Maze Runner. La mutazione
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Tutto iniziò da qui...
Forse ho adorato troppo i tre libri centrali della saga, o forse essendo un prequel aveva lo scopo di chiarire i vari punti lasciati in sospeso e non di aggiungerne altri; fatto sta che sono rimasta un po delusa.
In dei punti ho fatto molta fatica a proseguire nella storia, sia per le parti piene di azione, sia per quelle più lente e molto descrittive.
Avevo adorato gli altri libri della saga per il loro ritmo incalzante e per la fantastica scrittura dell'autore. Mentre quest'ultima è stata ottima anche in questo libro, il ritmo mi è mancato, magari gli avvenimenti erano pochi ma avrei preferito meno pagine ma più intense.
Per chi però ha amato come me la saga non può non leggere questo prequel che conclude egregiamente la storia non lasciando niente in sospeso e facendoti apprezzare uno scrittore che scrive davvero magnificamente.
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Mark, Trina, Deedee.. Alec.
Era ormai trascorso un anno da quel un giorno come tanti in cui Mark e Trina si erano ritrovati preda degli eventi e succubi di un inarrestabile ed inevitabile cambiamento. Alloggi di fortuna tra i monti Appalachi erano attualmente le loro abitazioni e continuamente erano costretti a spostarsi, dando prova del loro coraggio ma anche dell’inevitabile piega che aveva preso la loro vita. Sembrava trascorsa un’eternità eppure appena 365 giorni li separavano dall’avvento delle eruzioni solari, le loro famiglie erano morte e potevano fare affidamento soltanto su loro stessi. Grazie all’appoggio di Alec e Lana, entrambi ex soldati, e dei giovani Misty, il Rospo e Darnell, i due protagonisti della storia riescono ad andare avanti, giorno dopo giorno, aiutandosi a vicenda e sopravvivendo in quello che ormai è un mondo devastato dal caldo. E proprio quando pensavano che le cose non potessero andare peggio ecco apparire una misteriosa berga sul loro pezzo di cielo: dai portelloni dardi misteriosi si ritrovarono ad esser scagliati sugli abitanti del borgo improvvisato. Alec e Mark riuscendovi a salire scoprono che quelle saette sparate contro persone innocenti erano avvelenate con un nuovo e sconosciuto virus altamente contagioso. Perché qualcuno si è preso la briga di testare un agente patogeno su persone che stavano semplicemente cercando di tornare a vivere? Cosa si nasconde dietro il bunker da cui quella berga è partita?
In un clima di follia i protagonisti dell’opera cercheranno di scoprire cosa si cela dietro il mistero ed animati dalla consapevolezza di non potersi fidare più di nessuno perché la malattia, l’eruzione, colpisce il cervello portando gli infetti a perdere il lume della ragione, tenteranno di lasciare una speranza ai prossimi che ancora non lo hanno contratto. La piccola Deedee è la chiave.
Con questo prequel Dashner pone termine alla saga di Maze Runner sollecitando la curiosità del lettore che viene così a conoscenza di tutti quei passi che hanno portato tanto alla C.A.T.T.I.V.O. quanto all’eruzione che ha quasi determinato l’estinzione dell’umanità. Un romanzo ricco di colpi di scena, con ritmi incalzanti e linguaggio scorrevole. Lo stile è lo stesso utilizzato nelle altre tre opere della quadrilogia, i protagonisti si ricollegano a Thomas e a Teresa in modo chiaro ed esauriente tanto che il lettore si sente sufficientemente appagato dalle risposte che vengono offerte per quei quesiti che ancora erano rimasti irrisolti in Maze Runner – la Rivelazione nonostante di fatto alcuna significativa novità venga riportata. Non lo ritengo né peggiore né migliore dei precedenti capitoli perché l’impostazione è la medesima e non vi sono sostanziali cambiamenti nella narrazione. La differenza principale tra Thomas e Teresa e Trina e Mark? I nomi.