Il segreto dei maghi
Letteratura straniera
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 8
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Stand-alone mancato
Mi sento divisa sul giudizio da dare a questo romanzo: se lo si considera come un volume a se stante, la valutazione potrebbe risultare abbastanza positiva, in special modo per il ritmo incalzante della narrazione; d’altro canto, questo è il terzo capitolo della trilogia del Mago Nero e, almeno nelle intenzioni dell’autrice, parte integrante della serie. Sotto quest’ottiva, l’impressione positiva sul romanzo viene abbondantemente svalutata perché esso va in netta contraddizione con quanto spiegato nei primi capitoli.
La Canavan punta molto sui plot twist nella parte iniziale del volume, ed è proprio questo a spazzar via quasi un migliaio di pagine nelle quali veniva detto e ridetto quanto la magia nera fosse cruenta, nonché difficilissima da apprendere, e quanto Akkarin fosse il male in terra. E qui cosa si scopre? che la magia nera si può imparare in due secondi, e non prevede necessariamente pratiche sadiche, e il Sommo Lord è il salvatore di Kyralia, dal passato tragico e tormentato ovviamente (mancavano solo le cicatrici sulla schiena e poi era perfetto anche per un Harmony).
Con Akkarin diventato un Orsetto del Cuore, la trama aveva bisogno di un nuovo antagonista, quindi ecco profilarsi all’orizzonte gli Ichani, maghi neri reietti che vogliono vendetta per una guerra di 200 anni prima tra le Terre Alleate (aka la Corporazione) e Sachaka. È evidente che le motivazioni dei nemici non sono particolarmente efficaci neppure in questo capitolo, ma ancor più ridicola è la loro -tardiva- entrata in scena: sembrano un branco di teppistelli giunti a vandalizzare la capitale, ignorando totalmente il resto del regno.
L’inizio della storia ci proietta diversi mesi dopo al fine de “La scuola dei maghi”. Sonea è sempre ostaggio di Akkarin, ma dopo qualche lettura sulla magia nera e un paio di commenti su quanto il mago sia affascinante ed è pronta ad implorarlo di insegnare anche a lei la magia superiore; insegnamento che occupa giusto una paginetta e non risulta affatto difficoltoso. Inoltre, la magia antica (sì, è sempre la stessa) non è collegata per forza a pratiche malvagie, mentre quella curativa si rivela ben più letale, se necessario.
Parallelamente, si continuano a seguire le vicende di Dannyl, Lorlen, Rothen e Cery. Il primo ottiene una storyline abbastanza slegata dalla storia principale, ma incentrata soprattutto sull’evoluzione caratteriale; gli altri maghi non hanno funzioni eccessivamente incisive, mentre il giovane Ladro torna in scena con un ruolo ben più importante, sia per la trama orizzontale sia per la sua crescita. Come nei volumi precedenti, la storia si divide in due parti, con la prima occupata da lunghi spiegoni sulla figura del Sommo Lord e sulla minaccia degli Ichani e la seconda che vede finalmente l’arrivo di questi maghi neri e la battaglia per salvare Imardin.
Ancora una volta, la Canavan si perde spesso in dettagli davvero superflui, procedendo a velocità ridotta, salvo poi ingranare la quinta in scene che avrebbero meritato maggiore attenzione, come il racconto della prigionia di Akkarin a Sachaka. L’autrice sembra incapace di adottare un ritmo narrativo intermedio.
Colpa ben più grave è l’inserimento di personaggi inutili: ne sono un esempio abbastanza evidente Savara, il cui ruolo sarebbe potuto essere ricoperto da altri, e i vecchi nemici di Sonea, Lord Fergun e Regin, con il primo che torna in scena dalla fine de “La Corporazione dei maghi” solo (e sottolineo, SOLO) per essere ucciso. Sul serio, non gli hanno concesso neanche una battuta. Inutile è un aggettivo che si adatta bene anche all’esilio di Sonea ed Akkarin, visto che non serve per convincere la Corporazione della minaccia rappresentata dagli Ichani; per non parlare della “missione” di spionaggio di Rothen e delle apparizioni fugaci del sovrano, da me tanto atteso nei primi due libri a che si rivela nulla più di una debole macchietta.
Il ruolo giocato dai Ladri mi ha invece stupito perché, seppur il loro aiuto risulti fondamentale per salvare la città, rimangono pur sempre l’equivalente kylariano della mafia nostrana (ci sono chiarissimi riferimenti al pizzo e alla loro influenza in ogni attività criminale) e su questo aspetto l’autrice sorvola con scioccante tranquillità.
