Ritratto di famiglia con superpoteri
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Steven Amsterdam è nato e cresciuto a Manhattan e ha studiato a Chicago. Ha curato guide turistiche e disegnato copertine di libri. Ha lasciato New York con il sogno nel cassetto di aprire una pasticceria in Australia. Ora vive a Melbourne, dove scrive e fa l’infermiere. Il suo primo romanzo, Things We Didn’t See Coming (2010), ha vinto l’Age Book of the Year ed è stato finalista al Guardian First Book Award.
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Però anche tu Alec... stai calmino
“Ritratto di famiglia con superpoteri” di Steven Amsterdam è un romanzo familiare con una peculiarità che si evince facilmente dal titolo: tutti i membri di questa famiglia sono dotati di poteri speciali, molto simili a quelli dei supereroi fumettistici.
I protagonisti del romanzo non sfruttano però le proprie abilità per arrestare i criminali indossando tutine aderenti e mantelli, perché i loro poteri sembrano destinati appositamente a risolvere problemi ben più quotidiani ed aiutarli nei momenti di scoraggiamento emotivo.
Il romanzo non segue una trama ben delineata (sembra quasi una raccolta di racconti), ma nel finale si ottengono comunque delle risposte chiarificatrici sull'origine e la natura dei superpoteri. Il punto di forza dell'opera è indubbiamente nei suoi personaggi con i quali è facile empatizzare in poche pagine, mentre lo stile non mi ha del tutto convito perché spesso scivola nell'informalità rivolgendosi al lettore e ricorre pigramente a degli elenchi per fornire informazioni che potrebbe invece amalgamare alla narrazione.
Il volume ha una struttura particolare, infatti non presenta dei normali capitoli ma delle parti distinte che seguono il POV di uno specifico personaggio, pur mantenendo la narrazione in terza persona al passato. Attenzione però all'edizione italiana targata ISBN: se volete evitare spoiler indesiderati limitatevi a leggere l'introduzione sulla parte bassa della cover, perché la quarta di copertina vi rovinerà completamente la lettura con anticipazioni indesiderate.
Indicazioni utili
Supereroi con superproblemi
Devo confessare che le saghe famigliari non mi sono mai piaciute e ho letto questo libro solo per l'immensa curiosità suscitatami da questa faccenda dei superpoteri (dopotutto in giro non si trovano tutti i giorni storie come queste).
Che posso dire? Non è affatto male. La trama non è nuova, anzi, per certi aspetti è banale e strausata, ci sono i tipici problemi di una famiglia sentiti tante volte, ma è originale al tempo stesso. Non tanto per i poteri dei personaggi in sè, quanto per il fatto che essi vengano appena accennati, trattati con leggerezza e con uno stupore pressochè minimo, come se fatti del genere fossero all'ordine del giorno. Non è certo una mera operazione commerciale per attirare lettori.
Vi sono sette capitoli con sette rispettivi protagonisti, tutti membri della stessa famiglia il cui cognome non viene mai pronunciato.
La vicenda assume un ordine "crescente": vediamo i protagonisti da giovani, che maturano, cambiano, si sposano, viaggiano, scappano, invecchiano...
Le loro storie s'intrecciano in continuazione, le relazioni non vengono mai recise nonostante la lontananza o le perdite.
E con la scoperta dei superpoteri le vite migliorano, si modificano o restano uguali, ma non raggiungono mai la perfezione vista come utopia e contemporaneamente come non voluta.
Sebbene certi punti siano piuttosto lenti e molto descrittivi, mi sono innamorata di ogni singolo protagonista: non bisogna certo aspettarsi tizi pompati in stile Marvel o DC; sono sì eroi, ma eroi umani, semplici e quotidiani, legati indissolubilmente l'uno all'altro, alla realtà di tutti i giorni come noi.
E'il loro animo, la loro forza di volontà, la normalità a renderli dei supereroi che restano nel cuore del lettore.
Lo consiglio vivamente sia a chi legge fantasy, sia a chi legge qualcosa di più concreto. Ne vale la pena.