La maledizione di Odi
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Opinioni inserite: 4
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Bellissima conclusione di questa magnifica trilogia sulle streghe. Peccato che sia l'ultimo, ma da un certo lato meglio così. La fine è degna della saga.
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bello, ma...
Questa trilogia fantasy mi è molto piaciuta, però devo riconoscere che quest'ultimo libro è stato il peggiore dei tre, per il fatto che mi è sembrato poco approfondito. Varie volte si poteva entrare nei dettagli ma l'autrice ha preferito restare nel vago. Spesso lasciare appositamente in sospeso parti nei libri è una buona scelta, in questo caso no, anzi spesso a me a dato sui nervi. La Carranza poteva impegnarsi un po' di più e scrivere altre 50 pagine circa oltre alle solite trecento (mi sa anche meno) dei suoi libri. Avrei qualcosa da ridire anche sul finale ma mi trattengo altrimenti andrebbe a finire che svelerei qualcosa di troppo. Comunque nonostante tutto il libro è piacevole così come il modo con cui scrive la carranza e lo consiglio.
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La maledizione dell'Eletta
Forse il meno coinvolgente dei tre. La parte centrale del romanzo mi è risultata un po noiosa, ma poi si è ripresa con le ultime cento pagine ritrovando il coinvolgimento dei precedenti libri.
La nostra eroina, l'eletta, vive un viaggio fantastico alla ricerca di se stessa con i dubbi e l'immaturità di una giovane donna che sta sviluppando tutte le sue capacità e i suoi poteri.
La conoscenza con la nonna, il ritrovamento del padre, l'amore perduto, il non poter fidarsi di nessuno nemmeno di se stessi, l'avverarsi di una profezia di morte...finchè ad un certo punto tutto tornerà chiaro...
Consigliato.
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Il più debole
Il libro più debole di una peraltro notevole trilogia.
Sembra che l'autrice abbia avuto fretta di finirlo. Alcune situazioni sono veramente "tirate via", senza il necessario approfondimento e la conclusione..... boh...non è nè carne nè pesce. Mi ha lasciato un po' perplesso.
Resta protagonista incontrastata Selene, che ha tutta la mia venerazione, mentre Anaid, che nel primo libro era credibile come protagonista, e nel secondo lascia la scena alla madre, in questo libro sembra una bambola di pezza senz'anima. Assolutamente in balia degli eventi, e con una serie di decisioni prese che sembra che sia in preda a isteria.
Ribadisco comunque che le descrizioni e i paesaggi incantati dei pirenei (in questo caso) restano il pezzo forte della Carranza, e fanno venire voglia di partire all'istante.
In ogni caso una Trilogia originale e assolutamente da leggere.