I ragazzi selvaggi
Editore
Recensione Utenti
Opinioni inserite: 1
Top 10 opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Meteoragazzi con nuvole e arcobaleni
Chi sono “I ragazzi selvaggi” di William Seward Burroughs?
Posso tentare di rendere l’idea con alcuni aggettivi?
Sono aggressivi e felini (“Ragazzi-gatto foggiano artigli cuciti in spessi guanti di cuoio allacciati intorno a polso e avambraccio, e gli artigli curvi e cavi sono imbottiti di pasta di cianuro”).
Sono zoomorfi (“Ragazzi-serpente in sospensori di pelle di pesce nuotano fuori dalla baia. Ciascun ragazzo ha un serpente marino velenoso e maculato intorno al braccio).
Sono licenziosi, provocatori ed estetizzati (“Meteoragazzi con nuvole e arcobaleni e aurore boreali negli occhi scrutano il cielo”).
Cosa combattono?
“Intendiamo schiacciare la macchina poliziesca ovunque… Intendiamo distruggere ogni sistema verbale dogmatico. Il nucleo familiare tutte le sue appendici cancerogene sotto forma di tribù, paesi, nazioni saranno eliminati alla radice. Non vogliamo più sentire alcun linguaggio familiare, linguaggio materno, linguaggio paterno, linguaggio da sbirro, linguaggio da prete…”
L’opera non è tuttavia schematizzabile, rigurgita di allucinazioni e distorsioni psichedeliche, si svolge nel mondo intero ed è narrata con pdv mobile, cinematografico, addirittura per immagini di sale giochi catturate con il voyeurismo del peep show…
Giudizio finale: misogino, lisergico, sessantottino. Ai limiti della follia espressiva.
Bruno Elpis
Indicazioni utili
- sì
- no