Annientamento. Trilogia dell'Area X
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Molto marketing poca azione
Ho preso in mano questo romanzo per due motivi principali: uno e` la bella copertina che mi ha colpito quando l’ho inizialmente vista sui banchi delle librerie nel 2015; due il film appena uscito per Netflix con Natalie Portman; l’interesse era latente e questi due fattori lo hanno acceso definitivamente. Fatta questa premessa posso iniziare a discernere a proposito del libro. Un romanzo che vedo collocare nel genere fantascienza e addirittura nel sottogenere new weird, che a mio parere sono catalogazioni alquanto pretenziose e di difficile inquadratura almeno per me in quanto neofita e ignorante del genere.
Il racconto ha come protagonista questa misteriosa Area X, una regione colpita da qualche evento extra-normale (alieni, disatro nucleare?) non meglio specificato che a quanto pare e` stata teatro di numerose spedizioni tutte terminate con la perdita degli equipaggi inviati. Tra questi equipaggi nell’ultima spedizione pare facesse parte il marito della protagonista, il quale ha subito qualche evento inspiegabile e da qui la volonta` di partecipare alla nuova missione. Una missione con un equipaggio fatto di sole donne con caratteristiche complementari che presto si trasforma in un’avventura con molti imprevisti.
Questa e` la trama, intrigante sicuramente e con tante vie di evoluzione avendo praticamente un mondo da costruire e esplorare e non per niente questo e` il primo capitolo di una trilogia: la trilogia dell’Area X.
Personalmente non sono stato molto coinvolto dalla storia, l’ho trovata fredda, oltremodo descrittiva e senza reali colpi di scena che mi facessere gridare al wow! Quei pochi che mi aspettavo sono stati dei mezzi flop; forse anzi sicuramente ci saranno delle evoluzioni notevoli negli altri due capitoli e questo primo capitolo era solo un’introduzione, ma credo che avrebbe dovuto invogliarmi a continuare e invece mi sono detto che questa trilogia puo’ aspettare tempi migliori o magari passo direttamente alla parte video che non mi sembra perda molto come qualita`.
Arrivederci Jeff, magari in altre aree.
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LA RIVINCITA DI GAIA
VanderMeer con questo primo libro della sua trilogia ci porta a fare conoscenza con l' Area X.
Quest' area è un territorio dove coabitano a stretto contatto i più disparati habitat e specie animali e vegetali. Spazio che viene studiato e tenuto nascosto da un' agenzia governativa chiamata Southern Reach. A questo scopo vengono mandate da quest' agenzia varie spedizioni nell' area. Da qui inizia il romanzo, dal racconto dell' esplorazione da parte della dodicesima missione.
Il leitmotiv del libro è il mistero legato all' Area X. Che cos'è? Come si è creata? Da chi è abitata? Perchè alcune persone ricompaiano inspiegabilmente al di là del confine? E altri interrogativi ancora.
L' autore ci immerge in questo clima grazie alla creazione di un' ambientazione claustrofobica e opprimente, dandoci come l' impressione di essere spiati dalla natura. Ed è questo uno dei più grandi meriti di VanderMeer, di aver creato un'ambiente naturale talmente vivido e presente da poter essere considerato un personaggio a tutti gli effetti.
Inoltre è bravo nel saper dosare le informazioni da dare al lettore. A noi ci vengono date solo le informazioni essenziali per farci concentrare sui fitti misteri e sull' intreccio, tanto da non risultare nessun nome proprio in tutto il racconto. Le componenti del gruppo, difatti, vengono chiamate e si chiamano fra loro usando la proprio qualificazione professionale.
Il tutto ci viene raccontato dal punto di vista della biologa in una sorta di forma diaristica, dato che si tratta degli appunti che ogni membro deve scrivere sulla missione. Ed è proprio grazie alle sue impressioni e i suoi aneddoti passati che la narrazione alza i toni, indagando su temi quali la pazzia e su come e cosa recepiamo della verità.
Se amate i misteri e i romanzi new weird, alla Lovecraft per capirci, non posso fare a meno che consigliarvelo. Non ne rimarrete delusi!