Zanna Bianca
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Zanna Bianca
Siamo nel Nord più freddo e ostile, un luogo ove non ci sono segni di vita e dove ogni scenario è caratterizzato da ambientazioni che non lasciano spazio alla sopravvivenza umana. È in questo contesto che trova la sua forma di vita Zanna Bianca, un lupacchiotto, che viene estirpato dalle sue radici per essere trapiantato nel clima del profondo sud.
Il lupacchiotto crescerà, diventerà un lupo adulto, affronterà il mondo della civilizzazione, dovrà sottostare alle leggi imposte da coloro che sono detti Dei-uomini, dovrà fronteggiare i Dei-demoni, dovrà far fronte alla paura, sopravvivere facendo forza sull’istinto ancestrale e imparare a riconoscersi in quel cane risvegliatosi addomesticato al volere altrui. Zanna Bianca è cresciuto in un mondo crudele, fatto di asprezze, fatto di bruttezze, non conosce l’affetto e nemmeno la dolcezza o l’amore. Perfino quella madre che è simbolo di maternità è per lui detentrice del potere e della legge in virtù della quale puoi essere mangiato o a tua volta mangiare. Deve far fronte alla delusione, al dolore, alla perdita e alla separazione il lupo-cane. Diventa cupo, solitario, refrattario ad ogni forma di contatto o di legame. Impara la soggiogazione al Dio-uomo, impara a rispettarlo perché possessore del fuoco, impara il codice dei forti in contrapposizione all’abbattimento dei deboli, impara a schiacciarli.
E poi, ancora, Zanna Bianca conosce la carezza, la dolcezza di un gesto gentile e da ciò conoscerà una nuova prospettiva di quel mondo che credeva di aver ormai appreso in tutte le sue forme. Riscoprirà se stesso e nuovamente risponderà a quella che è la legge del branco. Il suo sarà un viaggio di crescita e ricerca personale che condurrà per mano anche il lettore in un percorso che lo porterà a osservare il mondo con quegli occhi prima dolci poi duri di un lupo.
Una favola sociologica in piena regola che si contrappone all’altrettanto noto “Richiamo della foresta” è “Zanna Bianca”, un titolo che ho avuto occasione di rileggere in questi giorni a distanza di quasi vent’anni dalla prima lettura occorsa in età quasi adolescenziale. Le riletture hanno il grande pregio di riuscire a riportare alla luce emozioni provate e di suscitare nuove e altrettanto interessanti considerazioni che in una prima occasione potevano essere sfuggite, anche a causa dell’età del conoscitore che si avvicina al contenuto del testo. C’è tanto su cui riflettere in queste pagine, una meditazione che vai temi naturalistici, alla dottrina evoluzionistica all’individuo e ai diversi connotati che è capace di assumere a seconda dell’ambiente all’interno del quale vive. Un titolo imperdibile.
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Gli occhi di un destino cangiante
Nel mondo aspro e selvaggio delle terre del Nord, crudele, ghiacciato e senza segni di vita, si accende la parabola di Zanna Bianca, un lupacchiotto plasmato da una battaglia oscuramente felice, dalla tragedia del sesso del mondo naturale, che è dramma solo per chi muore, mentre per chi sopravvive è successo e conquista sulle tracce della pista della carne, unica fonte di sopravvivenza.
Un viaggio all’ inseguimento della sua essenza e trasformazione di lupo, dal gelido nord al caldo sud, dal mondo selvaggio alla civilizzazione profonda, dagli Dei-demoni agli Dei-uomini, dalla paura ancestrale ed istinto crudele alla saggezza e fedeltà di cane addomesticato ed amato.
Ecco il significato della favola sociologica di London, contrapposta nel proprio percorso al più noto “Richiamo della foresta “ e che, all’ interno dell’ amore naturalistico, sviscera il senso del determinismo e della dottrina evoluzionista, ovvero quel processo che educa e trasforma l’ individuo all’ interno dell’ ambiente in cui vive.
