Narrativa straniera Fantascienza Bitten. La notte dei lupi
 

Bitten. La notte dei lupi Bitten. La notte dei lupi

Bitten. La notte dei lupi

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La trama e le recensioni di "Bitten. La notte dei lupi", romanzo di Kelley Armstrong edito da Fazi. Toronto, ai nostri tempi. Elena Michaels è una giornalista di successo, ha un ragazzo normale che la vorrebbe sposare, ama correre di notte, correre veloce come il vento. Non sono certo le strade buie o i tipi loschi a farle paura perché dalla sua ha qualcosa di straordinario. È l'unica donna licantropo al mondo. Ha abbandonato il suo clan d'appartenenza e i comfort della villa, loro quartier generale, per una vita ordinaria. Indietro non si è lasciata solo un Branco ma anche Clay, colui che l'ha tradita trasformandola in un licantropo. Sarà l'amore per l'unico uomo che davvero le abbia toccato il cuore e il forte sentimento di appartenenza ai licantropi che la ricondurranno indietro, quando il Branco avrà bisogno di lei. È giunto per Elena il momento di scegliere tra l'amore per Clay e quello per il ragazzo della porta accanto, tra la sua nuova vita, tessuta su una tela labile e pregna di bugie, e la sua natura che, come la luna chiama le maree, la sta chiamando a sé.

Kelley Armstrong è l'autrice della serie bestseller Women of the Otherworld e dell'acclamata trilogia Darkest Powers, in uscita per Fazi Editore nel 2011. Vive con il marito e i tre figli nella campagna dell'Ontario, in Canada.



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Bitten. La notte dei lupi 2014-08-24 12:23:28 Venusia78
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Venusia78 Opinione inserita da Venusia78    24 Agosto, 2014
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Elena Michaels = Anita Blake?

