Taccuini della guerra di secessione
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“Qui li contiamo uno per uno teneramente...”
Leggere i taccuini di Whitman è attraversare l’inferno senza ritorno nè perdono.
È un salto indietro nel tempo per ritrovarsi sui campi di battaglia con migliaia di uomini inconsapevoli delle loro future sorti. Da impotenti spettatori, restiamo in attesa che un corpo disteso su una terra arida e polverosa venga rianimato o sotterrato; che una croce di legno venga piantata su una tomba senza nome; che tutto il sangue versato su quella terra, s'inabissi nelle acque del Potomac.
Whitman è un girovago ed un reporter ma in queste pagine diviene amico intimo e ultimo confidente, padre spirituale, soccorritore e scrivano per i molti giovani protagonisti di una delle guerre più sanguinose della storia.
Appunti struggenti, delineati da un distaccato realismo, da una lucida impotenza e descritti con una fermezza dignitosa.
Sono impressioni a caldo venute fuori da piaghe infette e dai deliri della febbre tifoide; sono grida di corpi martoriati, ammassati, sventrati, prosciugati dalla dissenteria, sfiniti dalla fatica, rinchiusi in ospedali improvvisati o lasciati a se stessi senza degna sepoltura. Uomini di passaggio, nel nostro immaginario, che Whitman cita per nome, per compagnia di appartenenza o attraverso l'eco di altre voci, racconti degli ultimi coraggiosi.
Il mondo di questi uomini è un mondo di cose perdute, di ideali conquistati o repressi, di inconsapevolezza, di luoghi impervi, sconosciuti e selvaggi, di preghiere mai ascoltate, di preghiere esaudite, di abbandono, di conforto, di lettere d'addio dettate all'ultimo minuto per non cadere nell'oblio.
Immedesimarsi nello stato d'animo che accompagna l'autore nel suo percorso è facile ma allo stesso tempo distruttivo.
Ti senti irrimediabilmente parte del tutto ma spettatore inutile davanti alla sofferenza che, in queste pagine, si tocca davvero con mano.
Non si può parlare di stile qui, anche se a stralci il poeta Whitman di Foglie d'erba viene fuori.
Sono frammenti dell'umana oggettività che conducono ad una lettura amara, straziante, fortemente impressionante ma indimenticabile.
Fateci un pensierino. Un universo di sensazioni in poche pagine.