Shift
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Opinioni inserite: 3
IL PREQUEL DI WOOL
Dopo aver letto "Wool" ero quindi molto curiosa di capire cosa sarebbe successo a Juliette, ma con mia amara sorpresa ho capito fin da subito che questo era un prequel.
Che peccato!
Copertina accattivante, trama apparentemente interessante e titolo uguale a quello originale, mi avevano colpito talmente tanto da prendere in un sol colpo l'intera serie, complice anche il metà prezzo dei volumi.
Questo libro parte dal 2049 quando i silos non erano ancora stati creati, capiamo da dove parte tutto e anche cosa è successo veramente, i silos sono stati creati per salvare gli uomini dalle esplosioni nucleari oppure è stato studiato tutto a tavolino dal governo americano?
Insomma si intuisce da subito dove l'autore voglia andare a parere, credo che l'errore più grande che abbia commesso sia quello di non continuare la storia da dove l'aveva lasciata, introdurre nuovi personaggi e rendere la narrazione troppo confusa.
Il libro si fa leggere, il carattere di scrittura è grande, le spaziature larghe, insomma si prosegue almeno per capire come va a finire.
E' un continuo andare avanti e indietro dal 2049 al 2110, dove ci viene spiegata la situazione di alcuni silos in particolare l'1, il 17 e il 18, in quest'ultima inizia anche la rivoluzione.
Insomma molti fatti, molti sconvolgimenti di trama, questo continuo cambio di spazio temporale non aiuta, ma più che altro a mio avviso l'autore doveva creare un gruppo di personaggi fin dall'inizio, che trainassero la trama e a cui il lettore si sarebbe affezionato, così il primo volume e il secondo hanno ben poco in comune.
L'idea era buona, forse non così originale ma quello che mi ha spiazzato è come l'autore l'abbia sviluppata, la trama incontra molti momenti di "flessione", il climax è basso quasi inesistente insomma manca un po' di suspense, quel qualcosa che ti spinge ad appassionarti alle vicende narrate.
I personaggi li ho trovati poco approfonditi, tutto rimane superficiale, i dialoghi tra di loro sono fin troppo elementari, il legame che si crea tra di loro ci viene raccontato e spiegato e l'autore decide di non usare la tecnica del "show, don't tell" che a mio avviso era sicuramente migliore.
Purtroppo quando spieghi e non fai capire al lettore quello che succede tra i vari personaggi, ci troviamo di fronte a un qualcosa che non funziona.
I protagonisti sono opachi e senza personalità, non ne riesco a salvare uno, la scrittura è semplice, la narrazione si ferma su alcuni particolari che non servono ai fini della storia, ma fanno solo aumentare il numero della pagine che sono davvero troppe.
Ho trovato molto confusione nella storia, forse l'autore non aveva le idee chiare su dove volesse andare a parare, fatto sta che questo libro è una grande delusione.
Ora nonostante tutto leggerò anche il terzo e vediamo cosa succederà.
Indicazioni utili
- sì
- no
Il futuro del presente. Il presente nel futuro...
Il futuro del presente.
Profondo e pieno di spunti di riflessione.
Fantascienza certo, ma dietro ad ogni immagine, dietro ad ogni situazione ci siamo noi. Ci siamo davvero noi.
...(E poi c'era la routine, l'ottundente routine. Era la castrazione
del pensiero. La lenta consunzione quotidiana di un impiegato
che fissava imbambolato l'orologio, timbrava il cartellino,
guardava la tv finché non sprofondava nel sonno, zittiva la sveglia
due o tre volte e ricominciava da capo. E senza i weekend
era ancora peggio.)...
Con queste sei righe a pagina 71 questo romanzo mi ha conquistato. Mi sono fermato,
le ho rilette due, tre, quattro, cinque volte...
Poi ho chiuso il libro ed ho pensato alla mia vita.
L'intero costo del libro viene interamente compensato da queste parole, tutto il resto è gratuito, tutto il resto è guadagnato,regalato.Tutto il resto è in più.