Che dire? Mi aspettavo di più.
Dopo aver letto le recensioni su Qlibri e altri siti mi ero fatta un’idea che è stata completamente delusa.
Il libro è scritto bene, con descrizioni particolareggiate e curate, i personaggi hanno tutti, chi più chi meno (ovviamente in base alla rilevanza all’interno della storia) un certo spessore e caratteristiche ben delineate però c’è più di qualcosa che rovina il quadretto.
La storia parte a Toronto (poche pagine in realtà) per poi spostarsi nello stato di New York e già questo marca male: persa un’occasione per cambiare ambientazione invece che metterla come di consueto negli onnipresenti Stati Uniti. Vabbè, la storia non scade certo solo per questo!
Già il prologo mi aveva fatto accapponare la pelle: dieci pagine (sì, dieci pagine!!!!) sulla protagonista che gira sotto forma di lupo per le strade di Toronto. Generalmente i prologhi sono di un paio di pagine, quindi mi chiedo: perché non stralciare un po’????
Proseguiamo. La trama ci mette un po’ ad ingranare ma ci può stare (le storie che partono in quarta generalmente mi creano un po’ di confusione) e il problema è che è quanto di più banale possa esistere! Il solito nemico esterno al branco, ma non troppo, che fa fuori uno dopo l’altro alcuni membri del branco per vendicare vecchi rancori giovanili e ovviamente vuole la protagonista. Viva la fantasia, non c’è che dire! La storia scorre senza mai un contraccolpo, un pizzico d’ansia per ciò che sarà dei personaggi, assolutamente niente! L’unico momento che mi ha un po’ spiazzata è stato quando tornano a Toronto: ecco, non me lo aspettavo! E quelli sono sicuramente i capitoli migliori. Il finale della storia è frettoloso, quasi infantile, che ti fa dire: ma perché mi sono sgranata quattrocento pagine per arrivare a questo?
Parliamo dei personaggi: Elena Michaels sembra Paperino da quanto è stata iellata nella sua vita. Orfana in giovane età, passata di famiglia in famiglia dove tutti i padri putativi sembravano voler abusare di lei (una bella pubblicità alle adozioni, non c’è che dire!) e quando trova l’unico uomo che ama, ops, è un licantropo talmente egoista da morderla per farla diventare come lui. Clay sembra per parte sua il sociopatico per eccellenza: orgoglioso del suo essere licantropo e solitario, vive a pieno il suo lato animalesco, senza rimorsi o rimpianti, al contrario di Elena (e in questo non c’è nulla da dire, anzi); il punto è che occasionalmente strappa dita, tortura, uccide in maniera brutale chi va contro di lui o il suo capobranco. Ora vorrei che qualcuno mi spiegasse perché dovrebbe farlo visto che i lupi non torturano, ma uccidono le prede e basta. Il suo comportamento è davvero poco animalesco, e al contrario molto umano quindi nascondersi, come fanno in molti film o libri, dietro il lato bestiale lo trovo davvero assurdo visto che l’unico animale che tortura per il gusto di farlo è l’uomo.
Ma ritorno ad Elena che altri non è che ANITA BLAKE! Non so se avete mai letto la saga della cacciatrice di vampiri ma io l’ho fatto e vi posso assicurare che trovo tante, troppe similitudini fra le due (ricordo che la saga di Anita Blake è più vecchia di dieci anni quindi capite anche voi chi ha ispirato chi). Entrambe orfane (anche se Anita solo di madre), aggressive, piene di testosterone più degli uomini, vogliono sempre avere l’ultima parola e sembra che il mondo maschile ruoti attorno a loro (è una prerogativa che noto in tutte le scrittrici: evidentemente la maggior parte delle donne sogna di essere corteggiata da mille uomini. Mah…). Però Anita è più fredda di Elena e questo depone a suo favore visto che gli atti impulsivi di Elena somigliano più a scenette isteriche da bambina di dieci anni e che diventano per lo più irritanti. E ovviamente entrambe non sanno cosa vogliono: credono di saperlo però i fatti gli danno perennemente torto.
Senza contare che in entrambe le serie, tutta l’atmosfera è ammantata di promiscuità e sensualità, volta quasi al morboso. Insomma mi chiedo: quando si parla di licantropi e affini, è mai possibile che non ci possa essere una via di mezzo senza ricorrere alle melensaggini in stile Twilight o alla violenza in salsa Blake/Michaels???
Concludo dicendo che la seconda parte è sicuramente migliore della prima, con le descrizioni che si diradano (per fortuna, non ne potevo più dopo un po’) e i dialoghi che prendono più spazio ma… i nemici sono proprio comici, senza nerbo, né spina dorsale!
Insomma non proseguirò la lettura della saga perché ne ho avuto abbastanza di Anita, ehm… volevo dire, Elena. Meglio comunque Clay di lei: l’impulsività è molto più affascinante in un uomo che in una donna.
Comunque, per quanto ho letto io di licantropi, MILLE VOLTE MEGLIO LA SAGA DEI LUPI DI MERCY FALLS.

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Bitten. La notte dei lupi 2012-01-16 17:34:21 Sara S.
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Sara S. Opinione inserita da Sara S.    16 Gennaio, 2012
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Women of the Otherworld, vol. 1

