Brilleremo tra un milione di soli
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Missione sopravvivenza.
Dopo l'eliminazione del Phydus, la morte del primo Eldest ed il riacquistare della consapevolezza e delle emozioni dell'intero equipaggio della Goodspeed, per Amy e Elder giorni difficili si prospettano all'orizzonte.
Se da un lato vi è il problema della conduzione di un motore e di una nave che risente degli anni e dell'età, dall'altro vi è la gestione di una popolazione che dopo generazioni di emozioni represse rifiuta la figura di un leader perché così preposto dalla mera successione gerarchica. L'equilibrio che regnava sulla nave si è irrimediabilmente incrinato e per Elder mantenere l'ordine, sedare le rivolte, dimostrare il suo valore quale guida è sempre più arduo. In particolare qualcuno sta deliberatamente minando alla figura che da generazione l'Eldest rappresenta, non ha scrupoli questo soggetto, non ha remore sui mezzi da applicare e sulle scelte da porre in essere.
Amy dal canto suo è consapevole della situazione in cui verte, i genitori restano il suo pensiero fisso e la sua giovane età ancora spicca tra le pagine di questo secondo capitolo della saga della Revis ma riesce altresì a comprendere che non sempre “la casa” è un luogo fisico, spesso è quella persona che la rende tale ed ineguagliabile. Un misterioso enigma le è inoltre stato destinato; Orion infatti ha disseminato sulla Godspeed una serie di indizi volti a rivelare alla nostra protagonista l'oscuro segreto che aveva indotto il precedente Eldest al silenzio, alla menzogna. La giovane rappresenta il c.d. “piano b” dell'archivista e soltanto a lei spetterà la scelta finale che determinerà il futuro delle persone che le sono accanto.
“Brilleremo tra un milione di soli” è uno di quei romanzi che ci mette del tempo a partire risultando di conseguenza nel suo inizio lento e farraginoso, è uno di quei testi che il lettore riesce ad anticipare e precorrere prefigurandosi buona parte degli eventi futuri al punto tale da sentire il retrogusto di quella sensazione di deja-vu che immancabilmente è pronta a segnare il destino dei nuovi scritti che si affacciano nell'era moderna, è uno di quei libri che si sviluppa veramente solo dalla sua seconda parte.
La prima buona metà di questo è necessaria per il susseguirsi dei fatti narrati ma inevitabilmente è percepita quale superflua, tanto che quasi annoia chi legge. Ed è un peccato perché nella seconda parte non mancano i colpi di scena e l'intreccio narrativo è perfino quasi intrigante.
Linguisticamente parlando lo stile è il medesimo della Revis dunque non mancano talune delle espressioni ed abbreviazioni che già erano presenti in “Across the universe” (opera di poi ripubblicata con il titolo “io e te oltre le stelle”) ma i personaggi sono meglio delineati e l'evolversi delle vicende invita il lettore a proseguire nella narrazione.
Tra tutti Elder è quello che maggiormente matura ricoprendo la veste di Leader ed avendo il coraggio di assumersi le responsabilità che questo ruolo richiede, Amy è ancora pedante sul discorso dei suoi genitori ma in modo minore rispetto al precedente capitolo e proprio per il fatto che inizia a metabolizzare la sua nuova vita e la presenza delle persone che veramente ha accanto.
Migliore del primo ma gli manca ancora qualcosa.
Indicazioni utili
- sì
- no
no = a chi cerca romanzi profondi, significativi, indimenticabili, forbiti nonché è lettore di P. Dick, Asimov etc.