Il romanzo, veramente originale e scritto in maniera matura e magistrale, è ambientato nel futuro, ma parla di un presente molto concreto.
La vita "progettata" nei Silo, è la nostra vita, schiacciati da poteri che ci sovrastano, incanalati da lavori che ci opprimono,
inderogabilmente scavati da un destino a cui siamo soggetti.
I politici, i funzionari governativi, i poteri forti, i padroni... I capi... I padroni...
Hanno progettato un mondo costituito da schiavi, che lavorano per nutrirsi, figliare e poco altro.
Una catena di produzione di vite atte a conservare se stesse a preservarsi in modo da mantenere sempre alto il piacere di pochi.
Il romanzo è diviso in tre parti.
La prima parte, inizia raccontando la nascita dei Silo, e lo fa attraverso due fili narrativi.
Il 2049 dove i Silo sono ancora da costruire e l'enigma del perchè vengano progettati continua ad affliggerci.
Qui a muoversi sono principalmente due personaggi, entrambi molto "stilizzati", Donald un giovane uomo, un po' sfigato ma molto volenteroso e laborioso, ed il senatore Thurman, un incrocio tra Clint Eastwood e Ronald Reagan: un vero cowboy, un soldato duro e puro, che ha raggiunto il punto più alto del potere mondiale, ed a cui tutti sembrano dovere favori.
Nel 2110 invece assistiamo al risveglio di Troy da un sonno criogenico decennale, nel silo 1 quello del comando. Troy è un personaggio strano, pieno di rimpianti e facile al pianto. Non doveva essere al comando di questo silo ma gli è capitato.
I suoi ricordi sono nebulosi e frammentari, ed il suo carattere poco decifrabile. E' lui che ci intriga di più ed è lui al termine della prima parte del romanzo a regalarci la prima sorpresa...
Delle altre due parti no scrivo nulla perché finirei soltanto per svelare segreti che vanno scoperti solo leggendo e vivendo "Shift".
Decisamente migliore del primo "Wool", questo seguito riesce in ogni riga ad attrarci, riesce ad ogni paragrafo ad incuriosirci, ci avvinghia nelle sue spire e non ci lascia più.
Quando un romanzo è così magico, è difficile fermare la lettura o rallentarla, ma è anche difficile non rammaricarsi, nell'avvicinarsi al finale, di dover lasciare questo mondo, questi personaggi.
E' bello leggerlo perché ci si finisce impastoiati dentro, è brutto leggerlo perché è innegabile la consapevolezza che prima o dopo dovremo tornare alla realtà.
Indicazioni utili
Una sorpresa del futuro?
Ok, sono la prima a rompere il ghiaccio con una recensione di questo libro!
Questo è il secondo capitolo della trilogia. Nel primo si parla nel presente di cosa succede all'interno di un silo, in questo si spiega nel passato come si è arrivati al presente e penso che nel prossimo il presente prosegua...lo leggerò senz'altro.
E' scritto molto bene, riesce quasi sempre a rendere l'idea di come si svolgono i fatti, Anche se mi rendo conto che a volte possa essere difficile visualizzare gli accadimenti perciò comprendo lo sforzo di chi scrive.
Non c'è più un solo silo, ma numerosi altri, ognuno con la sua storia e i suoi modi di (soprav)vivere, un protagonista ambizioso ma sensibile e spesso ingenuo, che riconosce il male ma fatica a prevalere nel bene. Nel corso della storia prende la posizione del responsabile capo e finalmente comincia a capire tante cose...e anche chi legge!
Certamente è fantascienza, ma io non la vedo così strana, ci sono situazioni che potrebbero benissimo accadere in futuro. Un po' come i vecchi romanzi di Verne, a quei tempi chi s'immaginava di arrivare sino alla luna? O come negli episodi di Star Trek dove si esplorava lo spazio.
La fantasia può vedere molto lontano... ;)