In "Bitten" troviamo come protagonista Elena, un donna licantropo che tenta di vivere una vita normale, abita in un appartamento nel centro di Toronto (Canada), ha un lavoro che la gratifica, e convive con un fidanzato umano e assolutamente ignaro della sua doppia natura. Non è facile per lei tenere a bada le sue trasformazioni, e a volte le capita di dover "scappare di casa" nel cuore della notte per andare a dare sfogo ai suoi istinti di lupo. Ma, nonostante la sua vita sia un tantino più complicata del normale, si sente appagata ed è convinta che sia quello lo stile di vita giusto per lei. Le cose si complicheranno quando Jeremy, capo del suo branco, avrà bisogno di lei ed Elena sarà costretta a tornare con il suo gruppo di licantropi, gruppo al quale aveva deciso di non voler più appartenere. Da qui il romanzo si farà sempre più avvincente ed interessante. Elena dovrà affrontare i suoi problemi esistenziali, il suo senso di non appartenenza al suo gruppo, il riaffiorare di un vecchio sentimento per il suo ex fidanzato e al tempo stesso sarà minacciata da pericoli esterni di grande portata. Dei misteriosi killer dalla doppia natura e mai conosciuti prima si stanno infatti aggirando per i boschi e stanno mietendo vittime. Sarà l'inizio di un incubo senza fine e senza esclusione di colpi.
Era da tempo che non leggevo un urban fantasy così appassionante! "Bitten" è un romanzo bellissimo e straordinariamente sviluppato, che mischia al suo interno una buona dose di thriller, azione e un pizzico di pungente commedia. Non manca anche una piccola dose di romance, che ha però il pregio di non prevaricare assolutamente sulla trama. Essendo a tutti gli effetti un romanzo Adult, ci sono anche alcune scene di sesso, non troppe e non troppo particolareggiate, che di troppo hanno solamente un abuso eccessivo del termine "orgasmo". Questo è l'unico e il solo difetto che mi sento di perpetrare ai danni della storia, perché tutto il resto l'ho trovato assolutamente PERFETTO!
Kelley Armstrong è un'autrice che sa il fatto suo. Scrive bene, è capace di appassionare il lettore con una trama molto articolata e molto ben sviluppata. Le descrizioni di ambienti, personaggi e azioni, sono ottime. Le scene appaiono tutte molto vivide nella mente del lettore, non creando mai spiacevoli situazioni di confusione. In molti urban fantasy mi è infatti capitato spesso di riscontrare che le descrizioni diventino deboli quando si tratta di passare alle scene di azione, con il risultato che i momenti di tensione vengono liquidati alla svelta per passare alla storia d'amore. NON è questo il caso di "Bitten"! Qui le scene d'azione ci sono e sono tante e, cosa importante, sono molto avvincenti! L'autrice inoltre descrive talmente bene le sensazioni della protagonista quando si trasforma in un lupo che sembra proprio di viverle sulla propria pelle. Una romanzo che personalmente ho trovato qualitativamente superiore ai moltissimi urban-fantasy sul mercato, capace di intrattenere piacevolmente, emozionare e creare picchi di tensione. Dopo aver girato l'ultima pagina sono stata pervasa da un senso di soddisfazione per l'ottima lettura intrapresa.
"Bitten. La notte dei lupi" è il primo libro della lunghissima saga "Women Of The Otherworld", che conta ben 13 libri. Una serie che, dopo la lettura di Bitten, mi sento assolutamente di consigliare. Unica perplessità sono i lunghi tempi di pubblicazione in Italia. "Stolen" infatti, secondo libro della serie, è stato pubblicato a Gennaio 2012 dopo un anno e mezzo dalla pubblicazione del primo e mi è sembrata un'attesa un po' eccessiva, considerando che negli USA sono stati già pubblicati tutti tranne il tredicesimo. Confido quindi nella casa editrice Fazi per avere dei tempi di pubblicazione più veloci: questa è una serie che merita moltissimo, sarebbe un vero peccato altrimenti. Ma c'è da dire anche una cosa: nonostante "Bitten" faccia parte di una serie non ha assolutamente un finale a cliffhanger come spesso succede. Questo è sicuramente un punto a favore. Non so gli altri volumi, ma per quanto riguarda "Bitten" posso affermare che è una storia autoconclusiva e può quindi essere letta nell'ottica del romanzo singolo senza pensare agli innumerevoli seguiti.

