Hyperion
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Hyperion
Siamo nel XXVIII secolo. L'umanità si è espansa nell'intera galassia,distribuendo sì in una nuova federazione che riunisce tutti i mondi abitati chiamata l'Egemonia dell'Uomo. ciò è stato possibile grazie ai grandi progressi della tecnologia dei telereporter che permettono di muoversi in maniera istantanea tra un mondo e l'altro, ma è anche frutto di una dolorosa dispora che ha privato gli esseri umani della Terra in seguito ad un esperimento finito male è noto come il Grande Errore.
e in questo scenario che sette pellegrini selezionati dall'Egemonia intraprendono un lungo viaggio verso il pianeta Hyperion, dove stanno per aprirsi le Tombe del Tempo, antichi manufatti dov'è il tempo scorre a ritroso e custoditi dallo Shrike, creatura tanto misteriosa quanto sanguinaria. Sei di loro moriranno, l'unico sopravvissuto vedrà realizzarsi un suo desiderio.
Durante il viaggio ognuno racconta la propria storia che servirà a spiegare il motivo del pellegrinaggio.
Conosceremo così padre Hoyt, sacerdote cattolico e Fedmahn Kassad, soldato in cerca della sua misteriosa amante Moneta. Incontreremo per la prima volta Martin Sileno, cinico e irriverente poeta autore che narra le gesta dei sette Pellegrini. Ascolteremo la storia struggente di Sol Weintraub e di sua figlia Rachel colpita da un morbo misterioso che la fa invecchiare a ritroso. Al viaggio partecipano anche Brawne Lamia già incinta di Aenea, la ragazzina che sarà protagonista nel terzo e quarto libro della saga, e il Console, ex rappresentante dell'Egemonia. Il settimo passeggero, Het Masteen, capo di una setta dei templari ecologisti, sarà l'unico non poter raccontare la propria storia in quanto scomparirà misteriosamente.
Hyperion non ha una vera e propria trama, ma le storie dei protagonisti risultano estremamente avvincenti personaggi sono molto ben delineati. La sua lettura è sicuramente obbligatoria per chi volesse proseguire con gli altri tre volumi della monumentale saga.
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Un futuro plausibile
E’ da qualche mese che sto dedicandomi alla lettura del genere fantascientifico e mi rendo conto, alla fine di ogni romanzo, di aver commesso l’errore per aver trascurato per tantissimi anni tale genere a causa di uno stupido pregiudizio (come in genere sono tutti i pregiudizi) dovuto a una superficiale convinzione indirizzata alla mancanza di spessore narrativo e di piacevolezza e riflessione intrinseca alla letteratura in questione. Questo quarto romanzo appena concluso è la conferma del mio errore di valutazione che mi ha “perseguitato” per decenni!
Il romanzo è ambientato nel ventottesimo secolo; il pianeta Terra non esiste più poiché distrutto da una gigantesca esplosione dovuta a errore umano e, di conseguenza, tutta l’umanità ha dovuto cercare la sopravvivenza colonizzando decine e decine di pianeti, in parte simili alla Terra, governati da un sistema interplanetario chiamato l’Egemonia. Hyperion fa parte di uno di questi pianeti ed è minacciato da entità esterne non meglio identificate che cercano di invaderlo e distruggere le presenti e complesse pseudo-civiltà che abitano il pianeta. Al fine di evitare tale minaccioso disastro, l’Egemonia decide di inviare sette “pellegrini” scelti in maniera molto selettiva che dovranno affrontare situazioni all’apparenza paradossali ed essere pronti a sacrificarsi affinché l’attacco alieno non sortisca gli effetti voluti.
Ognuno dei sette personaggi-pellegrini, di estrazione totalmente diversa per incarico e caratteristiche comportamentali, dovrà raccontare una propria storia che è propedeutica alla missione che devono svolgere; la narrazione è costantemente intrisa di sconosciute super-tecnologie, civiltà al limite della comprensione umana, ambienti e paesaggi caleidoscopici che, a volte, oltrepassano la pura fantasia.
Non voglio fare alcuno spoiler e mi soffermo a questo punto; c’è da dire che il futuro ha infinite possibilità di vita secondo canoni non in questo periodo pensabili dove il concetto profondo di sopravvivenza e di credenza in qualcosa di superiore assume poliedriche sfaccettature. Tutto ciò che crediamo necessario, tutti i progetti per una vita migliore, oppure una sopravvivenza, è messa in forte discussione…l’opposto, il contrario potrebbe avere maggior significato!
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Fantasia 10 e lode!
Per chi ama la Fantascienza il ciclo di Hyperion (quattro libri di cui questo è il primo ma in un certo senso autoconclusivo) è assolutamente imperdibile. Qui Dan Simmons da il meglio di se, e per quanto in alcune parti sia un pò prolisso ha dimostrato una creatività straordinaria. La storia è parecchio complessa : Simmons ha costruito un futuro lontano in cui la terra non esiste più e gli uomini hanno colonizzato l'immenso spazio grazie alla tecnologia dei Teleporter, veri e propri ingressi interstellari che permettono di spostarsi in pochissimo tempo da un luogo all'altro della galassia. Sette pellegrini affrontano un pericoloso viaggio verso Le Tombe del Tempo , un luogo che sembra muoversi dal futuro verso il passato , sul pianeta Hyperion. Le Tombe del Tempo sono custodite da un misterioso essere, lo Shrike, il Signore della Sofferenza, forse un'entità divina che viaggia nel tempo e nello spazio e si narra distrugga chiunque si avvicini a quel luogo, dove stanno le risposte per evitare un conflitto interplanetario.
I sette pellegrini raccontano ognuno la propria storia svelandoci tassello per tassello il mondo fantastico creato da Simmons mentre intorno a loro si profila sempre più minacciosa una guerra interstellare.
Il libro è scorrevole anche se pieno di descrizioni dettagliate e di simbolismo e riferimenti religiosi, mescolando sapientemente fantascienza, avventura, storia e religione Dan Simmons costruisce attorno al lettore un intero universo , curatissimo nei dettagli, affascinante e complesso che si interroga sul futuro dell'uomo ma anche sui suoi limiti e sulla capacità di superarli, ora o nell'anno 2700...
Ovviamente per capire il più possibile e apprezzare appieno questa opera è consigliabile leggere tutti e quattro i volumi ma già questo preso da solo è davvero notevole, sicuramente uno dei capolavori della Fantascienza .