Il mondo dopo la fine del mondo
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Nick Harkaway (Cornovaglia 1972) è il quarto figlio del grande John le Carré. Ha studiato filosofia, sociologia e politica al Clare College di Cambridge, per poi lavorare nell'industria cinematografica. Ha scritto inoltre opere destinate all'immortalità: i testi di un sito web di una casa di lingerie estremamente glamour, diversi assegni postdatati, e un opuscolo per un'azienda svizzera produttrice di macchine tappatrici (quelle che mettono i tappi alle bottiglie). Ha praticato scherma, aikido, jujitsu e kickboxing con risultati modestissimi. Vive a Londra con la moglie.
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 3
Originale e strano
Ho letto solo questo romanzo di Harkaway, e se non è l'unico che ha scritto, forse è l'unico pubblicato in italia. Romanzo di 500 pagine circa, l'ho letto in 6 giorni.
Una strana avventura narrata in modo strano, linguaggio volgare, diretto, giovanile. Onomatopee ogni 2 righe e imitazioni di ogni tipo di suoni. Personaggio divertenti con tratti precisi e delineati. Storia molto dinamica, molti flashback. Per le prime 200 pagine si fa fatica a capiremolte cose, ma poi il romanzo accelera diventando più sciolto. Sono presenti scene di sesso, di combattimento, di fuga, di dialogo. La fantasia è ai suoi massimi livelli: api giganti, ninja, metaumani, mutanti, cani enormi, armi apocalittiche... tutto mescolato in un caotico viaggio per la salvezza del pianeta.
Consiglio la lettura agli amanti dei manga e dei fumetti americani, a chi ama il fantastico non troppo serio.
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Irritante...
Piacevole l'idea e la prima metà del romanzo.
Raggiungere un apice di tensione nel plot per poi perdersi in un finale scontato e farraginoso.
La traduzione italiana certe volte sembra ambigua.
Postilla riguardante le leggi di Newton: quando la forza di inerzia si esaurisce l'energia cinetica raggiunge il suo minimo (....non il suo massimo), il massimo lo raggiunge l'energia potenziale.
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Da leggere
All'inizio ti perdi, poi lo harkaway ti riporta sulla strada giusta. La sensazione che ho avuto leggendo Il Mondo dopo la fine del Mondo è che fosse una storia densa, piena. Non puoi saltare dei pezzi, volare alla fine del capoverso, perché nel pezzo che hai appena tralasciato c'è la chiave di comprensione del capitolpo successivo. Il rischio: lo smarrimento tra personaggi che non stanno né in cielo né in terra ( e infatti non esistono) ninja bastardi che vogliono controllare il mondo e "nuovi" esserei umani. la trama si snoda lungo molto tempo, ma è veloce, raccontata sempre al presente. Ottimo