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Bitten. La notte dei lupi 2011-12-23 16:41:14 Lady Aileen
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Lady Aileen Opinione inserita da Lady Aileen    23 Dicembre, 2011
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She Wolf

Bitten La notte dei lupi è il primo volume di una serie urban fantasy per adulti che ha per protagonista Elena Michaels, una donna che fatica ad accettare la sua natura di licantropo (inoltre è l'UNICA donna licantropo) e a perdonare chi l'ha resa tale.
La storia è raccontata solo dal punto di vista di Elena (scritto in prima persona), un personaggio che non suscita grande simpatia. Naturalmente il suo modo di fare è da imputare ad un passato non proprio felice.
Sicuramente è romanzo insolito soprattutto per la visione del licantropo infatti la licantropia si tramanda di padre in figlio o attraverso un morso ma di solito le femmine non riescono ad adattarsi alla trasformazione e muoiono. I mannari di solito vivono in branco (ci sono alcuni esemplari che invece preferiscono vivere fuori controllo) e non uccidono esseri umani a meno che non sono minacciati (vivono una vita solitaria e per loro conta solo il "Branco").
L'autrice è riuscita a creare una protagonista particolare e reale: cinica, dura, irritante, arrogante, ribelle, indipendente, a volte risulta immatura e incoerente.
La storia si concentra principalmente sul pericolo che minaccia il "branco" ma non manca il risvolto romantico (Clay è un santo rispetto ad Elena). Mi è piaciuto come l'autrice abbia gestito il "triangolo" amoroso ma restano comunque questioni che non hanno un grande spazio.
Il romanzo ha una trama intrigante, giusta dose di avventura e suspense ma molto descrittivo (sfoltirlo un po' non sarebbe stata una cattiva idea) e poche interazioni tra i personaggi (l'autrice ha preferito soffermarsi sulle riflessioni di Elena).
Ora non mi resta che aspettare Stolen, il secondo volume della serie.

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Bitten. La notte dei lupi 2010-09-27 08:25:22 betti
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betti Opinione inserita da betti    27 Settembre, 2010
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bitten

licantropi .... esseri umani che si trasformano in lupi. la Armstrong descrive magnificamente ogni passaggio della trasformazione, senza tralasciare dolore, paura ... inquietudine. la storia è quasi priva di dialogo. la scrittrice preferisce raccontare rendendo così il libro poco sciolto, a tratti pesante. l'irrequietezza della protagonista è palpabile, combattuta dalla passione sfrenata per colui che la condannata ad una vita difficile. in questo libro vedrero lupi mannari in vere bestie feroci, assetati di vendetta e di sangue. un libro intrigante e ben scritto.

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Bitten. La notte dei lupi 2010-09-10 12:49:11 Claire
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Claire Opinione inserita da Claire    10 Settembre, 2010
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"Bitten"

