Mogli e figlie
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LA VITA DI TUTTI I GIORNI DI HOLLINGFORD
Mogli e figlie è l’ultimo romanzo di Elizabeth Gaskell, l’autrice non riuscì a scrivere l’ultimo capitolo perché scomparve prima di finire la sua opera. L’editore grazie agli appunti lasciati dalla donna, scrisse quello che sarebbe stato l’unico finale possibile e che la stessa Elizabeth avrebbe voluto per i suoi personaggi.
Questo romanzo è ambientato in campagna, l’autrice lascia la città per tornare a parlare di natura, di paesaggi, infatti, il villaggio di Hollingford è circondato da un paesaggio semplice che incornicia la storia e la rende il luogo ideale per una narrare delle vicende che intrecciano amore, amicizia e veri sentimenti.
La storia, come ci dice il sottotitolo del romanzo, racconta la vita di tutti i giorni degli abitanti di Hollingford e in particolare del medico del paese Mr. Gibson che vive con la figlia Molly, l’autrice ci racconta uno spaccato di vita dove troviamo un piccolo paese con le sue tradizioni, con le sue contraddizioni e le sue diversità.
Una società variegata ma al centro della storia ci sono i rapporti famigliari che sono la cosa più importante e che sta a cuore all’autrice oltre che il raccontare la vita delle madri e delle figlie, come ci dice il titolo.
Molly, in particolare la figlia di Mr. Gibson, è una ragazza semplice, orfana di madre, buona ed è molto legata al padre in quanto è l’unico affetto che ha conosciuto nella sua giovane vita.
Il padre decide di risposarsi con Mrs. Clare Kirkpatrick, una vedova che ha anch’essa una figlia Cynthia, che ha la stessa età di Molly.
Mr. Gibson crede di aver preso la decisione giusta e che a sua figlia serva una figura materna, visto che sta attraversando un’età difficile e quindi Clare può essere una guida, un aiuto nell’affrontare questo periodo così delicato.
Molly è turbata e anche confusa per questo cambiamento ma trova conforto nell’amicizia con Cynthia, le due ragazze sono diverse, sia fisicamente che caratterialmente ma si vogliono bene, si conoscono e tra di loro nasce un sincero affetto.
Cynthia è un personaggio molto moderno e anticonvenzionale, ha molto fascino e la sua bellezza non rimane inosservata soprattutto con i personaggi maschili, è cresciuta in Francia, libera dalla madre e in quella nuova famiglia trova l’amore di cui aveva bisogno e che cercava. La ragazza sicuramente soffre per la mancanza di affetto della madre e quindi è molto volubile nei sentimenti e non riesce a stabilire un legame profondo con nessuno.
Mrs. Clare Gibson è una donna egoista, che pensa solo a se stessa, frivola, che non riesce a provare dei sentimenti materni per Cynthia. Un personaggio che tuttavia non risulta essere cattivo, ma solamente leggero, superficiale e capriccioso che però trasmette al lettore solamente un grande vuoto.
Molly e Cynthia provano dell’affetto sincero, ma quando si mette in gioco l’amore, questo può compromettere il loro rapporto e rompere quell’equilibrio che le due si erano create?
Ma come accade in molti romanzi della Gaskell, i personaggi non sono completamente buoni o cattivi e qui non c’è assolutamente spazio per gelosie, arrabbiature e rancori, ma solamente per dei sentimenti sinceri e profondi di vera amicizia e “sorellanza”.
L’autrice tuttavia non vuole rendere la storia drammatica, piena di dolore e sofferenza ma lascia che trionfino sentimenti come l’amicizia, l’amore e il rispetto.
Non è certo un romanzo comune quello che mette in scena la Gaskell, ma è molto particolare e interessante, pieni di spunti e di riflessioni.
I personaggi restano coerenti a se stessi fino alla fine, i sentimenti non vengono sottovalutati, ma sono veramente importanti e soprattutto hanno valore.
Lo stile dell’autrice è sempre scorrevole e molto ricercato, si riesce a leggere nonostante sia passati duecento anni, la storia e i personaggi sono molto realisti e coerenti nel corso della storia.
La vita di tutti i giorni di questo piccolo villaggio è descritta in maniera esemplare perché vengono descritti i vari aspetti della quotidianità in maniera semplice, ma mettendo sempre davanti il valore della famiglia, dell’amore che si può trovare solo in essa.
L’autrice a mio avviso voleva solamente raccontare la vita delle persone della sua epoca, che lottano per i piccoli-grandi problemi quotidiani e che mettono in scena ogni giorno.