Una figlia d'Eva
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La buona società
E' un romanzo sulle illusioni. Una donna romantica, sognatrice, non abituata a gestire rapporti falsi e fatui viene spinta verso una relazione extraconiugale che non le porterebbe nulla di buono se non la perdita della sua integrità morale, qualcosa che non conta molto, ma che quando c'è infastidisce la buona società. Molto bella la descrizione della società e dei rapporti che vi legano le persone: fine, arguta, intelligentissima. Ho apprezzato molto meno i personaggi come caratterizzazione psicologica e la trama. Il marito si rivela migliore dell'amato non solo come spessore umano ma anche come intelligenza, a dimostrazione del fatto ormai assodato che l'amore è cieco e rende ciechi e magari anche stupidi . Nessuno dei personaggi mi è piaciuto particolarmente e la storia è ormai datata nel senso che leggendola sembra un po' falsa e artificiosa a differenza di certi capolavori che restano immortali. In ogni caso certe pagine, soprattutto quelle all'inizio del libro, sono molto belle e si riconosce la penna del grande artista.