Manuale per sopravvivere agli zombie
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Max Brooks, figlio di Mel Brooks e Anne Bancroft, è uno dei piú brillanti talenti del nuovo umorismo made in Usa. Vive a New York, ma è pronto a muoversi verso luoghi piú facilmente difendibili dagli attacchi zombi. Per Einaudi ha pubblicato Manuale per sopravvivere agli zombi (Einaudi Stile libero 2006 e ET Pop 2012).
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Cacciate in fretta i vostri Ak47 e lucidateli bene
Il manuale mi è piaciuto (seppur non come possa piacermi un buon libro con una buona storia) per almeno tre motivi che, tral'altro, sono le stesse ancore di salvezza che mi spingono a consigliarne la lettura ad un esiguo gruppi di eventuali appassionati: è spiritoso, insegna qualcosa e non ha pretese. In queste occasioni bisogna essere sinceri: può un "manuale" riferito già nel titolo ad un'utopica apocalisse fantascientifica, essere acquistato come manuale vero e proprio? Se doveste mai avere il coraggio di fare una scelta del genere, allora sareste sufficientemente "storditi" da questa nuova mania di cadaveri ambulanti e potreste apprezzare davvero l'opera. Viceversa, il manuale di Brooks diventerà un vero e proprio capolavoro religioso per gli accaniti sostenitori dell'apocalisse zombie.
Esaminando l'opera di per se, e definitone l'acquisto come un divertente e scorrevole passatempo, il manuale diventerà incredibilmente godibile, di rapida lettura, diviso in sezioni intelligentemente catalogate a seconda della grandezza e della pericolosità dell'apocalisse zombie che starà nascendo nel vostro quartiere.
Se si cercasse una lettura seria, verrà chiuso al secondo capitolo.
In manuale è dotato di una prefazione in cui, mescolata fra superstizione e fantascienza, viene introdotta la vita degli zombie con le possibili cause che in un futuro prossimo possano davvero scatenare lo Z-Day. Tutto verrà poi preso sul serio e dedicato ad una cerchia di lettori che hanno deciso di acquistare questo "diario di sopravvivenza" ridacchiando alle spalle dei sani di mente a cui il problema di essere aggrediti da creature mangia cervello non da alcun fastidio.
Dotato persino di una piccola "agenda" alla fine, il libro vi insegnerà a decifrare i primi allarmi dell'epidemico virus e a scriverli con foga sull'opera del salvatore Brooks prima di fuggire, spiegandovi poi come farlo, come barricarvi in casa, quali armi selezionare, dove dirigersi e come agire in gruppo.
Questo è il fulcro dell'opera: un'accozzagli di luoghi comuni, follie ed intelligenti trovate.
Nel primo caso scoprirete (grazie Brooks! Ci hai salvato la vita!) che una nave non può viaggiare in due centimetri di acqua altrimenti si incaglia, che le armature pesano, che le armi hanno proiettili limitati, che gli zombie sono pericolosi, esiste il male, un giorno moriremo, i coniglietti sono bianchi e gli alberelli verdi.
Nel secondo caso rimarrete a bocca aperta a causa di una serietà capace di sfociare nel ridicolo: dovrete acquistare un'isolotto il prima possibile e costruirci sopra una casa, così potrete fuggire lì a vivere con gli indigeni tutto il tempo e potrete portarvi dietro il vostro kit di armi e sopravvivenza appositamente acquistato e lucidato da quando siete nati! Perchè voi non aspettate altro che gli zombie nel vostro quartiere, vero?
E' in questi casi che, se avevate iniziato ad appassionarvi a questa lettura come manuale informativo vero e proprio, dovrete trattenervi dal chiuderlo di forza e riportarlo nel settore "psicopatie" della vostra libreria di fiducia.
Nel terzo ed ultimo caso, il manuale è veramente intelligente: avreste mai pensato di tapparvi le orecchie in caso di accerchiamento per sfuggire alla pazzia? Sapreste costruirvi da soli un generatore senza l'aiuto del manuale? Avevate mai pensato a sostituire la macchina con la bicicletta, a vivere nei luoghi umidi dove i cadaveri si decompongono prima, a combattere gelo e disgelo rendendo gli zombie macchine da guerra surgelate e cose di questo tipo? Troverete molte informazioni utili e scientifiche di carattere generico spaziando dalla differenza delle varie armi più o meno comuni (da fuoco, da taglio e da lancio) ad una serie di luoghi e situazioni che non avreste mai preso in considerazione.
Infine, proprio quando avrete iniziato a convincervi che gli zombie sono una realtà imminente, Brooks piazza qualche pagina conclusiva con una raccolta di eventi e testimonianze non sempre rintracciabili online sugli episodi storici che possono essere accostati ad un'invasione zombie, che si tratti di un'arma batteriologica più o meno riscontrabile nei drammi delle guerre moderne, o del vodoo imputabile agli antichi riti indigeni. Sentirete la tentazione di aprire internet e verificare (perchè è inutile girarci intorno: a tutti piacciono questi misteri) e capirete di aver attribuito al manuale più importanza di quella che l'autore voleva dargli.
In conclusione consiglio questa lettura a tutti gli appassionati di zombie, che si tratti dei canonici walkers o dei più moderni runners (ma Brooks, e questo l'ho apprezzato molto, ci tiene sempre a precisare che gli zombie sono sempre e soltanto quelli di Romero, e baserà su questa ipotesi tutto il suo manuale), lo obbligo a chi ha deciso di leggere o vedere al cinema il seguito World War Z, e lo consiglio anche ai più scettici per farsi due risate.
A meno che non siate dei plurilaureati, state pur certi che questo bizzarro manuale avrà qualcosa da insegnarvi o, quantomeno, vi strapperà un paio di "guarda un pò, e chi ci aveva pensato?".
Ah, dimenticavo: ci sono anche i disegni !