E se ritengo inammissibile trasformare con leggerezza criminali in eroi, provate ad immaginare quali siano i sentimenti riguardo al feroce maschilismo che permea l’intera trilogia. Come già accennato nei precedenti commenti, escludendo la protagonista, i personaggi femminili -quelli con almeno una battuta di dialogo, non semplici comparse- si possono letteralmente contare sulle dita di una mano. Nei panni dell’eroina poi, Sonea non brilla per acume o fermezza e la sua sola decisione individuale è di rimanere vicino ad Akkarin: e c’è chi l’ha inserita tra le più forti protagoniste nella letteratura fantasy!
Arrivata infine al termine di questa trilogia, vorrei segnalare a chi fosse interessato che esistono un volume prequel ed una seconda trilogia sequel. Per quanto mi riguards, cito la Vanoni: io mi fermo qui.
Indicazioni utili
- sì
- no
Il mago nero
Bello. probabilmente il più bel libro della saga, anche se alcuni fattori potevano essere approfonditi meglio. La lettura fin dalle prime pagine (al contrario del primo libro) prende e non è mai veramente noiosa. La trama si ispira spesso ad altri pilastri del fantasy ma ha una sua originalità. Concordo con altri che dicono che si potevano levare aspetti superflui che non hanno una verità nel libro per approfondire altri aspetti. Sono contento che la storia di amore non sia stata trattata troppo perché è un po' troppo (nn so se la parola è giusta) surreale e parlandone di più si sarebbe reso il libro un po' più noioso. Il finale è coraggioso ma un po' troppo "veloce": in due, tre pagine si mette troppa carne al fuoco stando sempre nel generale. Per il resto un libro (e una trilogia) bello.
Indicazioni utili
Sorprendente e promettente
Ho finalmente finito la trilogia,giusto ieri sera.
Dal canto mio posso dire che mi è piaciuta molto,sin dall'inizio e via via sempre più fino all'epilogo. A mio avviso non è facile trovare giovani autori fantasy che scrivano così da riuscire a coinvolgerti e immedesimarti bene nelle situazioni.
Se posso permettermi di rispondere alle critiche,io credo che sia un po presto per dire cose negative;a breve uscirà il primo volume della nuova trilogia e son certo che in questa la canavan saprà svelarci e chiarirci molti punti oscuri(del resto son convinto che con la prima trilogia abbia messo le basi per una possibile macro-saga dagli sviluppi originali e interessanti).
Dennyl e la sua storia? E' vero forse può apparire quasi inutile....ma vi ricordo che il titolo del primo volume della nuova trilogia è (traducendolo letteralmente)"La Missione dell'Ambasciatore"...avrà il suo senso suppongo. Inoltre,credo che la funzione del viaggio del nostro caro ambasciatore è stata fondamentalmente quella che gli ha appioppato la canavan...appunto un ambasciatore,ma per noi lettori; Dennyl infatti viaggiando ci ha fatto conoscere un mondo intero che esula QUASI del tutto dalla diatriba Kyralia VS Sachaka;farci conoscere le altre culture e i loro modi di pensare,affrontare la vita e l'approccio alla magia(in quanto variabile sensibile dell'ambientazione). Per quanto riguarda la storia omosessuale,perchè no?Anzitutto è un aspetto nuovo del genere letterario e non vedo perchè nn affrontarlo(specie in questi anni in cui la tematica è sempre più presente),criticarla mi sembra solo una lieve discriminazione. Del resto se prendeste per buone le mie parole dette sopra riguardo la figura di Dennyl,provate a immaginare un viaggio simile senza approfondire il personaggio che lo sta affrontando...allora sì sarebbe noioso ed inutile,così la canavan(secondo me)ha dato una nota di colore al tutto.
Savhara? Anche riguardo questo personaggio credo che l'autrice non avesse intenzione di lasciare in una sospensione inutile la sua identità,tantè che credo ch anche la sua figura sarà approfondita nella prossima trilogia(ed un mio amico che ha appena finito di leggere "L'Apprendista del Mago" sostiene ancora con più sicurezza questa tesi),ed anzi mi aspettto grandi sorprese dal suo personaggio.
Credo che per quanto riguarda l'epilogo siamo rimasti un po tutti sorpresi e dispiaciuti...e forse un po delusi; del resto Trudi Canavan è stata parecchio brava a creare il personaggio di Akkarin ed a farcisi affezionare,ma è anche vero che ho preferito così nel senso per cui preferisco un finale originale e non scontato come il classico lieto fine,che ci sta sempre certo...bello...romantico...ma dopo un po' può cadere a noia.
Anzi io mi aspetto grandi cose anche da questo sviluppo diverso e particolare.
Speriamo che Trudi non deluda le mie aspettative.
