La ragazza che sapeva troppo
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Insolito e crudele
L'autore di questo libro si immagina un mondo al limite. Gli uomini come li conosciamo noi si stanno estinguendo a causa di un fungo che li trasforma in qualcosa di incomprensibile. In un laboratorio alcuni sopravvissuti compiono esperimenti disumani su alcuni mutanti. Esteriormente sono bambini ma i loro istinti sono altri. Un attacco dall'esterno costringe alcuni di loro a fuggire. Con loro Melanie la più dotata dei bambini. Bella intelligente oltre la media capace di straordinari gesti di altruismo. Quando tutti abbassano la guardia mostrerà i suoi veri obiettivi. Questo libro fa riflettere parecchio. Difficile comprendere le ragioni per cui dei bambini debbano essere incatenati e costretti da una museruola. Eppure ci vengono spiegate le ragioni. Ma la logica non basta a non farci provare empatia per un faccino sorridente. Chi ha deciso che debba essere solo la razza umana quella che prevale sugli altri? E chi può in coscienza stabilire quali sono i limiti da non oltrepassare per mantenere quest'a supremazia? Non lo so e le risposte non si trovano neppure in questo romanzo però di domande ce ne sono parecchie altre.
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un romanzo difficile per molti aspetti
La ragazza che sapeva troppo è un romanzo difficile sotto molti aspetti. Non perche sia scritto male, questo no, ma perchè è difficile da leggere, da accettare, da portare a termine. E' una lotta per il lettore tanto quanto per i personaggi. Mi sento in conflitto pensandoci e dovendone parlare. Mi è piaciuto? Si e no. È quel classico romanzo che ha tanti aspetti positivi: le relazioni tra personaggi, l'idea di base, i personaggi stessi, la tensione, l'orrore. Ma ha anche cose che a me sarebbe piaciuto venissero gestite diversamente, tra tutte l'estrema lentezza di buona parte della storia. Lo consiglierei? Non lo so davvero. Dipende molto se amate romanzi sugli zombie, ma che non sono d'azione tipo Resident Evil. Se vi piacciono le quest alla cui fine c'è una soluzione parziale. Se amate i finali agrodolci. Se volete un'interpretazione originale, basata su motivazioni scientifiche e decisamente possibiliste (si dice?) di come si è arrivati ad un mondo post-apocalittico dove la razza umana è stata praticamente decimata ed è alle soglie dell'estinzione, ma in cui uno spiraglio di speranza rimane sempre (anche se diverso da quello che si potrebbe pensare). Se volete scene raccapriccianti più per l'etica dietro cui si muovono le scelte dei personaggi che non tanto per loro stesse (anche se pure in quel caso...vabbè). La ragazza che sapeva troppo fa sentire molto al lettore... sfortunatamente anche la noia di trascinare i personaggi in un viaggio attraverso un mondo che ormai è desolato e desolante. In cui gli unici incontri sono con zombie senza coscienza che, una volta che ti hanno puntato, non ti lasciano più andare finchè l'uno dei due non soccombe oltre ai pochi animaletti che ancora resistono ma a cui l'autore immancabilmente fa fare una brutta fine. Ok, una cosa mi è venuta in mente giusto ora, scrivendo degli animali. Loro non sono infettati dal virus come gli umani. Forse perché vengono mangiati interamente? Forse per altri motivi. Comunque sia, non ci sono animali zombie e sinceramente la cosa è un po' strana visto come lavora il virus. Il lettore vive le vicissitudini assieme a personaggi a malapena sopportabili, tra fatiche e sconfitte continue. Come dicevo è un romanzo duro e difficile. Che non lascia scampo e, usando un termine inglese, non "inzucchera" (sugarcoat) nulla. Anzi è nudo, crudo e crudele come la natura umana e Madre Natura stessa.
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