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Opinioni inserite: 4
solo l'ultima parte
Libro particolare, non eccezionale. Non è infatti un romanzo con un unico protagonista e una trama ben definita, ma un miscuglio di episodi bene o male tutti collegati tra loro, purtroppo più male che bene. Le finte review scentifiche sono piuttosto stucchevoli e anche il mal celato tentativo di far passare alcuni eventi e scoperte come reali quando in realtà sono chiaramente frutto dell' immaginazione dell'autore non è da meno. Alla fine viene fuori una via di mezzo tra un romanzo di fantascienza e un finto saggio scientifico. Il problema però è che quella del romanzo è fantascienza di 30 anni fa, quella del saggio e scienza che ha ben poco a che vedere con la realtà e lo stratagemma di farlo sembrare un saggio di divulgazione scientifica, e dunque conferirgli una sorta di indimostrata veridicità, è in realtà un' arma a doppio taglio poichè il lettore il cui campo lavorativo non è la ricerca, sicuramente rimane affascinato dagli ambienti descritti nel libro (per quanto troppo stereotipati) ma rischia anche di farsi una cattiva, se non pessima, idea del mondo scientifico e della gente che vi lavora.
L'unica parte degna di nota sono le conclusioni finali, conclusioni non direttamente collegate al romanzo ma riguardanti temi reali e problemi legislativi americani legati alla ricerca medica e genetica. Conclusioni però che a uno del settore possono anche interessare ma ad uno che non si intende di queste cose non fanno altro che aggiungere altri trenta minuti di noia alla fine del romanzo.
Detto questo va comunque riconosciuta l'abilità dello scrittore che, pur non trattando nulla di particolarmente interessante e nuovo, riesce a conquistare il lettore grazie all'esposizione semplice e chiara di alcuni argomenti solitamente piuttosto ostici da comprendere ai "non addetti ai lavori", ma anche qui sto parlando solo dell'ultima parte.
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Giggi er trottola
Ho appena finito di leggere Next, di Michael Crichton. Una girandola di eventi apparentemente slegati tra loro, di quelli che se li scrive un esordiente gli tirano il manoscritto addosso ma che un mostro sacro come Crichton può tranquillamente estrarre dal cilindro, porta questa storia al pirotecnico finale. In mezzo, tanti motivi di riflessione sulla bioingegneria genetica. Molto interessante, anche solo come spunto di ricerca. Probabilmente ne uscirebbe un bel film!
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biotecnologia questa sconosciuta...
Conosco poco della scrittura di Michael Crichton: ho letto questo libro affascinato dall'argomento (biotecnologia) e nella speranza che fosse intrigante... Beh, parere personale.., sono incappato in una storia in bilico tra la rivista scentifica, la polemica e il tentativo di creare personaggi (e strani animali parlanti...) senza ne capo ne coda. Probabilmente l'intento dell'autore era quello di mettere il lettore a conoscenza di un'argomento difficile che ha delle implicazioni nel mondo reale e prossimo forse inquietanti ma secondo me non ci è riuscito: pappagalli e scimmie parlanti volevano attirare il lettore all'interno di questo sconclusionata racconto. Certo non è scritto male ... ci mancherebbe da un'autore da bestsellers.... ma non consiglio questa lettura, credo che Chichton abbia scritto di molto meglio.
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fantascienza o polemica?
Fantastico Crichton. riesce ad inserire in un romanzo documentari importanti, dettagliati e realistici riguardo a tematiche che già ci riguardano o lo faranno a breve. Ho letto questo libro dopo aver letto PREDA. ma trovo quest'ultimo notevolmente superiore all'erede in quanto a trama, storia, racconto. In Next la storia, seppure riesce a descrivere con dettaglio lo scenario che gli ultimi programmi genetici ci prospettano, racchiude il tutto un una serie di storie che trovo banali, scontate. In definitiva si puù prendere questo libro come un saggio, non come un romanzo.