Indicazioni utili
Akkarin
Molto bello la storia è molto coinvolgente, è vero concordo con qualche critica tipo un pò noiosa la storia omosessuale di dannyl, la ichani che inconta cery non si capisce chi sia...ma non riesco a immaginare il libro altrimenti mi ha preso molto nonostante i difetti.
Più spazio alla storia tra Akkarin e Sonea no, mi è piaciuta così è stato più realistico senza esagerazioni e lasciando libera l'immaginazione.
Oserei dire che mi sono immedesimata abbastanza nella protagonista da esseremi quasi innamorata io stessa di Akkarin, quindi non approvo il finale che muore.. :-(
Però mi è piaciuto tantissimo perchè nonostante un risvolto così credibile e simile alla realtà, ha rotto gli schemi del solito lieto fine fantasioso e irreale.
(..bene ora è il caso che ritorno a vivere la mia vita sperando di avere qualche super capacità come Sonea e trovare un Akkarin che diversamente dal libro resti con me :-) )
Indicazioni utili
Non mi è piaciuto
Sono rimasto deluso.
Già nei primi due libri ero rimasto scioccato da come la Canavan avesse potuto tinteggiare una figura come Sonea, che rasenta la più classica delle figure Mary-Sue...
La più forte, intelligente, affascinante, di cui tutti si innamorano, sia fisicamente che "professionalmente".
Mah...Se non altro almeno la trama era abbastanza credibile.
Anche se...Che nel primo libro i maghi ci mettano un libro intero a trovarla nascosta mi pare poco credibile.
Qui nell'ultimo libro della saga invece la trama si contorce su se stessa....
Che significato ha il viaggio che Akkarin e Sonea fanno da esiliati?
CHe significato ha la storia di Dannyl...completamente avulsa dal contesto...se essa non ci fosse il libro andrebbe tranquillamente avanti lo stesso.
E per finire...un epilogo del tutto inaspettato..Akkarin muore ma Sonea rimane incinta? Del tutto inaspettato!!!!!!
A parte che la storia "d'amore" tra Akkarin (35/40 anni) e Sonea (16 anni)..insomma....
Comunque...mai stato così deluso da una saga fantasy da quanto io mi ricordi...
Peccato...Poteva essere qualcosa di originale.
Indicazioni utili
trudi canavan
A mio avviso il terzo libro parte un pò lento, diventa incalzante dopo circa 150 pagine di lettura.
Non mi è piaciuto tutto lo spazio dato al mago omosessuale, non certo perchè omosessuale, ma pechè mi è sembrato un riempitivo.
Da inguaribile romantica, avrei dato molto più risalto alla storia d'amore tra Sonea e Akkarin, che è poco sviluppata e superficiale, con pochi dialoghi e poche scene tra i due.
Non parliamo della fine del combattimento con gli ultimi tre Ichani, si conclude in modo troppo frettoloso considerando tutte le premesse.
E la Ichani che sta con Cery? Avete capito che ruolo ha avuto, ma sopratutto chi è???
E poi mi e Vi chiedo perchè far morire Akkarin, ora che finalmente si era capito chi era veramente?
Allora, cara Trudi, rivogliamo indietro Akkarin e un pò di felicità per Sonea. Stupiscici!
Indicazioni utili
colpo di scena.....
Ho terminato oggi di leggere l'ultimo romanzo "Il segreto dei maghi", devo di re appassionante e ricco di colpi di scnea, l'autrice ha tenuto il più bello per l'ultimo romanzo, invogliandoci a sapere la verità, perchè non poteva essere vero che Akkarin fosse il male e Sonea,un personaggio troppo intelligente astuto per sbagliare...Il romanzo si è svolto come l'assemblamento di un puzzle, le pagine scorrevano e ogni tassello prendeva il proprio posto, tutto avrei immaginato tranne che il Sommo Lord morisse, forse il mio romanticismo avrebbe preferito vederli di nuovo insieme nella casa del S.L in attesa di un piccolo sicuramente mago...Speriamo solo ke la fantasia di Trudi ci regali un altro romanzo, un seguito in cui Akkarin torni...con la magia tutto è possibile!!!
Indicazioni utili
il segreto dei maghi
ho appena finito di leggerlo. sto ancora male per come è finita la storia tra Sonea e Akkarin... il libro mi ha preso molto di più rispetto agli altri due (comunque molto belli lo stesso), forse alcune parti si potevano approfondire un pò. la storia omosessuale, nel racconto, l'ho trovata fantastica ed emozionante e soprattutto innovativa. ma lo storia tra Sonea e Akkarin mi ha totalmente conivolta, spero proprio che l'autrice in qualche modo lo faccia rivivere... il libro scorre molto, l'ho finito in una settimana e lo consiglio a tutti gli amanti del fantasy