Zanna Bianca da sempre è vissuto in un mondo feroce e brutale, non avvezzo a carezze, affetto ne’ alla fulgida dolcezza dello spirito. Non sa che cosa sia l’ amore e che le cose non sempre sono come sembrano, di ogni forma va appresa la realtà concreta.
Sua madre è il potere, la legge è mangiare o essere mangiati, ma il cucciolo non pensa a questa legge, semplicemente la vive ne’ ragiona secondo il pensiero umano, non potendo valutare le cose seguendo una visione ampia e globale.
D’ improvviso si scontrerà con gli animali-uomini, degli Dei da cui emana un senso di potere e di dominio sui cani e sulle cose inanimate e la capacità di cambiare la faccia stessa del mondo. Essi creano la vita, sono gli artefici del fuoco, per questo simili a Dei e Zanna Bianca mai morderà quel Dio che diverrà suo signore e padrone.
Il codice che ha appreso è obbedire ai forti ed opprimere i deboli imponendosi sempre più come dominatore, in un secondo tempo il suo lavoro riguarderà la fedeltà e la buona volontà del lupo addomesticato. Al momento il mondo lo vede feroce e brutale, un mondo in cui non esistono ne’ carezze ne’ affetto ne’ la fulgida dolcezza dello spirito.
Zanna Bianca non sa cosa sia l’ amore ma nella sua nuova vita è plasmato per diventare un cane, sia pure con caratteri di lupo: ma un cane, non un lupo. Egli si fa più scontroso, cupo, solitario, feroce e non vuole che si rida di lui diventando così il nemico della propria razza.
Sarà contraddistinto da una certa saggezza, pur sopravvivendo in lui forze più grandi ed una di queste è la fedeltà.
Il proprio atavico istinto sottaciuto, una neo dimensione addomesticata, il parlare agli uomini un linguaggio simile al loro, un gesto d’ amore e fedeltà, una esistenza completamente ribaltata.
Jack London esprime dettagliatamente la propria conoscenza del mondo naturale ed animale, ma anche umano. Osserva e descrive il reale con gli occhi di un lupo, ma con un linguaggio e sentimenti profondi tanto che la separazione uomo-animale non pare sempre così netta ed i tratti e le considerazioni si confondono.
Ad emergere è un senso più ampio dell’ esistere, ma ciascuno, per potere essere completamente se stesso, dovrebbe avere l’ opportunità di seguire in toto il proprio destino.
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L'amore è la linea di confine
Zanna Bianca può essere per me preso a simbolo dei pregiudizi letterari. Ho sentito una moltitudine di commenti, fatti anche da persone che non lo hanno letto, commenti del tipo: "è un classico minore" oppure "è un libro per ragazzini", e per concludere in bellezza "cosa ci può essere di profondo in un libro che ha come protagonista un cane?". Orrore, orrore e orrore. Fortunatamente, non sono il tipo che si lascia influenzare dai commenti (immotivati) altrui.
Zanna Bianca, a dispetto dei commenti, è un libro carico di significati. Certo, assume una sfumatura piacevole in più che è percettibile soltanto da chi ha posseduto un cane, ma come dicevo è solo una sfumatura che non toglie nulla alla bellezza dell'opera in sé.
Jack London descrive in maniera eccelsa il mondo selvaggio, come se lo conoscesse perfettamente, come se vi fosse in qualche modo sfuggito. Ma forse non possediamo in noi stessi, in qualche recesso profondo del cuore e della mente, una parte di esso che viene marchiato a fuoco dalla nascita? Qualcosa che viene comunemente chiamata "istinto"? L'autore rende questo mondo vivo con le sue descrizioni, le sue belle riflessioni, e ne palesa l'anima crudele ma giusta ed equa. Trovandoci di fronte a un libro quasi privo di dialoghi, come è ovvio, la lettura può risultare un po' più lenta e difficoltosa, ma quello che il libro ci regala val bene un sacrificio.
