Leviathan
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Scott Westerfeld vive tra Sydney, in Australia, e New York. Insieme a Christopher Paolini e Stephenie Meyer è stato nominato da Amazon come uno degli autori che hanno rivoluzionato il mondo e il linguaggio della letteratura young adult. Ha scritto una quindicina di romanzi tra fantascienza, steampunk e young adult, tra cui (pubblicati in Italia) L'ora segreta. I diari della mezzanotte (Newton Compton 2009), Vampirus (Fazi 2008), Apocalypse Vampirus (Fazi) e i primi due volumi della serie Uglies (Brutti e Perfetti, entrambi pubblicati da Mondadori nel 2006 e nel 2007). Leviathan è considerato un punto di svolta nel suo lavoro. È il primo volume di una trilogia (il secondo volume, Behemoth sarà ambientato a Costantinopoli, nell'Impero ottomano).
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Leviathan vol. 1
Leviathan è un romanzo dalle premesse assolutamente geniali! Ambientato nel passato, prende spunto in maniera piuttosto accurata dagli eventi accaduti nella prima guerra mondiale, inserendo vicende e personaggi realmente esistiti. Nel contempo l'ambientazione retrò si amalgama con il futurismo, lo steampunk, arricchendo la storia di particolari fantascientifico-fantasiosi. Leviathan è quindi un mix ben riuscito di futuri possibili e passati alternativi. Abbiamo il mondo diviso in due fazioni: Cigolanti (che come mezzi da guerra e locomozione utilizzano macchinari) e Darwinisti (che utilizzano animali di sintesi, ovvero animali geneticamente modificati e potenziati) che sono in guerra tra loro, schierati proprio come accadde per la prima guerra mondiale. L'autore nel romanzo ha voluto approfondire principalmente la fazione Darwinista, schierandosi idealmente dalla loro parte, ma nonostante le spiegazioni a loro favore, lo sfruttamento degli animali mi ha destato molte perplessità e quindi mi sono sentita più in sintonia con le idee Cigolanti, nonostante i personaggi Darwinisti siano molto interessanti. Abbiamo infatti Deryn, ragazzina quindicenne protagonista femminile darwinista che si finge maschio per poter essere assoldata nell'aviazione e lei è il personaggio che ho preferito perché si ribella alla rigida educazione femminile dell'epoca per realizzare il suo sogno avventuroso. Poi c'è anche Alek, principe dell'impero austroungarico cresciuto cigolante ma in fuga dalla sua nazione che per caso si troverà a collaborare con i darwinisti. Diciamo che come struttura della storia è piuttosto semplice, di poche pretese (ma non bisogna dimenticare che il libro è destinato a un target di giovani lettori), il suo punto di forza è rivolto soprattutto alla peculiarità del contesto ricreato ed è molto ben descritto per quanto riguarda le scene di guerra e dell'ambientazione, con il supporto di bellissime illustrazioni che riescono a mostrare anche ciò che la mente fa fatica a elaborare. Il finale di questo primo libro poi lascia molte cose in sospeso e il lettore non vede l'ora di proseguire con la lettura del successivo.
Indicazioni utili
Darwinista o un cigolante?
Si è molto discusso sul fatto che questo si possa o meno definire un vero steampunk, in ogni caso
l'autore catapulta il lettore nell'ambientazione di "Leviathan" dalla prima pagina, trascinandolo in un mondo dove fantasia e storia si mescolano bene. Non è difficile farsi coinvolgere da quel mondo fatto di scienza, invenzione e avventura. L'ambientazione ci regala una realtà fantastica affascinante, comunque verosimile.
E' un libro che avvince anche gli amanti della storia ed è completo di postfazione dove sono elencati gli eventi realmente accaduti e quelli invece romanzati all'interno della narrazione. Gli amanti della scienza possono invece perdendosi nelle descrizioni dettagliate dei meccanismi dei cigolanti, e ancor di più in quelle delle creature dei darwinisti, assolutamente spettacolari.
La trama è abbastanza semplice, una bella fiaba cui non manca una piccola componente romantica (di cui ci si aspetta l'evoluzione nei volumi successivi), ma la narrazione è fluida e strutturata in modo da essere sempre avvincente. Non delude la prima impressione e continua invogliando la lettura fino all'ultima parola. Degna di nota la prima scena, il gioco di guerra che prelude e anticipa ciò che accadrà nella realtà di Alek e del loro mondo.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati, che non faticano a farsi amare dai lettori. Dai tratti caratteriali opposti, Alek e Deryn in un certo senso si completano, e proprio dalla loro diversità scaturiscono battute e scene divertenti, ben intrecciate con quelle d'azione, di storia e fantasia.
I due ragazzi percorrono strade parallele vivendo esperienze diverse ma che riguardano un percorso di crescita personale simile, coinvolgente, che si evidenzierà quando si troveranno uniti a condividere la stessa sorte, in un'unica avventura. Entrambe le linee narrative sono intriganti e ben sviluppate, e finisco per fondersi in maniera naturale. Irresistibile anche la “signora scienziata”.
La storia ha spessore, ma è certamente supportata da un ottimo stile narrativo: fluido, scorrevole, procede senza intoppi calibrando bene il sapore di un secolo passato con una scrittura moderna. Può essere apprezzata sicuramente da un ampio target che sconfina lo YA, restando perfetto per quest'ultimo. La vena ironica riesce a essere divertente senza bisogno di scadere nel volgare. Le esclamazioni e i modi di dire semplici e unici dei personaggi contribuiscono ad affezionare il lettore rendendolo parte del mondo di "Leviathan".
Come contribuiscono le numerose e bellissime illustrazioni a matita di Keith Thompson, che danno vita ai personaggi e alle ambientazioni, soprattutto aiutando a visualizzare il maestoso Leviathan.
In complesso è un libro dalla storia piacevole e gradevole alla lettura, adatto per passare ore di relax. Un libro di ampio respiro, adatto ai ragazzi ma fruibile per tutti gli appassionati di fantasy.
L'unica pecca, e non è poco: in Italia non è ancora disponibile, e chissà se mai lo sarà, la trilogia completa.