Sono il Numero Quattro
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Opinioni inserite: 5
Non è abbastanza...
Esordisco scrivendo che non voglio dare una recensione negativa a questo libro, ma , semplicemente in base ai miei gusti, non mi sento di consigliarlo a chi legge certi “generi” basandosi su determinati parametri.
-Io sono il numero Quattro- è “catalogato” come Fantascienza, e mi è stato suggerito da chi conosce la mia passione per il genere.
Purtroppo ha deluso le mie aspettative.
Io amo leggere una fantascienza che tratta mondi diversi dalla Terra, personaggi con caratteristiche non umane , descritti però in maniera molto complessa.
Il bello della fantascienza credo sia proprio elaborare universi paralleli e immaginare fatti e personaggi fuori dal comune, dal normale.
Sono una grande appassionata del genio di Asimov, di Dan Simmons e ho apprezzato anche un fantasy come le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
Questo libro invece è molto “elementare” , i personaggi descritti hanno un destino abbastanza chiaro, cioè sopravvivere sulla Terra fino a sviluppare i loro Superpoteri e poter così riconquistare il proprio pianeta usurpato, Lorien.
Chiaramente ci sono i cattivi che danno loro la caccia, gli usurpatori Mogadorian.
Fine. L’idea già di partenza non è molto originale.
Tutto il libro , scritto in maniera ripeto molto elementare, alterna manifestazioni di superpoteri abbastanza scontati, fughe continue per scappare dai nemici, e inverosimili scontri in cui i nemici, sempre in enormi quantità, non si capisce bene come, vengono sempre sconfitti dai nostri pochi protagonisti. E ricomincia la fuga.
Ogni tanto vengono introdotti indizi riguardo il “mistero” che avvolge la vita dei protagonisti, ma non vengono approfonditi anzi, con un boato e l’improvvisa comparsa dei nemici, ogni ragionamento su possibili sviluppi o scoperte decade.
Pertanto decade anche la curiosità da parte del lettore di scoprire e sapere di più.
Difficile anche immaginare , ipotizzare, perché la storia in se è molto superficiale.
I personaggi molto, troppo umani,troppo banali per poterli immaginare alieni e misteriosi . Nessuna caratteristica che mi abbia spinto ad amarli o ad odiarli . Troppi gli avvenimenti scontati, banali; eccessivo l’utilizzo del Deus ex machina.
Tutto troppo “terrestre” e poco fantascientifico.
Personalmente, non seguirò il resto della saga, non è, per me, abbastanza stimolante, stupefacente.
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Sono tra noi...
Sono il numero quattro è un discreto romanzo di fantascienza scritto da due autori Jobie Hughes e James Frey con lo pseudomino di Pittacus Lore e pubblicato in Italia nel 2011. Dovrebbe essere il primo di una serie di sei libri, il cui secondo libro “The Power of Six” è appena stato pubblicato in lingua inglese. Il linguaggio è scorrevole e non impegnativo, adatto anche ad un pubblico adolescente. La trama è interessante anche se a tratti prevedibile. Pagina dopo pagina, si seguono le vicende del protagonista John Smith, un alieno ormai adolescente scappato sul pianeta Terra con il suo Cepan Henri, una sorte di tutore che cerca di proteggere e assistere John fino a quando non avrà acquisito dei poteri in grado di trasformarlo da preda in vendicatore. Il protagonista è, come dice il titolo, il numero quattro di nove bambini, braccati da spietati nemici. Bambini legati tra loro da uno speciale incantesimo protettivo: possono essere eliminati solo seguendo un determinato ordine numerico. Il personaggio principale è quello meglio caratterizzato, con i suoi punti di forza, ma anche i suoi dubbi ed incertezze, come un vero adolescente, non quindi la figura classica di un supereroe alieno senza macchia e senza paura. Sono proprio queste sue debolezze che appassionano il lettore e lo portano letteralmente a “divorare” il romanzo in pochi giorni. Non sarà sicuramente una pietra miliare della fantascienza ma comunque mi sento di consigliarne la lettura, sperando che i seguiti siano almeno altrettanto coinvolgenti.
