L'eclisse di Laken Cottle
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Un viaggio fantastico che avvolge e porta con sé
Una misteriosa oscurità sta avvolgendo la terra: come una moderna Apocalisse il buio porta con sé e annienta ogni traccia di essere vivente. L’autrice segue da un capo all’altro del mondo la rotta del buio che tutto trascina via, descrivendoci esseri indifesi, colti nelle loro attività quotidiane, impauriti da ciò che non conoscono e a cui affidano la fine della loro vita, tanto da rimanere talvolta immobili ad aspettare che si compia il triste destino di morte.
Nel frattempo un uomo, Laken Cottle, cerca disperatamente di tornare a casa per raggiungere moglie e figlia, preoccupato per il loro destino. Il racconto del suo stranissimo viaggio, popolato da creature fantastiche, si alterna con capitoli dedicati alla sua infanzia altrettanto popolata da strani esseri e strane vicende.
Il racconto è onirico, immaginifico, talvolta si fa quasi mitologico tanto è pieno di creature fantastiche. C’è anche violenza nel viaggio e nella storia di Laken, sempre però vissuta su questo piano sognante e, anche, molto simbolico: la luce, il sole, gli occhi (spesso cuciti con un filo affinché non si aprano), i corvi. Elementi che ricorrono in una realtà che tale non sembra.
La scrittrice spiazza, crea un intero universo parallelo, macabro per molti versi. Una giostra di emozioni dal quale non si ha scampo. Un sogno, o forse meglio un incubo per il protagonista e per il lettore che cerca tracce di normalità laddove questa non è contemplata.
In questo romanzo ci si perde, apparentemente ci si confonde come in un labirinto. Ci si chiede dove si sia finiti, se ciò che si sta leggendo possa avere una logica, in qualche modo. Nonostante questo straniamento la scrittrice riesce a tenere il lettore bene avvinto benché preda della confusione e incapace di comprendere e dare un senso a ciò che sta leggendo. Impossibile lasciare la lettura, una forza intrinseca al racconto ci trascina avanti.
Ma alla fine tutto torna e tutto diventa credibile. Tutto si spiega, nonostante la durezza della verità. Il cerchio si chiude, i tasselli vanno tutti al loro posto disvelandoci il senso di un viaggio sulla colpa e sulla responsabilità individuale che è un capolavoro unico e una storia totalmente inattesa.
Si deve arrivare al cuore del buio per avere svelata la verità.
Difficile definire questo romanzo, tante cose è contemporaneamente: non esiste una categoria alla quale ascriverlo. Si vorrebbe quasi entrare nella testa dell’autrice per capire come sia riuscita a regalarci un capolavoro di tale novità.
Memorabili, oltre al resto, l’elenco di scrittori ai quali chi scrive storie si ispira, e quell’inciso spesso ripetuto: “chi racconta le storie governa il mondo”.
E Tiffany McDaniel, autrice dalla penna magica e dalla fantasia inesauribile, ha scritto una storia potente e unica dalla quale, dopo l’Estate che sciolse ogni cosa e Il caos da cui veniamo, entrambi per me splendidi, non si può più prescindere se si parla di letteratura contemporanea.