato neanche lontanamente per uno di essi. Il nocciolo della storia è rappresentato dal mistero che caccierà Alexia e i suoi amici in pericolosi guai, ma non è particolarmente complesso, perché il punto forte sono proprio le varie scene di vita quotidiana che fanno da sfondo e che si tingeranno di rosa in più occasioni, nelle quali vedremo la "brutta" e zitella Alexia alle prese con il suo primo amore, il barone Lord Maccon, alfa dei lupi mannari della zona. Insieme mi hanno regalato momenti davvero divertenti ed entusiasmanti. E che dire poi dell'eccentrico Lord Akeldama? Un vampiro appassionato di moda rococò; un personaggio esilarante che non mi sarei mai aspettata di trovare in un libro urban fantasy. In definitiva "Soulless" è un libro capace di far divertire, un gustoso diversivo da alternare a letture più impegnative, ed è il primo libro della serie "The parasol protectorate" (il protettorato del parasole) a cui seguiranno i libri "Changeless", "Blameless", "Heartless", "Timeless". Non vedo quindi l'ora di proseguire la lettura delle avventure di Alexia, il prossimo libro qui in Italia è previsto a Novembre 2011.

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Soulless 2011-03-29 14:36:19 Lady Aileen
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Lady Aileen Opinione inserita da Lady Aileen    29 Marzo, 2011
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Da provare!

Soulless è il primo libro di una serie che ha davvero dell'incredibile perché racchiude in sé un romanzo storico con la presenza di creature soprannaturali (vampiri, lupi mannari, fantasmi etc. etc.), mistero, romance e steampunk sconfinando nell'ucronia. L'autrice è riuscita ad amalgamare il tutto con grande destrezza.
La storia, narrata in terza persona, è ambientata in Inghilterra in epoca vittoriana e la protagonista è Alexia Tarabotti, una zitella di origini italiane (l'autrice tende a sottolineare un pò troppo spesso questa sua caratteristica) con la piccola particolarità di essere nata senza anima.
Sarà difficile non provare una forte simpatia per Alexia perché è una donna educata, intelligente, spiritosa, indipendente, sicura di sé, pratica e colta. Fisicamente non rispetta i canoni della tipica bellezza inglese però ha il suo fascino.
Lord Maccon é un lupo mannaro Alfa: rude, ricco, potente, sgorbutico, maleducato ma anche seducente e poco incline a comportarsi come si conviene.
Anche i personaggi secondari hanno qualcosa che non li fa passare inosservati: lo stravagante vampiro Lord Akeldama, il professor Lyall braccio destro di Lord Maccon e Ivy la migliore amica di Alexia con la sua passione sfrenata per i cappellini orrendi (anche in questo caso l'autrice lo menziona spesso).
Il risvolto romantico che apprezzeranno le persone come me, nasce sul tipico sentimento di reciproca antipatia (almeno é quello che pensano i due protagonisti all'inizio) invece si rivela una forte attrazione che potrebbe trasformarsi in qualcosa di più serio e duraturo. Dunque immaginate i continui battibecchi tra i due.
Stranamente la componente sessuale è molto contenuta anche in quello che avrebbe dovuto essere il momento clou tra i due protagonisti viene descritto senza fronzoli (non che la cosa mi dispiaccia). Invece, ho notato la meticolosa attenzione per i cibi, costumi e gli ambienti dell'epoca (non dimentichiamo che l'autrice ha dedicato numerosi anni allo studio della storia).
Per quel che riguarda il mistero da risolvere ha un suo fascino e una particolarità che ti coinvolgono e t'intrigano tanto quanto le vicende personali di Alexia.
La descrizione dell'organizzazione della società vittoriana (rapporto umani e soprannaturale) che ne ha fatto l'autrice, l'ho trovata originale, affascinante e credibile.
Insomma, una lettura piacevole e divertente. Adatto agli amanti di Jane Austen (questo romanzo la ricorda per certi aspetti) ma che apprezzano anche vampiri e Co.

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