Zanna Bianca è per metà cane e per metà lupo, ma la sua indole è indirizzata dal mondo in cui nasce nella direzione del parente selvatico e feroce. L'argilla che compone il suo essere viene plasmata fin da cucciolo verso la solitudine, la ferocia adottata come mezzo per mantenere la sopravvivenza, costretto ad essere lupo dall'ambiente inesorabile che lo circonda.
Uccidere per non essere ucciso.
Nel momento in cui la componente uomo viene introdotta nella vita del piccolo cucciolo, è palpabile la differenza che questo essere può portare, ma non del tutto, perché "uomo" non vuol dire necessariamente migliore o civilizzato. Zanna Bianca si trova dominato da diverse sorte di "divinità" uomo, che in fin dei conti si rivelano peggiori di quel mondo selvaggio al quale era stato strappato, perché troppo brutale. Quel mondo malvisto e additato anche da chi non avrebbe, in questo senso, alcuna libertà di parola, perché nasconde la propria malvagità in una civiltà fasulla. Per questo motivo i tratti taglienti disegnati nei lineamenti di Zanna Bianca, non migliorano al contatto con determinati tipi di uomini, anzi, assumono sfumature peggiori e spaventose, contaminate dalla malvagità e dalla crudeltà immotivata.
Soltanto una cosa è in grado di portare una differenza che sia davvero notevole, che può delineare una netta differenza tra selvaggio e civile, ed è quel sentimento incontrastato e incontrastabile che è l'amore. Esso può ammorbidire i cuori di pietra e rendere ogni cosa migliore. Si avverte l'enorme abisso che c'è nel mondo descritto da London prima dell'introduzione di questo sentimento e dopo. Un mondo dalle tinte cupe, brutale e implacabile lascia il posto a una realtà carica di colori, fatta di pace e armonia, anche se turbata in certi momenti da quell'oscurità che è così dura a morire.
Solo allora il più selvaggio dei lupi, quale è Zanna Bianca, non può far altro che abbandonarsi alla splendida felicità che è insita nell'amare. Anche se è difficile cambiare un'entità vivente che fin dalla nascita è stata abituata a percepire il mondo in una determinata maniera, a diffidare di tutto e tutti, a vivere in solitudine e a uccidere per sopravvivere, l'amore è in grado di renderla migliore.
L'amore è la chiave. Esso rende il brutto più bello, il cattivo più buono e il selvaggio, addomesticato.
"Se il cucciolo avesse pensato alla maniera degli uomini, avrebbe potuto definire la vita un continuo, vorace appetito, e il mondo un luogo in cui si incrociava una moltitudine di appetiti che si inseguivano o erano inseguiti, che erano cacciatori o cacciagione, che mangiavano o erano mangiati. E tutto ciò in una cieca confusione di violenza e disordine, in un caos i di ingordigia e di stragi dominato dal caso, impietoso, fortuito e infinito."
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Da bestia a uomo, da lupo a cane.
La vita vista da un lupo. (Contiene spoiler).
Dall'inizio alla fine, passando per tutti i pericoli e gli ostacoli che essa ti può mandare contro, qui rappresentati prima dalla foresta poi dall'uomo. Eh sì, proprio la peggiore fra tutte le bestie.
Grazie all'uomo, Zanna Bianca conosce, sperimentandolo sulla propria pelle, il vero odio, che non guarda in faccia a nessuno e se riesce ad instaurarsi nel cuore di una persona può fargli fare cose davvero tremende.
Ma qualcuno si salva.
Sì, nella vita mai generalizzare! Non tutti son uguali ed ecco che il nostro caro lupetto ha l'occasione di conoscere pure gli aspetti migliori della vita, oltre al potere o alle ricchezze.
Davvero un libro profondo e non credo sia un caso che inizi proprio con dei cercatori d'oro che verranno sconfitti dalla Natura Selvaggia.
Alla fine, come nel caso tra bestia e uomo, si dimostra come il confine tra lupo e cane sia assai sottile.
Spesso la differenza la fa il desiderio, nel lupo la fame, nell'uomo il denaro.