Finalmente un urban fantasy con una trama che regge e soprattutto dove i suoi protagonisti, i licantropi in questo caso, non sono macchiette o animaletti da compagnia, ma veri e propri predatori !
Certo i licantropi di "Bitten" non sono assassini a sangue freddo, ma finalmente troviamo i licantropi nella loro versione più naturale e a tratti selvaggia. Al bisogno sono assassini, anche se non uccidono per piacere ma soltanto per necessità come quella di difendere il "Branco" dai bastardi ovvero licantropi fuori dal branco che vivono per conto loro. Ma veniamo alla trama ...
Elena è una giornalista, vive a Toronto e da un paio di mesi vive insieme a Philip. Elena è un licantropo da più di 10 anni ed è l'unica donna ad esserlo e quindi per questo rappresenta per l'universo dei licantropi una preda ambita. C'è da dire che la nostra Elena non è nata così, ma bensi è stata morsa all'età di 19 anni da un licantropo , Clayton per l'esattezza che è anche l' uomo che voleva sposare...
Il rapporto fra Elena e Clay si incrina dopo che lei viene morsa, lui viene bandito dal branco e lei deve affrontare tutto il pericoloso passaggio delle trasformazioni e soprattutto dove accettare l'idea di questa nuova vita sicuramente non facile.
Elena non accetta di buon grando la sua licantropia, perchè tramite questa vita le viene negato tutto ciò che desiderava dalla vita , ovvero una casa stabile, una famiglia, un marito...è per questo che dopo una lunga discussione con Jeremy , il Capo Branco, abbandona la pace e la sicurezza di Stonehaven per rifarsi una vita per conto suo.
Infatti trova un lavoro come giornalista, si innamora dell' umano Philip che tiene all'oscura della sua vera natura...insomma cerca di rimettere in sesto la sua vita , ma non può dimenticare il richiamo selvaggio della licantropia.
Fino a quando una sera Jeremy non le recapita uno strano messaggio...l'unica cosa che può fare Elena anche se a malincuore è quella di ritornare a Stonehaven dalla sua strana famiglia, dal suo branco. E lì l'aspetta come sempre Clay...
Ora mi fermo qui con la trama perchè è giusto così, ho svelato già troppo
La cosa che più mi è piaciuta di questo romanzo è che finalmente la vera natura dei licantropi non ci viene mostrata in maniera zuccherosa come in altri romanzi, ma ci viene svelata la loro essenza vera di predatori notturni, certo non manca la storia d'amore e il thriller ma è tutto così ben mescolato che è un piacere leggere.
La scrittura è ben articolata, con bei dialoghi e soprattutto l' eroina che ci viene presentata è una donna si forte e combattiva, ma che ha anche una parvenza di fragilità. Prova paura ma nonostante tutto reagisce !
Per quanto riguarda Clay , il personaggio maschile devo dire che all'inizio del libro ci viene presentato come uno psicopatico, un torturatore di licantropi senza scrupoli....ma appena si comincia a conoscerlo meglio, la sua presunta "mostruosità" passa in secondo piano, forse perchè è addolcita dall'amore verso Elena...non sò spiegarlo di preciso. Al contrario di Elena , Clay si sente più licantropo che uomo , non vuole un rapporto con gli umani perchè vive bene e in maniera libera la sua licantropia. Sia Elena che Clay sono due personaggi difficili da gestire ma la Armstrong è riuscita a rendere credibile la loro storia, forse con qualche piccola pecca qua e là ma tutto sommato è riuscita là dove molti altri scrittori hanno fallito !

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Urban Fantasy
Romance
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Bitten. La notte dei lupi 2010-07-08 08:22:11 Ginseng666
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Ginseng666 Opinione inserita da Ginseng666    08 Luglio, 2010
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Oltre la quieta apparenza...

Un libro in cui la fantasia dell'autrice si mescola mirabilmente con le antiche leggende...
Tutti noi conosciamo la leggenda dei licantropi, quei personaggi così particolari che la luna trasforma in bestie feroci e pericolose...
Qui si tratta di una ragazza...la protagonista di questa storia è una giornalista, razionale e che vive la sua esistenza in un'apparente...normalità..
Ma custodisce un segreto...è stata infettata da un licantropo ed è anche lei una donna-lupo...
Ella vorrebbe condurre una vita normale e prova ad innamorarsi del ragazzo della porta accanto....
Può l'amore riscattare e guarire?
Divisa tra l'attrazione amorosa e il richiamo della foresta e del branco dei lupi, Elena si troverà intrappolata nei meandri di un labirinto emozionale e istintivo...
Dovrà scegliere, suo malgrado...e una delle sue nature...alla fine avrà il sopravvento..
Avvincente e ricca di suspence, questa storia è piacevolissima e ti prende sin dalle prime pagine..
Consigliata.
Ginseng666


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Agli amanti del genere fantasy...
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Bitten. La notte dei lupi 2010-06-25 19:37:30 Katrine
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Opinione inserita da Katrine    25 Giugno, 2010

Ipnotico

Un libro che sin dal primo capitolo ti intrappola nel suo universo dal quale non puoi più far ritorno fino a che non finisci anche l'ultima parola.Ricco di azione e suspence, la Armstrong riesce coinvolgerti ed appasionarti. Sicuramente un libro che merita di essere letto.

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