Paria dei cieli
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Paria di cieli e terra
Credo che il fatto che Isaac Asimov sia uno dei padri della fantascienza moderna sia una constatazione ampiamente riconosciuta ed appropriata.
Il caro Isaac è stato un vero e proprio visionario. Le sue idee, avute in tempi in cui le suddette erano assolutamente nuove ed impensabili, sono ancora fonte di forte ispirazione per gran parte delle opere fantascientifiche attuali, partendo dalle altre opere scritte di questo genere, fino ad arrivare ai grandi kolossal cinematografici che si ammassano negli ultimi anni.
Asimov ha avuto, con i suoi cicli (Robot, Impero e Fondazioni), l’ardire di creare un universo vero e proprio, che a differenza di quello di Guerre Stellari, è interamente popolato da esseri umani diventati colonizzatori della galassia, ma non per questo meno interessante e intrigante.
In “Paria dei cieli”, il pianeta natale di questa controversa creatura chiamata Uomo, è ormai una superficie brulla di radioattività, a conseguenza di quella che probabilmente è una delle paure più grandi che si insinua nelle nostre menti, una guerra atomica globale. La Terra non solo non è riconosciuta come la “culla” della civiltà umana, ma i suoi abitanti sono considerati i peggiori reietti della galassia, inferiori, infetti e profondamente odiati. Dei veri e propri paria.
Il fulcro della vicenda narrata da Asimov è proprio questo, l’odio reciproco tra esseri umani, che sembrano incapaci di non odiarsi tra loro, indipendentemente dalle distanze. Possono essere chilometri o anni luce, tendiamo sempre a distruggerci con le nostre stesse mani, accecati da sentimenti negativi. Nel nostro essere così profondamente sbagliati, nascondiamo però, sempre, quel barlume di bene che alberga in qualsiasi cuore, anche il più tenebroso. Quel piccolo spicchio di luce è sempre guidato dal più nobile dei sentimenti, l’amore.
Non aspettatevi un opera colossale come quelle che appartengono al grande “Ciclo delle Fondazioni”, oppure un opera della profondità di “Io, Robot”, ma Asimov, con il suo stile scorrevole, coinvolgente ed accurato, ci porta per un breve tempo nel mondo dell’”Impero galattico umano” da lui immaginato, con una storia non indimenticabile, ma comunque piacevole.
“Invecchia con me!
Il meglio deve ancora venire,
L’ultima parte della vita, di cui la prima è solo il preludio...”
Indicazioni utili
Fantascienza in generale.