L'orda del vento
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 5
Lento e difficile, ma interessante
Non vedevo l'ora di recensire questo libro, per il semplice fatto che questa sarà probabilmente la recensione più controversa della storia.
L'Orda del Vento è uno dei libri più lenti, difficili, criptici e indefiniti che io abbia mai letto. Si entra direttamente nel vivo della storia e l'ambiente, i personaggi, il mondo stesso, ci sono presentati solo tramite le azioni. Ragion per cui le prime centocinquanta-duecento pagine sono di una difficoltà atroce. Ho iniziato e abbandonato il romanzo due volte -sempre sulla soglia delle suddette duecento pagine- prima di riuscire a terminarlo al terzo tentativo. La difficoltà è ulteriormente ingigantita dalla presenza di innumerevoli voci narranti (ventitré!) che si alternano (grazie magico segnalibro con legenda dei personaggi!), creando a primo impatto un caos di punti di vista e di caratteristiche tale, che per riuscire ad associarle ai protagonisti ho dovuto fare uno schema. I personaggi in sé sono anche bene caratterizzati, a parte tre o quattro che rimangono piatti come tavole da pagina un.. pardon da pagina 623 a pagina 0.
Dopo le duecento pagine il romanzo pare decollare, ma in realtà avrà un altro paio di ricadute prima della fine, e per ricadute intendo capitoli così prolissi che vi faranno venire il latte alle ginocchia.
Ulteriore difetto è l'imprecisione: non si capisce in quale periodo sia ambientato il tutto. E più che un'ambientazione fantasy, io la butterei sul fantascientifico, forse la nostra terra dopo una qualche catastrofe naturale, spazzata da venti forti e tiranni.
Poi cosa che ho odiato è il fatto che Damasio non spiega le cose: ti butta lì termini che per un lettore non significano nulla, che non vengono descritti o spiegati e che quindi rimangono misteri per metà buona del libro, fino a che non si intuisce qualcosa.
Finora suona poco incoraggiante, eh?
Allora passiamo ai pro:
1_l'autore ha un bello stile, davvero, molto poetico e crudo insieme ed è molto elastico nel gestirlo in base al personaggio narrante.
2_La storia è originalissima, che più originale non si può. Non ho mai letto o sentito parlare di una cosa del genere. Ci si può aggrappare al cliché della ricerca -che nel caso dell'Orda consiste nel raggiungimento dell'Estrema Vetta- ma secondo me il tutto presenta degli elementi mai visti, come il semplice fatto che il nemico non è qualcuno che si può sconfiggere: è il vento, la natura spietata, che si può solo affrontare nella speranza di sopravvivere.
3_Alcuni temi affrontati: come la corsa alla conoscenza e all'ignoto, istinto distruttivo e irrinunciabile dell'uomo, che qui la fa da padrone; il legame dell'Orda, il loro testardo procedere a piedi nonostante siano ormai una casta superata dalle nuove tecnologie; la sofferenza e la perdita.
4_La numerazione al contrario, è comoda!
5_Il finale: amaro e straziante. Mi ha tenuto sveglia una notte intera. Non ho intenzione di dire altro perché scivolerei nello spoiler, ma mi ha lasciato impressioni fortissime.
Per me l'Orda del Vento è stato un libro pieno di difetti, ma giunta alla fine mi ha lasciato qualcosa.
Non credo che lo rileggerò mai, ma in qualche modo mi ha arricchita.
Indicazioni utili
Innovativo...a dir poco delizioso
Mi unisco al coro di approvazioni. Questo romanzo è a dir poco sbalorditivo. Esce dagli schemi classici del fantasy com'è inteso ormai da molti lettori. Niente scontri epici, niente maghi, streghe, armi magiche, etc. etc. che hanno ormai inflazionato il fantasy.
Questo romanzo è piuttosto un'opera fantastica ricca di personaggi (ciascuno ben caratterizzato dal buon Damasio) che mirano a un obiettivo comune tra mille peripezie e difficoltà... Quanti di loro ce la faranno? Con un finale straordinario, consiglio questa lettura a tutti coloro che cercano qualcosa di singolare e di innovativo in un romanzo fantasy.
E' proprio un peccato che i titoli di Damasio (a parte questo romanzo) non vengano attenzionati dagli editori italiani. Purtroppo non conosco il francese e mastico un inglese insufficiente da consentirmi la lettura di un romanzo in lingua, quindi questo è un invito non molto velato agli editori....Acquisite e traducete tutti i libri di Damasio! "Aucun souvenir assez solide" ; "La zone du dehors" ; "El Levir"
Indicazioni utili
Top 1000 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Fantasy simbolico
Era dalla sua uscita che avevo intenzione di leggere questo romanzo e finalmente (complice sia l’uscita dell’edizione economica, sia gli sconti sui libri offerti questo mese) l’ho avuto tra le mani.