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Non c'è 2 senza 3....e il QUATTRO vien da se!
"Attualmente mi faccio chiamare John Smith, e mi nascondo a Paradise, in Ohio. Credevo di essere al sicuro, ma ho commesso un errore gravissimo: mi sono innamorato di una mia compagna di scuola. E non potevo scegliere un momento peggiore.
Perché loro hanno preso il Numero Uno in Malesia.
Il Numero Due in Inghilterra.
Il Numero Tre in Kenya.
E li hanno uccisi.
Io sono il Numero Quattro.
Io sono il prossimo..."
L'autore del libro, Pittacus Lore, altri non è che il capo degli Antenati, gli anziani che governano il pianeta Lorie, che prima della sua distruzione è scappato sul pianeta Terra e vive in clandestinità.
Altri nove sono fuggiti:nove bambini, nove giovani dotati di superpoteri che una volta riuniti potranno combattere contro i dustruttori della loro casa e salvare anche il loro pianeta ospitante.
I "cattivi" vengono sulla Terra per scovare ed uccidere i 9...devono però eliminarli in sequenza....hanno ucciso il primo, il secondo, il numero tre e ora tocca al numero quattro.
Il numero quattro, alias John Smith, vive con il suo "tutore" e guardia del corpo in un paesino degli Stati Uniti, Paradise. Qui conoscerà l'amore.
Scorrevole nella trama, pieno di colpi di scena e suspance.
Un young adult anche per chi poi tanto young non è più. La storia d'amore fa solo da contorno agli eventi.
Personalmente ho visto anche il film, che come sempre non è bello come il libro, ma che può regalare al pubblico femminile un paio d'ore di interesse.
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Da dove cominciare??
..cosa potrei dire?? il libro è molto bello ma ( e ci sono molti ma...) trovo che tre quarti del libro (un periodo secondo me troppo lungo) parlino della vita normale del ragazzo e della sua ''ambientazione nella nuova scuola e, apparte alcuni incidenti, non succede nulla di speciale e, quell'unica parte dove succede tutta l'azione (diciamo) viene descritta frettolosamente, succede tutto molto in fretta e non da tempo al lettore di respirare ed assimilare il tutto. Essendo una romanticona (che, purtroppo, riesce a vivere le storie d'amore solo nei libri) -e dopo avervi svelato una parte di me che non interessava a nessuno- trovo che la storia d'amore doveva essere più ''approfondita'' e trovo certe parti, anche parole, ripetute creando una scena noiosa e ripetitiva tipo flashback, apparte tutto buon libro e godetevelo =)
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Alieni adolescenti
Sono il numero quattro é il primo libro della serie Lorien Legacies un misto tra fantascienza, thriller e romanzo adolescenziale.
Purtroppo essendo il primo ha un finale che lascia molte cose in sospeso, ma non vuol dire che il lettore resterà completamente deluso.
Il risvolto romantico é marginale (si nota anche per come viene trattato) rispetto all'intera storia che, invece, é incentrata sull'aspetto fantascientifico.
Questa volta il protagonista é un ragazzo (accade molto di rado) che racconta in prima persona la propria storia.
Il libro inizia un pò in sordina per poi riprendersi nelle ultime 100 pagine (azione, suspance e colpi di scena inaspettati). Effettivamente nella prima parte c'è poca tensione questo perché gli autori si sono limitati principalmente a fornire un pò d'informazioni sul pianeta Lorien e sulle caratteristiche degli abitanti.
L'idea di base era davvero intrigante e originale (su questo non c'è dubbio) ma a volte risulta un pò prevedibile (non mancano i soliti cliché del genere). Per quanto riguarda lo stile di scrittura é molto semplice, le descrizioni dei luoghi e la caratterizzazione dei personaggi sono molto generiche e secondo me, avevano bisogno di essere approfonditi.
Io molto probabilmente leggerò anche il secondo libro sperando che migliori.
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