Oscar Pill
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Oscar Pill non è uno studente da dieci in condotta e se c'è da fare a pugni per una giusta causa non si tira indietro. La casa dove vive è sgangherata quanto basta. Sua madre cucina solo hamburger e patatine. Sua sorella vede il mondo attraverso una maschera da sub. Da quando papà non c'è più, la vita della famiglia Pill, nell'allegro e colorato quartiere di una cittadina degli Stati Uniti dove tutti vanno a casa di tutti, non è più la stessa. Fino al giorno in cui il ragazzino scopre di avere un potere particolare, lo stesso che possedeva suo padre: riesce a guarire le ferite. E, proprio come papà, viene scelto per entrare nella società segreta dei Medicus, capaci di penetrare nei corpi degli esseri viventi per sconfiggere un terribile nemico, deciso a infettare l'intero genere umano: il Principe dei Pathogenus. Oscar si troverà ad affrontare spaventose cascate di bile, raffiche di gas corrosivi nonché limacciosi fiumi di sangue. Ma l'ultima sfida sarà la più difficile: conoscere la verità su suo padre.
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Opinioni inserite: 1
Eccolo!
Eccoci! Preceduto come al solito in questi casi dal grido di "Ecco il nuovo Harry Potter!", questo romanzo, primo di una saga, non è niente male.
Intendiamoci, paga tutti i tributi, e in maniera piuttosto evidente, alla saga della Rowling e soprattutto a quella di Tara Duncan della misconosciuta (in Italia) Sophie Mamikounian, però...
Però lo fa in maniera intelligentre; i punti in comune sono descritti velocemente e non ci si sofferma troppo su come il dodicenne Oscar scopra i suoi "superpoteri", ma ci si tuffa immediatamente nella sua nuova realtà fatta di lezioni e di imprese spericolate.
L'ambientazione è molto originale. Il campo di battaglia è il corpo umano stesso, ma il protagonista non è troppo avulso dalla realtà di tutti i giorni.
Il cattivo è un "supercattivo" come ci si aspetterebbe. Per il resto, amore, amicizia, tradimenti...
E un personaggio che si eleva di una spanna sopra tutti gli altri: la dolcissima e svagatissima sorella di Oscar, Violette.
Inutile soffermarsi troppo sullo stile; non è per quello che uno legge un libro di questo tipo.
Ma si legge per sognare ed emozionarsi. E questo è garantito!
Bravo Eli Anderson!
COnsigliato!