Un lungo fatale inseguimento d'amore

Quando amo un autore o un periodo cerco sempre di approfondirlo leggendo, oltre alle opere più importanti e conosciute, anche quelle messe in ombra dalla critica del tempo o considerabili minori; così,ogni volta, mi capita di riportare alla luce splendidi contesti e storie deliziose come è capitato per questo romanzo breve della Alcott.
Siamo in pieno 1800.
In un'isola remota vicina alle coste inglesi vive Rosamond una ragazza dotata di grazia,bellezza e con un animo romantico e sognatore alimentato dalla lettura di romanzi. Essendo rimasta orfana, vive con l'anziano nonno, un uomo arcigno, scostante e burbero che le impone uno stile di vita lontano dalla sua vera essenza.
A rompere questa monotonia, accentuata dalla collocazione geografica dell'isola, esposta a venti impetuosi e isolamento, giunge un giovane avventuriero: Phillip Tempest.
L'uomo approda a causa di una burrasca e conduce con sé quel profumo di mare, d'avventura e libertà tanto ricercato dalla giovane Rosamond che non può far altro che sciogliersi in un sentimento profondo e totalizzante nei confronti dell'uomo tanto da lasciare tutto, sposarlo e partire con lui. Tempest, però, ben presto rivelerà la sua vera natura di uomo cinico, malvagio e accentratore e Rosamond sarà costretta a nascondersi e a fuggire in giro per l'Europa per salvare se stessa e la sua dignità.
Il romanzo, si sviluppa in circa 200 pagine, e coinvolge dalla prima all'ultima pagina ma siamo lontani dallo stile e dall'atmosfera di Piccole donne. La trama è piuttosto scontata ma i personaggi di Rosamond e Tempest sono interessanti e con sfumature da non sottovalutare (sempre se ricordiamo l'epoca in cui è stato pubblicato).
La scrittura è scorrevole e moderna (alterna la narrazione dalla prima alla terza persona) ma lo stile mi è parso totalmente acerbo. Una lettura "leggera con brio" che lascia spazio al romanticismo e alla fantasia. Finale a sorpresa.