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Dolcissimo cane lupo
E’ un libro che può far avvicinare i ragazzi alla lettura, ma che si può senz’altro considerare un libro universale. Ambientato nel grande Nord americano, incantato e gelido, con protagonisti la natura selvaggia, la sua malinconia e la sua crudeltà ed un lupo. E’ una delle più belle storie scritte sul mondo animale e naturale. La natura, con le sue foreste e la sua luce fioca, è descritta magistralmente. Ma il cuore del romanzo è rappresentato dalla fedeltà e dalla devozione che si possono instaurare fra un uomo ed un animale. E le emozioni che fa provare questo cucciolo sono da consigliare anche ai bambini, per sviluppare la loro sensibilità, che anche attraverso la lettura può farli crescere come grandi uomini.
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La storia di un lupo
AVVISO: CONTIENE SPOILER.
Il racconto narra le vicende di un branco di lupi ed il corteggiamento di Kiche da parte di il Guercio.
Dalla loro unione nascono cinque cuccioli, ma solamente uno rimarrà in vita.
Durante i suoi primi mesi, il piccolo lupo si imbatte in una comitiva di indiani; i quali prenderanno sia la madre che il cucciolo, dando a quest'ultimo il nome di Zanna Bianca.
L'infanzia di Zanna Bianca al campo indiano è molto dura, infatti, cresce selvaggio, solitario e sanguinario.
Un giorno Castoro Grigio, l’indiano che aveva preso i due lupi, si fa convincere e vende Zanna Bianca ad un uomo bianco.
Quest’ultimo torturerà il lupo per incattivirlo ed utilizzarlo come cane da combattimento.
Zanna Bianca riesce a mettere in fuga tutti i cani che gli vengono posti contro, vincendo anche contro una lince, finché non arriva il primo bulldog. Quest’ultimo resiste agli attacchi del lupo e riesce a serrare la sua mandibola intorno al collo di Zanna Bianca, soffocandolo.
Fortunatamente Weedon Scott, un giovane e ricco commerciante californiano disgustato dalla scena salverà Zanna Bianca, picchiando Smith il Bello e costringendolo a venderglielo.
Scott riesce a convincere il lupo che al mondo non ci sono solo odio e violenza, ma anche amore e affetto, sentimenti che il lupo non conosceva prima.
Un libro di avventura davvero stupendo adatto sia ai grandi che ai piccoli.
Mi ha veramente commosso la storia di questo lupo che anche se è stato maltrattato ed usato per gli scopi più burberi riesce a riacquistare la fiducia nell’uomo.
Leggetelo non ve ne pentirete!
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Zanna Bianca
Il primo amore non si scorda mai.
Non so se questo detto valga anche per le persone, ma lo è sicuramente per un libro così emozionante e, allo stesso tempo, commovente.
Zanna Bianca è nato nella foresta, un ambiente che ne ha fatto un vero lupo.
Zanna Bianca è stato 'rapito' dagli uomini, che hanno fatto assopire il lupo che era in lui, senza mai farlo scomparire del tutto.
E' un gran bel romanzo quello di Jack London, forse un po' sottovalutato qui in Europa. Non puo' certo competere con altri grandi capolavori del suo tempo, ma chi ha mai scritto un libro così su colui che da secoli è il miglior amico dell'uomo?
Zanna Bianca è un lupo, reso 'cattivo' dalla natura severa e dal crudele bastone dell'uomo; ma Zanna Bianca è anche un cane perché è capace di 'amare' senza riserve e senza limiti di tempo la buona mano che gli concede anche solo una carezza.
Quale essere umano è ancora in grado di una cosa del genere?
Zanna Bianca è un libro mite e selvaggio, tenero e duro, avventuroso e d'amore; é una storia che prosegue tra le grandi foreste del Nord e le grigie città umane, tra il cuore perverso e affettuoso dell'uomo e l'istinto incondizionato e puro del lupo.
Leggetelo, leggetelo, leggetelo.