L’inizio sicuramente incuriosisce, ma al contempo getta in mezzo alla storia senza alcuna spiegazione, pertanto si seguono le prima pagine cercando di carpire più dati possibili per farsi un’idea del mondo in cui si è catapultati.
Pagina dopo pagina, il rapimento della storia coinvolge visceralmente: si diventa parte della mitica 34° Orda alla ricerca dell’Estrema Vetta, si palpita delle stesse preoccupazioni, fatiche e dolori. Si diventa tutt’uno con l’anima dei ventitré personaggi, con quel mondo che attraversano, tanto spietato quanto ammaliante.
Una struttura narrativa corale, che si basa sull’alternarsi dei punti di vista dei membri dell’orda (alcuni dei quali hanno, per forza di cose, un ruolo e uno spazio preponderante rispetto ad altri), complessa e articolata, che svela un romanzo non semplice, anzi.
Questo libro non è affatto il classico fantasy come (purtroppo) si intende oggi; è una sorta di piccola epica fantastica, a suo modo, ricco di simbolismi e richiami filosofici, dai solidi valori che vuole trasmettere simbolicamente attraverso la storia.
Questo sicuramente è da sottolineare: non si può leggere la storia soltanto in sé per sé, è necessario scandagliare i vari piani di lettura, cogliere i simboli e raccoglierne il senso man mano, seguire il filo più nascosto di quanto l’autore ha voluto comunicare.
Un’opera complessa e affatto originale (basti pensare, ad esempio, a due accortezze meravigliose, quali la caratterizzazione dei membri dell’orda con un proprio glifo – non casuale – e la numerazione delle pagine al contrario), dunque, di quelle che lasciano qualcosa dentro di profondo, fosse anche solo un pensiero. E dopo la parola fine, non sì è più gli stessi di prima.
Indicazioni utili
La lotta contro il vento
Questo libro mi ha incuriosito subito, a prima vista. Appena lo si apre si scoprono già due peculiarità: i nomi (assenti) dei protagonisti sostituiti da simboli e la numerazione inversa. Già qui un plus per l'originalità.
Il testo non è sempre scorrevolissimo, ma questa è una scelta dell'autore: è un libro sulla forza di combattere, sull'asperità del vento che batte, non tutto può essere leggero. Ci si addentra nel pack, si diventa anche noi combattenti leggendolo, ci si affeziona, ci si lascia catturare e sedurre.
Un libro M A G N I F I C O secondo me, con delle trovate di un'assoluta originalità, con dei personaggi profondissimi e così diversi. Uno sopra tutti, il trovatore Caracollo, di cui la vera identità verrà sciolta solo nelle ultime pagine del libro.
Molte volte la narrazione si prolunga nella filosofia, un fantasy filosofico, ecco.
Per me eccellente.
"La maturità dell'uomo sta nell'aver ritrovato la serietà che da bambino metteva nel gioco"
Indicazioni utili
Finalmente!
Il titolo del mio commento è esplicativo, penso, del lungo commento che andrò a scrivere. Finalmente! Da anni aspettavo un libro così! Una vera boccata di aria fresca, dannazione!
Finalmente, un libro che esce dagli schemi del fantasy e dello scifi, stravolgendone stilemi e topoi classici, approdando ad una nuova dimensione.
22 personaggi in cerca di un autore lo trovano in Alain Damasio, che riesce a dar voce alle intricate personalità dei protagonisti di questa saga a libro unico, riuscendo ad animare ogni carattere con ambizioni, speranze, pensieri, un retrovissuto intelligente e coerente. Il lessico e il ritmo della narrazione non calano mai e, di volta in volta, regalano strappi di memoria, anticipazioni, senza un (è giusto dirlo) un filo temporale sempre corretto, ma per questo ancora più coerente con se stesso.
Non svelo nulla della trama appositamente, perchè questo è un capolavoro che si deve gustare dall'ultima alla prima pagina (avete letto bene) senza che nessuno ce ne rovini nemmeno una sillaba.
Tra citazioni nietzchane ed esistenzialiste, l'Orda del Vento è un libro che ti entra nelle vene e non esce più. Il vostro "vivo" non sarà mai piùlo stesso...